Nel suo insieme la ricetta non mi piaceva: oltre alla farina venivano utilizzati il burro e il latte intero.
Ieri da quella ho creato la mia ricetta. E' stata un'emozione assaggiare la mia prima pizza fritta: mi sono tornati a galla ricordi di bambina quando ne assaggia una, forse l'unica, a un chiosco in centro a Faenza vicino alla piazza del mercato delle verdure.
Ricordo ancora che mia mamma non me la comperava mai e poi la frase "No, non si prende è fritta, fa male" è entrata dentro dentro e anche da grande non ho più pensato alle pizze fritte quando potevo acquistarle da sola...
La dose è abbondate (circa 20 pizze della dimensione di un piatto da frutta) ma vi posso assicurare che una tira l'altra e sono buone anche a temperatura ambiente, dopo un po' che le avete fritte.
INGREDIENTI
(20 pizzette)
1 kg farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
1 bustina di Idrolitina
20g sale fino
20g strutto
280g latte intero
280g acqua
olio di arachidi per friggere
PROCEDIMENTO
Versate tutti gli ingredienti nell'impastatrice e lavorateli a lungo a bassa velocità fino ad ottenere un impasto liscio e non duro.
Formate un grosso filone e mettetelo a riposare per un'ora in una scatola a chiusura ermetica o avvolto nella pellicola.
Scaldate benissimo, in una padella di alluminio, abbondante olio di arachidi.
Tagliate piccole rondelle di impasto e senza lavoralo stendetele prima con le mani facendo una breve pressione poi sempre più sottili con un matterello.
Cercate di arrivare allo spessore più fine possibile.Ricordate che la pizzetta non dovrà essere troppo piccola ma neanche grande perché renderebbe la gestione in cottura difficile.
Non utilizzate mai farina in aggiunta, né sovrapponete le pizze sul piano di lavoro, una volta stese.
Con delicatezza adagiate una pizza nell'olio ben caldo e aiutandovi con una pinza, fate piccole pressioni in modo che si formino tante bolle sulla superficie e la cottura avvenga in modo uniforme e veloce.
Scolate e posizionate la pizza fritta in un cestello foderato di carta assorbente.
Procedete con al successiva.
La cottura sarà molto veloce e avrà bisogno sempre della vostra assistenza quindi vi consiglio di stendere prima un certo numero di pizze e poi di cuocerle in successione.
CONSIDERAZIONI
Che sorpresa riscoprire sapori e consistenze che pensavo perse/dimenticate.
La consistenza è unica, diversa da quella della pasta fritta emiliana (ricetta crescentine di Alessandra Spisni qui sul mio Blog).
L'impasto una volta riposato è più morbido e arieggiato di quello della mia piadina classica.
Sono più leggere, sembrano quasi sfogliate.
Non sono unte e non appesantiscono.
Doppi prova di questa mia sensazione sono il fatto che mio figlio ne ha mangiato ben 7 con tanto di farcitura varia di affettati, formaggi e sott'olii e che sono ottime anche dopo diverse ore da quando sono state fritte.
Unico neo è il fatto che se siete voi che friggete vi potrete allontanare dalla padella solo dopo un bel po'... per assaggiarle perché la richiesta dei commensali sarà costante e pressante per molto, prima che tutti siano appagati.
CONSIDERAZIONI 2
Può essere interessante rileggere un articolo sui diversi tipi di lievitazioni scritto da Dario Bressanini sul suo Blog La scienza in cucina.
15 commenti:
caspita che buona!!!
in romagna e anche nel parmense si chiama pizza fritta,mentre nel modenese e' il gnocco fritto!!
se l'hai provata da sola ti sara' piaciuta moltissimo,ma se la provi col salame..te ne innamori proprio!!
bravissima!
ma sai che non avevo mai pensato di usare l'idrolitina?solitamente si usa l'acqua gas,e' un'ottima alternativa!e hai fatto benissimo a nonmettere del burro!
Non avevo ancora letto la tua prefazione, prima di postare un mio commento nella condivisione....vedo con piacere che abbiamo ricordi comuni....solo il chiostro cambia: tornando dalla piazza, verso corso Baccarini,ne incrociavamo uno, mi pare, vicino alla chiesa del Suffragio......mi pare di sentire ancora il profumo nell'aria....grazie, per risvegliare in me, questi ricordi.....
mi sa che il chiosco era lo stesso.. la chiesa di cui parli è quella che era quasi di fronte al negozio SINGER? :)
Carla noi l'abbiamo e la mangiavamo senza nulla o con gli affettati ma senza formaggi...
Ieri sera l'abbiamo divorata con qualunque cosa proveniente dal frigorifero ;)
l'idea dell'idrolitina mi è subito piaciuta perchè un ingrediente "tecnologico ma vecchio"...
Così come per me la vera piadina non è né con solo il latte né con solo l'acqua ma dovrebbe essere con il latticello... in mancanza di quello io faccio metà latte intero e metà acqua.
poi niente lievito ma bicarbonato, e strutto.
queste erano le regole di casa mia.. ma in ogni casa si cambiava :)
qualche anno fa mio marito me la fece comprare e con stupore scoprimmo che la confezione era ancora ididentica a 50 anni fa..:)
Luvi anche a me fai riaffiorare certe emozioni...inabruzzo un impasto molto simile ma con la stessa riuscita è la "pizz unt", la pizza unta ovvero la pasta pane fritta. Che bontà!!! E' la merenda di tutti i bambini :)
E' una vita che non friggo, mannaggia a tutto! Adoro i fritti e questa è una grande tentazione per me! So che mi ci potrei fare del male e non solo io in questa casa!!!!! Le proverò, non so se aspetterò tempi migliori....
Eleonora, falle, al massimo ne regali un po' ai vicini così li rabbonisci.. per sempre ;)
Io queste delizie in Brianza non le ho mai assaggiate. Sono una vera tentazione e qualche giorno con a tua ricetta, proverò a cucinarle.
Grazie.
Virgi.. poi mi/ci dici... :)
da provare
siii! :)
oggi provo a fare la ricetta ho anche l'idrolitina? questa è al posto del lievito?
si :)
venute benissimo! grazie per la ricetta!, si possono fare anche dolci?
Felice che ti siano piaciute. Per quanto riguarda possibilità dolci... non saprei
Posta un commento