Sono ormai più di 20 anni che vivo a Pistoia ma solo da pochi giorni sono riuscita a trovare un libro di cucina che racconta le vere ricette familiari pistoiesi.
Senza tanti "fronzoli" l'autore Luciano Bertini, riesce a dare una idea di chi sono i pistoiesi attraverso i pochi piatti della cucina di questa piccola provincia toscana: con una propria indentità legata a vicende storiche e mondo contadino chiuso.
"La Cucina Pistoiese" Autore Luciano Bertini, ED.Libreria dell'Orso.
INGREDIENTI
4 persone (abbondanti)
300 gr farina di mais
500 gr fagioli borlotti
acqua di cottura fagioli
1 mazzo cavolo nero
2 pomodori maturi (1 tazza passata pomodoro)
1 spicchio aglio
1/2 cipolla rossa
sale, pepe
olio extravergine oliva
PROCEDIMENTO
Lessate i fagioli in acqua con un rametto di salvi e uno di rosmarino e un aglio (vestito) leggermente schiacciato.
Lavate con cura il cavolo eliminando le coste. Tagliatelo a striscioline finissime.
Soffriggete aglio e cipolla tritati finemente poi aggiungete il cavolo e i pomodori.
Continuate la cottura, a fuoco basso, per circa 30 minuti, senza aggiungere liquidi.
Scolate i fagioli e mettetene da parte la metà. L'altra metà passateli al passaverdura o frullateli al mixer con poca della loro acqua.
Aggiungete alla pentola il passato di fagioli, la farina di mais versandola a pioggia e il liquido dei fagioli.
Salate e pepate.
Mantenete la fiamma bassa e continuate la cottura ancora per 40 minuti, aggiungendo man mano altra acqua se non è sufficiente il liquido di cottura dei fagioli.
Poco prima di servire aggiungete i fagioli interi, servite subito con un filo di olio.
CONSIDERAZIONI
E' fondamentale utilizzare il cavolo nero solo in inverno dopo le prime gelate: è più buono.
Il nome di questo piatto è pistoiese: le leghe sono le striscioline di cavolo nero che sembra legare la farinata.
Esistono altre varianti legate al territorio toscano: ne ho pubblicata una anche io.
La consistenza è davvero particolare come il matrimonio di sapori. A mio parere è buonissima anche riscaldata.
CONSIDERAZIONI 2
L'ho rifatta partendo da fagioli neri lessati con aglio, salvia e rosmarino e cavolo nero pulito, tagliato a striscioline e bollito 20 minuti in pentola a pressione con brodo vegetale.
Ho fatto un trito con cipolla rossa, sedano e carota ma non ho aggiunto altro aglio.
Ho seguito la ricetta mettendo concentrato di pomodoro e muovendo 40 minuti a fiamma bassa.
Il risultato è stato ottimo, commovente.
6 commenti:
Stupendo piatto che sa di serate con amici , di camino acceso , di risate ed allegria.
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Hai visto da me? La località maggiormente votata per la festa-blogger del 22 maggio è Bologna. Sei dei nostri?
Quando si dice che non si finisce mai di imparare......ecco, questa è la frase più adatta per il tuo post e la tua ricetta!!!
Anche in Liguria il cavolo nero impera, anzi, nel mio orto impazza, ma proprio non avevo idea di poterlo sfruttare così!!
Grande suggerimento....un abbraccio,
Fabi
E' buonissima questa farinata. piace molto anche in famiglia, ma sono costretta a passare il tutto senza lasciare in vista gli straccetti del cavolo perchè c'è chi non li gradisce. Grazie ancora della bellissima ed interessante giornata :) ciao, a presto.
Grazie Sandra di tenermi aggiornata (continua a farlo), appena so la data dell'altro mio impegno ti do' conferma definitiva.. Bologna sarebbe perfetta.
Fabiana , sai la montagna pistoiese e la liguria hanno ingredienti e tradizioni in comune ... poi ci racconti quando la fai. :D
Ottima idea quella di passare il tutto, Milù.. proverò anche io perchè i figli non erano entusiasti..:D
E' stato un piacere conoscerti! Spero ci rivedremo presto..:D
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