Ricetta tratta dal libro :"La cucina toscana" di Giovanni Righi Parenti, Newtom & Compton Editori
Fagiolini di S.Anna
I fagiolini di S.Anna (26 luglio) sono quelli lunghi, in erba, saporiti e senza filo.
Si preparano con dell'ottimo olio di oliva un bel soffritto di cipolla tritata fine, con sedano, carota, basilico e un bel pizzico di pepe.In questo si mettono a salsare i pomodori , sbucciati e senza semi.
Avremo intanto scottato i nostri fagiolini, in acqua salata, dopo avergli tolto le punte e, ai più grossi, il filo.
Dopo scottati si mettono a finire di cuocere nella salsina di pomodoro che avremmo preparato come indicato, unendo, se occorre, qualche ramaiolata di brodo perchè i fagiolini cuociano bene in liquido sufficiente.
CONSIDERAZIONI
Questo è uno dei piatti preferiti di mio marito, cucinati in modo sublime da sua madre. Per cercare di eccellere vi consiglio di utilizzare un tegame in coccio e procedere nella cottura a lungo e a fuoco basso.
Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.
Luisa
venerdì 22 agosto 2008
fagiolini serpenti in umido
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4 commenti:
Finalmente che ora ho un pò di tempo e posso gironzolare sul tuo blog, scopro queste meraviglie semplici e gustose che io adoro.
Spesso li gusto come piatto unico con unico accomagnamento del pane rustico possibilmente fatto in casa.
Lo stesso procedimento lo uso con i fagioloni, sai quelli piatti?
A volte non li pre-sbollento neanche, li faccio solo cuocere un pò di più.
E, ohimè, mi manca il tegame di coccio, devo proprio rimediare...
Io non li faccio spesso.. a volte anche io li cuocio direttamente e uso un tegame non in coccio...
mia suocera mi sembra che addirittura conservi questi fagiolini seccandoli.. poi quando torna dalle vacanze mi documento meglio...
a questo giro ho voluto seguire alla lettera la ricetta di questo fantastico libro.. e ho usato il mitico coccio di mia nonna.. è uno dei suoi che sono sopravvissuti alla guerra perchè quando è sfollata li ha sepolti in un campo in un baule con le poche cose di valore..prima di andare via...
se non è far vivere briciole di passato....:D
Conosco questi fagioli....noi li chiamiamo "fagiolini a metro"
Dolicenosolo... ho fatto un giro sul tuo Blog..che brava! ti metto tra i miei links..:D
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