Ecco un'altra ricetta dell'ultima serata del quinto corso di cucina casalinga presso LAILAC di Firenze.
Il Somen è una pasta di frumento di colore chiaro, leggermente salata, simile ai capelli d'angelo ma di sezione tonda di pochi millimetri.
La cottura deve essere in acqua a bollore, non salata, per 2 minuti. Vengono serviti su un piatto comune e conviviale di bambù e ciascuno si serve e li bagna in un brodo dashi arricchito e freddo con aggiunta di cipollotto e zenzerofresco grattugiato.
Le dosi sono per 4 persone ma in genere in Giappone è un piatto unico e quindi la dose di pasta è di 100g a testa.
INGREDIENTI
250g di pasta somen
600g di brodo dashi
60g di mirin (60%)
90g di salsa di soia (15%)
zenzero fresco grattugiato
1 cipollotto tritato (solo la parte più tenera)
PROCEDIMENTO
Ricordate che per velocizzare potete preparare il brodofinale il girono prima e mantenerlo in frigorifero freddo, in un vaso di vetro a chiusura ermetica fino al pasto.
In una pentola mescolate il brodo dashi con mirin e salsa di soia. Cuocete a per 10 minuti poi fate intiepidire e mettete in frigorifero a raffreddare fino al momeno di mangiare.
Portate a bollore una pentola con acqua. Cuocete la pasta per 2 minuti poi scolatela passadola sotto abbondante acqua fredda corrente. Smuovetela con le dita.
Preparate il piatto di portata per il somen. Se non avete quello tradizionale in bambù potete utlizzare una tovaglietta grande per fare i rotoli di sushi messa sopra a un piatto. Mettete il somen sul piatto formando dei nidi individuali ordinati non troppo grandi.
Versate il brodo freddo nelle ciotole individuali e date a ogni commensale un piattino con la propria dose di zenzero grattugiato e cipollotto tritato.
Ciascuno arricchirà il proprio brodo con la dose che preferisce e prenderà dal piatto di portata centrale il somen più volte durante il pasto.
CONSIDERAZIONI
E' importante cuocere poco la pasta e raffreddarla bene e velocemnte, eventualmente anche con del ghiaccio. Il brodo freddo ha un sapore particolare che si completa con l'aggiunta di zenzero e cipollotto. Non amo in modo particolari le preparazioni giapponesi a base di brodo freddo ma questa mi ha entusiasamto. Forse molto dipende dal formato molto fine e particolare dei somen. Provate.
Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.
Luisa
giovedì 21 settembre 2017
Alghe caramellate dopo brodo dashi
Qualche giorno fa all'ultima lezione del quinto corso di cucina casalinga giapponese presso l'associazione culturale LAILAC di Firenze abbiamo assaggiato e imparato un ottimo riuso delle alghe già utlizzate per fare il brodo dashi.
Le alghe per il brodo dashi sono larghe e scure e si chiamano KOMBU. Il dashi si può vare solo vegetale con solo le alghe oppure anche con le scaglie secche di tonnetto chiamate katsobushi.
Ripassando il brodo dashi va fatto mettendo a bagno in una pentola, per 30 minuti, in un 1 litro di acqua fredda 20g di alghe secche kombu precedentemente pulite con un panno umido. Trascorso questo tempo va messa la pentola sul fuoco e una volta raggiunto il bollore le alghe vanno tolte, scolandole. Se volte potete ora aggiugere le scaglie di pesce e cuocerle pochi minuti e scolarle.
Il brodo base, dashi è pronto.
Le alghe e il tonnetto scolati possono essere usai ancora una volta per fare un secondo dashi oppure per altre preparazioni.
BRODO DASHI
1 litro acqua fredda
20g alghe kombu secche
ALGHE CARAMELLATE
le aghe kombu scolate dal brodo dashi ottenute dalla dose sopra
100g di salsa di soia
1,5 cucchiai di Mirin
1,5 cucchiai di Sake
1,5 cucchiai di zucchero
PROCEDIMENTO
Tagliate a striscioline o a quadratini, le alghe scolate poi mettetele in una pentolina con salsa di soia, mirin, sake e zucchero. Cuocete a fiamma bassa, mescolando ogni anto, per 20 minuti facendo attenzione che non si attacchino.
Lasciate raffreddare e utilizzate a vostro gradimento come condimento o piccolo contorno.
CONSIDERAZIONI
Sono ottime per condire il riso bianco oppure da aggiugere a altre preparazioni e/o condimenti. Noi le adoriamo.
Le alghe per il brodo dashi sono larghe e scure e si chiamano KOMBU. Il dashi si può vare solo vegetale con solo le alghe oppure anche con le scaglie secche di tonnetto chiamate katsobushi.
Ripassando il brodo dashi va fatto mettendo a bagno in una pentola, per 30 minuti, in un 1 litro di acqua fredda 20g di alghe secche kombu precedentemente pulite con un panno umido. Trascorso questo tempo va messa la pentola sul fuoco e una volta raggiunto il bollore le alghe vanno tolte, scolandole. Se volte potete ora aggiugere le scaglie di pesce e cuocerle pochi minuti e scolarle.
Il brodo base, dashi è pronto.
Le alghe e il tonnetto scolati possono essere usai ancora una volta per fare un secondo dashi oppure per altre preparazioni.
Una delle preparazioni per il riuso delle alghe già usate per il brodo dashi è farle caramellate.
INGREDIENTIBRODO DASHI
1 litro acqua fredda
20g alghe kombu secche
ALGHE CARAMELLATE
le aghe kombu scolate dal brodo dashi ottenute dalla dose sopra
100g di salsa di soia
1,5 cucchiai di Mirin
1,5 cucchiai di Sake
1,5 cucchiai di zucchero
PROCEDIMENTO
Tagliate a striscioline o a quadratini, le alghe scolate poi mettetele in una pentolina con salsa di soia, mirin, sake e zucchero. Cuocete a fiamma bassa, mescolando ogni anto, per 20 minuti facendo attenzione che non si attacchino.
CONSIDERAZIONI
Sono ottime per condire il riso bianco oppure da aggiugere a altre preparazioni e/o condimenti. Noi le adoriamo.
martedì 19 settembre 2017
LAILAC Firenze: 18 settembre 2017, ultima lezione del V livello
Ieri sera si è tenuta l'ultima lezione del quinto corso di cucina casalinga giapponese, presso l'associazione LAILAC di Firenze.
Il Menù era estìvo anche se la giornata di settembre piovosa non sembrava di fine estate.
Oltre al te caldo e ad un assaggio di alghe caramellate abbiamo imparatao come fare:
Somen freddo
Torta a tre stratidi sushi
Ecco qualche foto della serata.
Il Menù era estìvo anche se la giornata di settembre piovosa non sembrava di fine estate.
Oltre al te caldo e ad un assaggio di alghe caramellate abbiamo imparatao come fare:
Somen freddo
Torta a tre stratidi sushi
Ecco qualche foto della serata.
Somen: spaghetti biancastri, di farina simili ai capelli d'angelo, a sezione tonda
gamberetti nello stecchino per cuocere dritti
uova strapazzate
iniziamo la torta
dopo gamberi, uova e lo strato coi funghi si livella con la pellicola
scolando i somen
somen con brodo e condimento di zenzero grattugiato e cipollotto da mettere a gusto al momento
torta di sushi con riso ai 3 colori: fagiolini, carote e funghi
venerdì 15 settembre 2017
Coccoi e' corcoriga
Continua la mia esplorazione della cucina tradizionale sarda grazie anche alla ricetta su Sale e Pepe di agosto 2017.
Ecco una prelibatezza dell’Ogliastra chiamata “coccoi de corcoriga” o “civargedda“, una sorta di frittella ottenuta da un impasto di zucca, zucchine, cipolla, formaggio, pomodoro fresco, farina e olio.
Questa la ricetta di Sale e Pepe
INGREDIENTI
8 pezzi da 11-12cm di diamentro con 1/2cm di spessore
400g di polpa di zucca pulita (zucca Mantovana)
2 cipolle
100g d i farina 0
2 pomodori perini
50g di pecorino sardo grattugiato
1 ciuffo di basilico
olio evo
sale, pepe
PROCEDIMENTO
Portate il forno ventilato a 200°C. Foderate un paio di teglie con carta da forno.
Usando una grattugia a fori grossi, grattugiate la zucca, le cipolle e tagliate a cubetti fini i pomodori. Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti con il basilico sminuzzato e la farina, sale e pepe. Condite con qualche cucchiaio di olio.
Ungete un coppa pasta dal diametro di 11 o 12cm. Ungete l'interno e mettetelo sulla teglia. Versate un paio di cucchiai di composto e livellatelo bene a 1/2cm.
Una volta formate tutte le frittellle ungete la superficie con 1 cucchiaio di olio.
Infornate a 200°C per 25-30 minuti o fino a quando saranno cotte e la superfice sarà croccante, cotta e leggermente colorita.
CONSIDERAZIONI
Davvero una sorpresa: la cosa più difficoltosa è grattugiare la zucca cruda. Io ho utlizzato la zucca mantovana, saporita e poco acquosa.
Le frittelle sono gustosissime, croccanti e la zucca non prevale sugli altri ingredienti. Saranno amate anche da chi normalmente non ama la zucca.
Ecco una prelibatezza dell’Ogliastra chiamata “coccoi de corcoriga” o “civargedda“, una sorta di frittella ottenuta da un impasto di zucca, zucchine, cipolla, formaggio, pomodoro fresco, farina e olio.
Questa la ricetta di Sale e Pepe
INGREDIENTI
8 pezzi da 11-12cm di diamentro con 1/2cm di spessore
400g di polpa di zucca pulita (zucca Mantovana)
2 cipolle
100g d i farina 0
2 pomodori perini
50g di pecorino sardo grattugiato
1 ciuffo di basilico
olio evo
sale, pepe
PROCEDIMENTO
Portate il forno ventilato a 200°C. Foderate un paio di teglie con carta da forno.
Usando una grattugia a fori grossi, grattugiate la zucca, le cipolle e tagliate a cubetti fini i pomodori. Mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti con il basilico sminuzzato e la farina, sale e pepe. Condite con qualche cucchiaio di olio.
Ungete un coppa pasta dal diametro di 11 o 12cm. Ungete l'interno e mettetelo sulla teglia. Versate un paio di cucchiai di composto e livellatelo bene a 1/2cm.
Una volta formate tutte le frittellle ungete la superficie con 1 cucchiaio di olio.
Infornate a 200°C per 25-30 minuti o fino a quando saranno cotte e la superfice sarà croccante, cotta e leggermente colorita.
Davvero una sorpresa: la cosa più difficoltosa è grattugiare la zucca cruda. Io ho utlizzato la zucca mantovana, saporita e poco acquosa.
Le frittelle sono gustosissime, croccanti e la zucca non prevale sugli altri ingredienti. Saranno amate anche da chi normalmente non ama la zucca.
domenica 10 settembre 2017
Lorighittas: pasta di semola sarda
Qualche giorno fa ho scoperto questo strano formato di pasta tradizionale sarda. E' fatta con solo semola di grano duro e acqua. Per ogni persona 100g di semola con 50g di acqua tiepidia con pochissimo sale fino.
Lorighittas su wikipedia. Solitamente sono conditi con sugo di gallina o con semplice pomodoro.
Eccovi un video per facilitarvi. Vi posso anticipare che una volta fatti i primi poi gli altri riescono con sempre più facilità.
INGREDIENTI
4 persone
360g di semola di grano duro
180g di acqua tiepida
un pizzico di sale
SUGO
poco sedano, carota, scalogno tritati
1 barattolo di pomodoro a pezzi
sale, pepe
olio evo
poco vino bianco secco per sfumare
poca acqua (facoltativo)
un pizzico di zucchero (facoltativo)
PROCEDIMENTO
Impastate per una decina di minuti la farina con l'acqua e il pizzico di sale fino a quando l'impasto risulterà liscio.
Mettetelo sulla spianatoia e copritelo con una ciotola di vetro o metallo e fatelo riposare una ventina di minuti.
Prendete una porzione piccola di imapsto e formate dei lunghi cilindri simili a degli spaghetti o a dei pici. Non aggiungete nessun tipo di farina e usate le mani pulite per riuscire meglio.
Prendete una estremità del laccetto di pasta e arrotolatelo per 2 volte su tre dita della vostra mano mantenendo le parti aperte sull'esterno. Al termine staccate dal pezzo lungo e chiudete con una piccla pressione. Ruotate il doppio anello di pasta alle estremità nelle due direzioni opposte fino ad attorcigliare più volte.
Alla fine tirate leggermente verso l'esterno e mettete su una spianatoia o su vassoi di cartonead asciugare.
Cercate di formare delle striscie di impasto molto sottili ed unformi per avere più facilità nella lavorazione e migliore sapore in cottura.
Questa pasta si asciuga con facilità e non ha problemi di cottura ma se sarà più spessa dovrà cuocere di più.
Preparate il sugo di pomodoro mentre state preparando la pasta. Noi preferimao una cottura lunga quindi ho iniziato il sugo prima di iniziare a formare la pasta. Ho messo un goccio di olio in un tegame con il trito, una volta soffritto l'ho sfumato con poco vino bianco. ho aggiunto il pomodoro, sale pepe e un pizzico di zucchero e ho cotto a fiamma bassissima per più di un'ora con pochissima acqua.
Cuocete la pasta in acqua a bollore salata e condite col sugo. Servite subito con formaggio grattugiato e peperoncino piccante, se vi piace.
Lorighittas su wikipedia. Solitamente sono conditi con sugo di gallina o con semplice pomodoro.
Eccovi un video per facilitarvi. Vi posso anticipare che una volta fatti i primi poi gli altri riescono con sempre più facilità.
4 persone
360g di semola di grano duro
180g di acqua tiepida
un pizzico di sale
SUGO
poco sedano, carota, scalogno tritati
1 barattolo di pomodoro a pezzi
sale, pepe
olio evo
poco vino bianco secco per sfumare
poca acqua (facoltativo)
un pizzico di zucchero (facoltativo)
PROCEDIMENTO
Impastate per una decina di minuti la farina con l'acqua e il pizzico di sale fino a quando l'impasto risulterà liscio.
Mettetelo sulla spianatoia e copritelo con una ciotola di vetro o metallo e fatelo riposare una ventina di minuti.
Prendete una porzione piccola di imapsto e formate dei lunghi cilindri simili a degli spaghetti o a dei pici. Non aggiungete nessun tipo di farina e usate le mani pulite per riuscire meglio.
Prendete una estremità del laccetto di pasta e arrotolatelo per 2 volte su tre dita della vostra mano mantenendo le parti aperte sull'esterno. Al termine staccate dal pezzo lungo e chiudete con una piccla pressione. Ruotate il doppio anello di pasta alle estremità nelle due direzioni opposte fino ad attorcigliare più volte.
Alla fine tirate leggermente verso l'esterno e mettete su una spianatoia o su vassoi di cartonead asciugare.
Cercate di formare delle striscie di impasto molto sottili ed unformi per avere più facilità nella lavorazione e migliore sapore in cottura.
Questa pasta si asciuga con facilità e non ha problemi di cottura ma se sarà più spessa dovrà cuocere di più.
Preparate il sugo di pomodoro mentre state preparando la pasta. Noi preferimao una cottura lunga quindi ho iniziato il sugo prima di iniziare a formare la pasta. Ho messo un goccio di olio in un tegame con il trito, una volta soffritto l'ho sfumato con poco vino bianco. ho aggiunto il pomodoro, sale pepe e un pizzico di zucchero e ho cotto a fiamma bassissima per più di un'ora con pochissima acqua.
Cuocete la pasta in acqua a bollore salata e condite col sugo. Servite subito con formaggio grattugiato e peperoncino piccante, se vi piace.
CONSIDERAZIONI
Avendo visto il filmato questo formato di pasta non è complicato da fare. Se poi sapete già fare i pici toscani sarà una passeggiata. La cosa più importante è fare un impasto liscio e ben lavorato, farlo riposare e poi prendere solo piccole porzioni di impasto per fare gli "spaghetti", senza aggiungere mai farine.
Avendo visto il filmato questo formato di pasta non è complicato da fare. Se poi sapete già fare i pici toscani sarà una passeggiata. La cosa più importante è fare un impasto liscio e ben lavorato, farlo riposare e poi prendere solo piccole porzioni di impasto per fare gli "spaghetti", senza aggiungere mai farine.
Una volta cotta abbiamo adorato questa pasta per la consistenza un po' duretta e arricciata che si percepisce a ogni boccone.
La prossima volta proverò a farli ancora più fini.
La prossima volta proverò a farli ancora più fini.
Insalata di sedano rapa, mele verdi, ravanelli e noci
Eccovi una insalata insolita ma molto gustosa tipica del trentino.
INGREDIENTI
per 4 persone
3 mele Granny Smith
1/2 sedano rapa
1 manciata di gherigli di noci
4 ravanelli tagliati sottilissimi il succo di 1/2 limone
1 cucchiaino di senape
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
PROCEDIMENTO
Pulite il sedano rapa, tagliatelo a piccoli cubetti e lessatelo in acqua salata senza spappolarlo. Scolatelo e fatelo raffreddare.
Poco prima di mangiare sbucciate le mele e tagliatele a cubetti della stessa dimensione del sedano rapa. In una ciotola mescolate il condimento: sale, pepe, poco olio, la senape e il succo di mezzo limone. Unite i cubetti di mela, i cubetti di sedano rapa, i gherigli di noci spezzettati grossolanamente e i ravanelli tagliati a fettine.
CONSIDERAZIONI
E' una insalata abbondante. La dose di gherigli di noci e di ravanelli può variare a vostro gusto ma è importante non stracuocere e raffreddare bene il sdano rapa.
per 4 persone
3 mele Granny Smith
1/2 sedano rapa
1 manciata di gherigli di noci
4 ravanelli tagliati sottilissimi il succo di 1/2 limone
1 cucchiaino di senape
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe
PROCEDIMENTO
Pulite il sedano rapa, tagliatelo a piccoli cubetti e lessatelo in acqua salata senza spappolarlo. Scolatelo e fatelo raffreddare.
Poco prima di mangiare sbucciate le mele e tagliatele a cubetti della stessa dimensione del sedano rapa. In una ciotola mescolate il condimento: sale, pepe, poco olio, la senape e il succo di mezzo limone. Unite i cubetti di mela, i cubetti di sedano rapa, i gherigli di noci spezzettati grossolanamente e i ravanelli tagliati a fettine.
CONSIDERAZIONI
E' una insalata abbondante. La dose di gherigli di noci e di ravanelli può variare a vostro gusto ma è importante non stracuocere e raffreddare bene il sdano rapa.
mercoledì 6 settembre 2017
Dip di avocado, polpa di granchio e peperoni dolci con patate alla curcuma e pomodorini
Questa ricetta proviene dal numero di Agosto 2017 della rivista Sale & Pepe. Ecco due preparazioni veloci che si sposano perfettamente!
INGREDIENTI
Per 4 persone
300g di popla di granchio in scatola (2 scatolette scolate)
2 avocado maturi
1 cipollotto di Tropea
4 peperoncini rossi dolci
1 pizzico di peperoncino piccante in polvere
1 lime o il succo di mezzo limone
2 rametti di coriandolo fresco o un po' di prezzemolo
1 cucchiaio di Cognac o di Marsala
200g di pomodorini rossi
200g di patate novelle
1 pizzico di curcuma
sale
olio evo
PROCEDIMENTO
Sbucciate e lessate, senza disfarle, le patate in acqua salata: se sono grandi tagliatele prima a cubettoni per velocizzare i tempi di cottura. Scolatele e fatele raffreddare in una ciotola poi conditele con un pizzico di curcuma e un goccio di olio.
Scolate la polpa di granchio. Pulite il cipolotto e tagliatelo a fettine sottili. Stufatelo velocemente in una padella antiaderente con poco olio. Aggiungete la polpa di granchio, un pizzico di sale e di peperoncino. Fate insaporire pochi minuti poi sfumate con il Cognac facendolo evaporare. Togliete dal fuoco e fate intiepidire.
Pulite i pomodori e tagliateli a metà. Uniteli alle patate già condite e raffreddate.
Tritate il prezzemolo. Pulite e tagliate a cubetti i peperoncini rossi dolci.
Pulite gli avocadi e mettete la polpa in un contenitore con il succo di limone, un goccio di olio e la polpa di granchio ormai fredda. Frullate con un mixer a lame ad immersione fino ad otterenere una cream liscia.
Mettete in un'altra ciotola la crema di avocado e granchio, aggiugete il prezzemolo tritato, i peperoncini a cubetti e mescolate.
Servitele due ciotole separate, ciascun commensale si servirà delle due preparazioni e le abbinerà a suo gusto a ogni forchettata.
CONSIDERAZIONI
Spettacolare. Fantastica la crema di avocado nella variante con all'interno al polpa di granchio. Fantastica la semplice insalata di patatate lessate alla curcua con i pomodorini. Fantasticche le due preparazioni separate ma sublimi se gustate insieme variando l'equilibrio e le dosi a ogni boccone.
Provate!
INGREDIENTI
Per 4 persone
300g di popla di granchio in scatola (2 scatolette scolate)
2 avocado maturi
1 cipollotto di Tropea
4 peperoncini rossi dolci
1 pizzico di peperoncino piccante in polvere
1 lime o il succo di mezzo limone
2 rametti di coriandolo fresco o un po' di prezzemolo
1 cucchiaio di Cognac o di Marsala
200g di pomodorini rossi
200g di patate novelle
1 pizzico di curcuma
sale
olio evo
PROCEDIMENTO
Sbucciate e lessate, senza disfarle, le patate in acqua salata: se sono grandi tagliatele prima a cubettoni per velocizzare i tempi di cottura. Scolatele e fatele raffreddare in una ciotola poi conditele con un pizzico di curcuma e un goccio di olio.
Scolate la polpa di granchio. Pulite il cipolotto e tagliatelo a fettine sottili. Stufatelo velocemente in una padella antiaderente con poco olio. Aggiungete la polpa di granchio, un pizzico di sale e di peperoncino. Fate insaporire pochi minuti poi sfumate con il Cognac facendolo evaporare. Togliete dal fuoco e fate intiepidire.
Pulite i pomodori e tagliateli a metà. Uniteli alle patate già condite e raffreddate.
Tritate il prezzemolo. Pulite e tagliate a cubetti i peperoncini rossi dolci.
Pulite gli avocadi e mettete la polpa in un contenitore con il succo di limone, un goccio di olio e la polpa di granchio ormai fredda. Frullate con un mixer a lame ad immersione fino ad otterenere una cream liscia.
Mettete in un'altra ciotola la crema di avocado e granchio, aggiugete il prezzemolo tritato, i peperoncini a cubetti e mescolate.
Servitele due ciotole separate, ciascun commensale si servirà delle due preparazioni e le abbinerà a suo gusto a ogni forchettata.
CONSIDERAZIONI
Spettacolare. Fantastica la crema di avocado nella variante con all'interno al polpa di granchio. Fantastica la semplice insalata di patatate lessate alla curcua con i pomodorini. Fantasticche le due preparazioni separate ma sublimi se gustate insieme variando l'equilibrio e le dosi a ogni boccone.
Provate!
Piccoli soufflé al limone
Questa ricetta proviene dal numero di Agosto 2017 della rivista Sale & Pepe. Le dosi sono per 2 porzioni ma avendo due limone non troppo grandi e non sapendo quando sarebbero cresciuti i soufflé, ho preferito aggiugere anche 2 pirottini in ceramica per distribuire il contenuto.
Col senno di poi vi consiglio di utlizzare solo 2 pirottini precedentemente imburrati e infarinati opure 2 limone scavandoli molto e togliendo più parte bianca interna possibile.
INGREDIENTI
(per 2 persone)
2 limoni
0,2dl di succo di limone
1 uovo
17g di zucchero semolato
un pizzico di sale
10g di farina 0
PROCEDIMENTO
Accendete il forno mettete all'interno una teglia coi bordi e portatelo a 175°C.
Tagliate la calotta dei limoni poi scavateli fino ad arrivare alla parte bianca.
Spremete la parte succosa e tenete da parte il succo indicato.
In una ciotolina mette il tuorlo a cui unirete lo zucchero e un pizzico di sale. Mescolate bene con una frusta finchè sarà chiaro e spumoso. Incorportae la farina poi il succo di limone.
In un altro contenitore montate l'albume a neve ferma poi con una spatola unite, con delicatezza, i due composti.
Mettete i due limoni scavati in una piccola pirofila, sul cui fondo avrete messo 1cm di acqua calda, versate il coposto al loro interno e infornate subito a 175°C per 15 minuti.
Sfornate e servite subito.
CONSIDERAZIONI
Come scritto nell'introduzione lo spazio libero nei mie due gusci di limone non era molto. Il composto una volta cotto è risultato profumato e leggero ma la dose era molto piccola. I due pirottini erano molto meno scenici ma la ceramica è stata un migliore conduttore per la crescità del soufflé.
Sicuramente rifarò la ricetta perchè il gusto e la velocità sono ottimi. Il soufflè non è molto dolce e quelli cotti nei limoni sono più... limonosi.
Fate delle prove anche voi, io vi racconterò delle mie.
Col senno di poi vi consiglio di utlizzare solo 2 pirottini precedentemente imburrati e infarinati opure 2 limone scavandoli molto e togliendo più parte bianca interna possibile.
(per 2 persone)
2 limoni
0,2dl di succo di limone
1 uovo
17g di zucchero semolato
un pizzico di sale
10g di farina 0
PROCEDIMENTO
Accendete il forno mettete all'interno una teglia coi bordi e portatelo a 175°C.
Tagliate la calotta dei limoni poi scavateli fino ad arrivare alla parte bianca.
Spremete la parte succosa e tenete da parte il succo indicato.
In una ciotolina mette il tuorlo a cui unirete lo zucchero e un pizzico di sale. Mescolate bene con una frusta finchè sarà chiaro e spumoso. Incorportae la farina poi il succo di limone.
In un altro contenitore montate l'albume a neve ferma poi con una spatola unite, con delicatezza, i due composti.
Mettete i due limoni scavati in una piccola pirofila, sul cui fondo avrete messo 1cm di acqua calda, versate il coposto al loro interno e infornate subito a 175°C per 15 minuti.
Sfornate e servite subito.
CONSIDERAZIONI
Come scritto nell'introduzione lo spazio libero nei mie due gusci di limone non era molto. Il composto una volta cotto è risultato profumato e leggero ma la dose era molto piccola. I due pirottini erano molto meno scenici ma la ceramica è stata un migliore conduttore per la crescità del soufflé.
Sicuramente rifarò la ricetta perchè il gusto e la velocità sono ottimi. Il soufflè non è molto dolce e quelli cotti nei limoni sono più... limonosi.
Fate delle prove anche voi, io vi racconterò delle mie.
Iscriviti a:
Post (Atom)