Li avevo già fatti piccolini, a questo giro erano più grandi, formati a tre dita ma la prossima volta vorrei partire da un rotolino di imapsto ancor più fine.
Il sugo è quello tipico della tradzione pugliese con le cime di rapa, aglio, pecorino e un po' di acciuga per salare.
(3-4 persone)
IMPASTO
300g semola senatore cappelli
150g acqua tiepida
poco sale
SUGO
cime di rapa
2 spicchi aglio
una acciuga
olio evo
pecorino grattugiato
peperoncino
PROCEDIMENTO
Impastate la semola con acqua e sale fino ad ottenre un panetto consistente ma liscio. Lasciate riposare una ventina di minuti coperto da una ciotola di vetro.
Prendete delle porzioni di impasto e formate dei rotolini lunghi e del diametro di mezzo cm. Tagliate dei pezzetti di 3/4cm . Fate pressione con la punta di tre dita e rotolateli in modo che si scavino.
Preparate il sugo cuocendo in acqua salata a bollore le cime di rapa (spezzettate). Non buttate l'acqua di cottura perchè servirà poi per cuocere la pasta.
Scolatele e mettetele in acqua fredda. Scolatele nuovamente e saltatele in una ampia padella con i due pezzi d'aglio interi (che poi toglierete prima di servire), l'olio extravergine di oliva e l'acciuga.
Cuocete la pasta, scolatela e finitela di mantecare nella padella con un po' di pecorino grattugiato. Aggiungete peperoncino a piacere.
CONSIDERAZIONI
La pasta di semola preparata fresca ha tempi di cottura molto più brevi di quella acquistata secca. Proprio per questo ho cotto prima le cime di rapa, nel caso usiate pasta secca potete cuocere insieme, in acqua salata a bollore le cime di rapa e la pasta.
Buoinissima sia la pasta, sia il formato e perfetto lo sposalizio con il sugo. Magari con un pizzico di 'ndujia....
La prossima volta utilzzando un formato più lungo e sottile nasceranno i mie primi... cavatelli.