Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

giovedì 20 giugno 2013

Crema fredda di piselli e asparagi con gamberi

Ottima idea per sopravvivere a questo caldo. da preparare in anticipo e mettere in frigorifero pronta per essere gustata dopo qualche ora.
La ricetta proviene dal numero di Giugno 2012 della rivista A Tavola.

Vi trascrivo al dose pubblicata, per 6 persone: io ne ho fatto per 4 ma la dose era un po' scarsa.

INGREDIENTI

(6 persone)

1,2 kg di piselli freschi-da sgusciare*
12 asparagi verdi
12 gamberi
1 cipolla piccola (rossa)
30g burro
500ml brodo vegetale
1 cucchiaio (abbondante) panna acida
1 cucchiaio olio evo
1 cucchiaio pepe rosa in grani
sale, pepe qb

*360g piselli surgelati (60g a persona)

PROCEDIMENTO

Tagliate finissimo la cipolla e stufatela con il burro senza farla colorire. Aggiungete i piselli (surgelati o sgusciati) e versate il brodo e portatelo ad ebollizione. Cuocete a fuoco basso per 25 minuti.
Pulite gli asparagi e lessateli con poca acqua, nel microonde. Salateli e pepateli a piacimento.
Tagliate le punte e tenetele da parte, conservandole poi, in frigorifero.
Una volta trascorsi i 25 minuti spegnete la fiamma e aggiungete i gambi di asparagi.
Frullate con un mixer ad immersione fino ad ottenere una crema densa e liscia. Unite un po' di olio extravergine di oliva e un cucchiaio abbondante di panna acida. Mescolate bene e, una volta intiepidito, conservate in frigorifero fino al momento di servire.
Preparate i gamberi pulendoli e privandoli della testa e del filo nero interno, sulla schiena. Lessateli pochi minuti a microonde e metteteli in frigorifero.

Poco prima di mangiare versate la crema in ciotole monoporzione, decorate con 2 gamberi e 2 punte di asparago a persona. Profumate con poche bacche di pepe rosa, servendo rigorosamente freddo.

CONSIDERAZIONI

Buonissima e golosa. Il tocco di asparago e panna acida arricchiscono i profumi e sapori. Confesso che mi sono dimenticata di decorare con qualche grano di pepe rosa, un vero peccato sia per l'occhio che per il palato. Ci sarebbe stato davvero bene!

Torta rovesciata alle pesche

Torta rovesciata alle pesche by fugzu
Torta rovesciata alle pesche, a photo by fugzu on Flickr.
La ricetta di questa torta proviene dal numero di Giugno 2013 della rivista A Tavola.
Ho seguito alla lettera le indicazioni ma col senno di poi vi suggerirei di utilizzare pesche grandi e uno stampo antiaderente normale e non, come richiesto, a cerniera.

INGREDIENTI
(stampo 25cm diametro)

260g farina 00
2 uova
300g zucchero di canna (150g+150g)
2 cucchiaini (rasi) di lievito per dolci
1 pizzico di sale
125g yogurt (greco) bianco
200g burro ( 100g+100g)
semi di 1/2 baccello di vaniglia
4 pesche (grandi)
2 cucchiai (abbondanti) di latte intero

PROCEDIMENTO
Accendete il forno ventilato e portatelo a 190°C.
Sciogliete 100g di burro e lasciatelo raffreddare leggermente. Versatelo nello stampo e cospargete con 150g di zucchero di canna.
Sbucciate e tagliate a metà le pesche, eliminando il nocciolo.
Disponetele nella tortiera con la parte ricurva a contatto con lo zucchero e burro.
Preparate l'impasto frullando gli albumi con il pizzico di sale e i rimanenti 150g di zucchero; aggiungete i tuorli e montate fino ad ottenere un composto chiaro.
Unite lo yogurt e i 100g restanti di burro fuso raffreddato.
Aggiungete la farina setacciata, i semini di vaniglia e il lievito in polvere.
Per ammorbidire leggermente l'impasto incorporate anche un paio di cucchiai di latte.
Versate l'impasto sulle pesche, livellandolo grossolanamente, cercando di mantenerle nella posizione di partenza.
Infornate a 190°C, forno ventilato, e cuocete per 40 minuti.
(Fate la prova dello stecchino per controllare se la torta è pronta)
Una volta sfornata, aspettate che la torta si intiepidisca prima di sformarla.
CONSIDERAZIONI

Ho utilizzato pesche un po' piccole quindi lo stampo mi sembrava esageratamente sproporzionato. L'impasto era un po' denso e forse avrei dovuto aggiungere u n po' più di 2 cucchiai di latte.
Prima di infornare l'impasto sembrava scarso ma in realtà in cottura è cresciuto molto e ha inglobato le mezze pesche. La dose era quindi perfetta.

Parliamo delle consistenze: l'equilibrio fra il morbido/dolce delle pesche che in cottura si sono sciroppate e la parte simil pan di spagna è perfetto.
Sulla superficie si forma una pellicola dolce e croccante che completa questo semplice dolce, profumato. Per abbellire ho spolverizzato con poco zucchero a velo.
In cottura un po' della parte liquida del dolce è fuoriuscita dalla cerniera: per evitarlo vi consiglio uno stampo normale. in questo modo il liquido verrà poi riassorbito dal dolce una volta capovolto sul piatto da portata.

domenica 9 giugno 2013

Pesciolini d'acqua dolce: pescati e fritti


Ieri sera mia figlia Clara ha portato a casa un bel sacchetto di pesciolini pescati con Nicolò. Oggi a pranzo li ha preparati come le ha insegnato la madre del suo ragazzo.

La cosa che mi ha colpito è stato come li ha puliti: quando si tratta di pesci piccini solitamente io mi limito a lavarli bene... poi se sono appena più grandi tolgo le interiora e se sono sarde anche le teste.

INGREDIENTI

pesciolini di acqua dolce di massimo 5cm di lunghezza
farina
olio di arachidi per friggere
sale

PROCEDIMENTO

Pulite i pescioli uno ad uno schiacciando leggermente l'addome in modo che fuoriescano le interiore.
Scorrete un dito dalla pancina aperta verso la testa finchè usciranno le due piccole sacche trasparenti dei polmoni.

Una volta che li avrete puliti tutti passateli più volte sotto l'acqua corrente in modo da eliminare eventuali pezzetti di sporco avanzato.
Scolateli con uno scolapasta poi asciugateli ben bene, con delicatezza, tamponandoli con dei fogli di carta assorbente.
Metteteli un po' alla volta in una ampia ciotola con la farina e con un colino eliminate quella in eccesso.
In un wok scaldate molto bene dell'olio di arachidi. Friggete una manciata di pesciolini alla volta, scolateli, salateli e serviteli subito.

CONSIDERAZIONI

Davvero speciali, delicati ma saporiti. Basta solo un po' di sale... non sciupateli con il succo di limone.

Ho appena scoperto che i pescetti  erano delle... alborelle.
Si impara sempre!

lunedì 3 giugno 2013

Panini turchi sfogliati: Katmer pogaca

Qualche giorno fa ho trovato, rimbalzando on line, questa ricetta pubblicata nel Blog La Mercante di Spezie.
Me ne sono subito innamorata. Ho seguito alla lettera le indicazioni e le dosi e il risultato è stato davvero fantastico. Copio e incollo la ricetta dal Blog aggiungendo qualche altra mia info.

INGREDIENTI
(16 pezzi)

500 gr di farina 00
200 ml di latte
100 ml di olio riso (uno leggero o olio di sesamo chiaro)
15 gr di lievito di birra
1 albume
2 cucchaini di sale
2 cucchiaini di zucchero

80g di burro per pennellare i dischi*

tuorlo e latte per spennellare alla fine

PROCEDIMENTO

*Il burro dovrà essere sciolto.Se si solidifica fatelo sciogliere ancora deve restare liquido ma non caldo.

Impastare tutti gli ingredienti escluso il burro.
Una volta pronto dovrà pesare all'incirca 850/880 gr circa.
Una volta impastato, fatelo riposare una decina di minuti poi
ricavatene 8 palline da 110 gr circa e lasciatele riposare altri 15 minuti.
Stendete ciascuna pallina fino a formare 8 dischi di circa 12 cm di diametro.
Spennellate col burro sciolto ogni volta che sovrapporrete i nuovi dischi stesi.
Alla fine otterrete una "torretta" sovrapponendo tutti i dischi: fate una leggera pressione sui bordi in modo che aderiscano.
Rigiratela sottosopra, prendete il mattarello e iniziate a stendere, aiutandovi picchiettando con il matterello. La pressione faciliterà la stesura più di stendere tradizionalmente.
Rigiratela sotto sopra ancora e tiratela fino ad avere una circonferenza di 25 cm.
Continuate fino ad ottenere un disco sottile del diametro di circa 55cm.
Dividete in spicchi regolari, prima a metà poi in quarti, poi in sedicesimi.
Prendete ogni spicchio e con il matterello allungatelo e assottigliatelo leggermente.
Se volete farcirlo mettete un po' di formaggio fresco.

Formate un piccolo cornetto arrotolando partendo dalla base.
Spennellate con il tuorlo mescolato con un po' di latte.

Disponete i pezzi, su una teglia foderata di carta da forno e lasciate lievitare coperto da un foglio di plastica fino al raddoppio.
Prima di infornare spennellate nuovamente con l'avanzo di tuorlo e latte.

Dopo un'ora e mezzo cuocete a 200° forno ventilato per 15 minuti o fino a doratura completa.
CONSIDERAZIONI

Non avrete bisogno di aggiungere farina ulteriore perchè l'impasto sarà simile a quello della piadina romagnola.
La dose di burro è leggermente abbondante. Non ho farcito i panini con del formaggio ma penso che l'ideale poteva essere usare del labna. La consistenza e il profumo appena sfornati sono uniche: possono essere abbinati a ripieni dolci salati anche dopo la cottura.
Grazie Lory, sei sempre una garanzia!