Ieri sera ho acceso il camino e sulla brace, dopo ho cotto sulla graticola i funghi sfiandrine, come nella tradizione romagnola, di casa mia, precedentemente conditi con aglio e prezzemolo freschi tritati.
A volte nella semplicità di alcune ricette si trovano le bontà assolute ma spesso non è facile riprodurle.
Piccoli consigli
Brace costante ma non troppo accesa.
Usare graticola doppia che si chiude in modo da non dover muovere il contenuto durante la cottura ma dovrete semplicemente girare la graticola.
Condite, prima della cottura, i funghi con solo aglio e prezzemolo tritati e pochissimo sale solo dalla parte delle lamelle. Prima della cottura tagliate a metà gli eventuali gambi grossi senza toccare le cappelle.
Posizionate i funghi sulla graticola tutti dallo stesso verso (lato lamelle o lato cappelle).
Metteteli vicini ma non sovrapposti.
Iniziate la cottura mettendo verso la brace il lato lamelle. A poco meno della metà della cottura (senza bruciare) ruotare graticola per la cottura dalla parte delle cappelle.
Poco prima della fine della cottura ungete pochissimo con un filo di olio di oliva e rigirate subito verso la brace. Ripetete dopo poco per il secondo lato.
Togliete dal fuoco e con delicatezza mettete i funghi su un piatto di portata e servite e mangiate subito.
CONSIDERAZIONI
Una bontà infinita, con piccole croccantezze e profumi di brace.