Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

mercoledì 2 febbraio 2011

Farinata con le leghe


farinata con le leghe, inserito originariamente da fugzu.
Sono ormai più di 20 anni che vivo a Pistoia ma solo da pochi giorni sono riuscita a trovare un libro di cucina che racconta le vere ricette familiari pistoiesi.
Senza tanti "fronzoli" l'autore Luciano Bertini, riesce a dare una idea di chi sono i pistoiesi attraverso i pochi piatti della cucina di questa piccola provincia toscana: con una propria indentità legata a vicende storiche e mondo contadino chiuso.

"La Cucina Pistoiese" Autore Luciano Bertini, ED.Libreria dell'Orso.

INGREDIENTI

4 persone (abbondanti)

300 gr farina di mais
500 gr fagioli borlotti
acqua di cottura fagioli
1 mazzo cavolo nero
2 pomodori maturi (1 tazza passata pomodoro)
1 spicchio aglio
1/2 cipolla rossa
sale, pepe
olio extravergine oliva

PROCEDIMENTO

Lessate i fagioli in acqua con un rametto di salvi e uno di rosmarino e un aglio (vestito) leggermente schiacciato.
Lavate con cura il cavolo eliminando le coste. Tagliatelo a striscioline finissime.

Soffriggete aglio e cipolla tritati finemente poi aggiungete il cavolo e i pomodori.
Continuate la cottura, a fuoco basso, per circa 30 minuti, senza aggiungere liquidi.

Scolate i fagioli e mettetene da parte la metà. L'altra metà passateli al passaverdura o frullateli al mixer con poca della loro acqua.

Aggiungete alla pentola il passato di fagioli, la farina di mais versandola a pioggia e il liquido dei fagioli.

Salate e pepate.
Mantenete la fiamma bassa e continuate la cottura ancora per 40 minuti, aggiungendo man mano altra acqua se non è sufficiente il liquido di cottura dei fagioli.

Poco prima di servire aggiungete i fagioli interi, servite subito con un filo di olio.

CONSIDERAZIONI

E' fondamentale utilizzare il cavolo nero solo in inverno dopo le prime gelate: è più buono.
Il nome di questo piatto è pistoiese: le leghe sono le striscioline di cavolo nero che sembra legare la farinata.

Esistono altre varianti legate al territorio toscano: ne ho pubblicata una anche io.
La consistenza è davvero particolare come il matrimonio di sapori. A mio parere è buonissima anche riscaldata.

CONSIDERAZIONI 2

L'ho rifatta partendo da fagioli neri lessati con aglio, salvia e rosmarino e cavolo nero pulito, tagliato a striscioline e bollito 20 minuti in pentola a pressione con brodo vegetale.
Ho fatto un trito con cipolla rossa, sedano e carota ma non ho aggiunto altro aglio.
Ho seguito la ricetta mettendo concentrato di pomodoro e muovendo 40 minuti a fiamma bassa.
Il risultato è stato ottimo, commovente.

Torta di riso alla mediorientale


torta di riso alla mediorientale, inserito originariamente da fugzu.
In occasione della Lezione - Cena sul Mondo turco - ottomano, di lunedì 31 Gennaio, tenutasi a Firenze presso la sede del Catering "La Buona Tavola", ho elaborato questa torta.
Partendo dalla mia ricetta di torta di riso (emiliana) ho eliminato gli amaretti e aggiunto ingredienti tipici dei dolci mediorientali quali datteri, cannella, cocco in polvere, pistacchi, sciroppo aromatizzato con acqua di rose.

Il risultato è stato ottimo, l'ennesima riprova che i "Mondi Lontani" in realtà sono davvero vicini.

INGREDIENTI
(tortiera diametro 28, apribile)

1 litro latte intero
100 gr riso originario biologico
300 gr zucchero semolato
1 scorza di limone grattugiata
100 gr mandorle spelate e tritate
100 gr cedro candito tagliato a coltello
50 gr datteri tritati
1/2 bicchiere sciroppo aromatizzato all’acqua di rose*
un pizzico di cannella
5 uova

*ART(sciroppo mediorientale di zucchero)

INGREDIENTI
500 gr zucchero semolato
300 gr acqua
1 cucchiaio succo limone
2 cucchiai acqua di rose


PROCEDIMENTO

Ho preparato in anticipo lo sciroppo (mezza dose). 
Portate a bollore l’acqua e lo zucchero con l’aggiunta di poco succo di limone per evitare che cristallizzi.
Lasciate su fuoco basso per 5-10 minuti, finchè lo sciroppo si sarà addensato.
L'ho lasciato raffreddare.

Potrete capire la densità solo quando lo sciroppo sarà freddo.

L’acqua di rose o di fiori d’arancio dovrà essere aggiunta solo uno o due minuti prima del termine.

Lo sciroppo va versato o eventualmente i dolcetti possono anche essere immersi brevemente: in ogni caso deve esserci forte contrasto di temperatura tra dolce e sciroppo.

Ho lavato velocemente il riso con dell'acqua fredda; l'ho versato con 1 litro di latte intero in una casseruola a fondo spesso, e ho fatto cuocere con la scorza di limone, a fiamma bassa per un'ora.
Ho rimescolato ogni tanto e mantenuto un bollore lieve.

Dieci minuti prima del termine della cottura ho aggiunto lo zucchero, la cannella, i datteri e finito la cottura.
Una volta tolto dalla fiamma ho aggiunto il cedro candito tritato finemente a coltello, le mandorle tritate.

Ho mescolato il tutto e versato in un'altra ciotola per velocizzare il raffreddamento del composto.

Una volta raggiunta la temperatura ambiente ho aggiunto le uova precedentemente ben sbattute con una frusta.

Ho foderato uno stampo a cerniera, con carta forno, vi ho versato il composto e ho cotto per un'ora a 160 °C forno ventilato.

Prima di sfornare ho fatto la prova stecchino, per controllare che l'interno non fosse umido.

Appena sfornato bagnate con lo sciroppo freddo (che nel mio caso era denso dopo 12 minuti di cottura) e lasciate quindi raffreddare completamente.

In seguito il dolce andrebbe messo in frigorifero o consumato a temperatura ambiente, tagliando la torta a losanghe e decorato con polvere di cocco e/o pistacchi tritati.

CONSIDERAZIONI

La cosa più complessa è fare uno sciroppo della consistenza e profumazione giusta.
Nel mio caso cuocendolo 12 minuti, una volta freddo, è risultato molto denso, ma versandolo( ne ho usato solo la metà) sulla torta caldissima, è stato assorbito perfettamente.

Questo dolce potrebbe sembrare troppo dolce ma vi assicuro che è equilibrato. Se volte potete diminuire la dose iniziale di zucchero di
50 - 100 gr.

Io l'ho preparato il giorno prima e mantenuto a temperatura ambiente (fresca) fino al momento del consumo. A mio parere il frigorifero inumidisce troppo e appesantisce leggermente la consistenza complessiva.

Lezione e Cena turca ottomana

Lunedì 31 gennaio, io e lo Chef Jean Michel Carasso abbiamo tenuto a Firenze, una lezione- cena legata al Mondo turco- ottomano, presso i locali del catering "La Buona Tavola".

Ospite era Dilek, una signora turca che vive da qualche anno a Firenze. Un grazie particolare a lei che ci ha raccontato delle sue tradizioni e anche grazie a Eleonora, ormai assidua partecipante ai nostri Corsi e nominata fotografa ufficiale di questi Eventi.

LA CUCINA TURCA OTTOMANA

Piccoli börek al formaggio con çaçik di yogurt e menta
"Terkib-i çesidiyye" ovvero agnello alla frutta secca e profumi (piatto ottomano del '600)
Melanzane Imam Bayildi (uno dei gioielli della cucina turca)
Pilav all'uvetta e cannella
Dolce di riso alla mediorientale  con thé nero o caffè turco nel librik
Pane pide e sfoglia yufka (dimostrazione di Luisa Ghetti)

La lezione si concluderà con la cena dove mangeremo insieme i cibi e pani cucinati.
Si terrà dalle 18.30 alle 22.30. Verranno fornite copie delle ricette eseguite.

Special guest: nostra amica turca Dilek Gulmen, che giudicherà...

Ecco una carrellata di foto scattate da Eleonora Pellegrino.  
Grazie a TUTTI !
PS: nessuno si è ricordato il caffè turco a conclusione della sera ?