Quest'anno erano fresche e per tentare di mantenerle per un periodo più lungo ho cercato on line il metodo che usavano nel'Appennino sopra casa mia. La conservazione previa ammollo.
Ho fatto la prova seguendo pari pari le inicazioni che vi riporto e i risultato è stato perfetto.
Unica differenza non ho buttato tutte le castagne che venivano a galla una volta mese a bagno ma solo quelle vistosamente bucate. Le altre le abbiamo consumate subito senza seguire il trattamento e sinceramente circa la metà erano buone, non bacate.
Alla fine ho lasciato le castagne ad asciugare, non sovrapposte, su una griglia e poi in cesti di paglia areati, senza carta o altra sotto, smuovendole spesso e mantenendole dove circola l'aria.
Trascrivo le info e vi segnalo il link alle pagine.
La cura in acqua fredda si effettua sistemando le castagne entro recipienti di legno o di plastica e versandovi acqua fresca fino a sommergerle completamente.
sommersione delle castagne in acqua fresca e pulita;
fino al 4° giorno cambio giornaliero del 50% dell’acqua;
il
5° giorno cambio totale dell’acqua;
il
6° e 7° giorno cambio del 50% dell’acqua;
all’8° giorno cambio totale dell’acqua;
il
9° giorno estrazione delle castagne dall’acqua.
Con l'immersione delle castagne in acqua vengono eliminati,
per mancanza di ossigeno, i microrganismi aerobi agenti delle muffe e dei
marciumi dei frutti.
Successivamente si sviluppano microrganismi anaerobi che
favoriscono una leggera fermentazione con la formazione di piccole quantità di
acido lattico all'interno del frutto, la qual cosa ne consente una prolungata
conservazione, inoltre serve anche a separare le castagne buone da quelle
malate, poiché queste ultime, galleggiando sull’acqua, possono essere
facilmente selezionate.
L'operazione di curatura richiede una continua attenzione da
parte degli operatori in quanto potrebbe rendersi necessario intervenire per
favorire l'inizio della fermentazione.
I frutti, dopo la curatura, vanno sistemati in locali arieggiati con pavimentazione in legno, in mattone cotto o, meglio ancora, in listelli di legno per favorire la circolazione dell'aria.
Lo strato delle castagne non deve superare i 15-20 cm ed è
necessario intervenire una o due volte al giorno per arieggiare i frutti,
questa operazione favorisce una uniforme asciugatura che si può raggiungere al
terzo o quarto giorno.
Raggiunta questa fase le castagne vengono ammucchiate in
strati consistenti e si conservano per un lungo periodo purché vengano
rivoltate periodicamente.
La curatura è una pratica di facile applicazione e può
essere effettuata anche per piccoli quantitativi di prodotto da parte di quei
consumatori che intendono approvvigionarsi di castagne per tutto l'anno.
2 commenti:
Hai le mani di fata, complimenti!!!
E' con tanto piacere che mi sono unita ai tuoi lettori! Se ti va passa a trovarmi.Un abbraccio affettuoso e a presto!!! www.cucinaconelena.blogspot.it
:) Grazie!
farò un giretto da te...
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