Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

martedì 30 maggio 2017

Germogli di bambù

Durante l'ultima lezione di cucina casalinga giaponese abbiamo visto, avuto info e mangiato i germogli di bambù appena raccolti in un giardino a Firenze.
Ci è stato detto che il perido dell'anno in cui raccoglierli è davvero esiguo dato che in una giornata i germogli crescono davvero tanto.
Non ci è stato detto il tipo di canna da cui raccoglierli così mi sono messa alla ricerca di info on line, dato che attorno a casa  ho diversi canneti, tutti della specie Phyllostachys mitis, aurea o nigra.
Ho trova che le commestibili in Italia dovrebbero essere le Phyllostachys edulis, dulcis e praecox.
Ho seguito le indicazioni che ci hanno detto alla lezione e il risultato non mi ha soddisfatto del tutto perchè i gfermogli anche una volta cotti rimanfìgono leggermenti amarognoli, un gusto simile al carciofo con una sfumatura di mais.
Sapore che hanno anche da crudi.
Ho scoperto anche i germogli freschi in eventuale insalata vanno consumati subito perchè da quando vengono raccolti iniziano a sviluppare sostanze che li rendono difficili da digerire.
Non è detto che la grossezza del germoglio voglia dire che sia più duro, anzi quellli più sottili, di canneti pù giovani sono più coriacei.
Per toglierli dovete scalzarli con un coltellino dalla base e si staccano senza fatica. Il germoglio deve essere al massimo alto 12cm irca.
I germogli escono dal terreno ogni 4 anni.



Una volta raccolto va spellato come un carciofo, tenutoo in acqua fino alla cottura  e messo  bollire con acqua salata e farina di crusca di riso per 30 minuti poi lasciato raffreddare nella sua acqua.
Io ho usato 2 tazze di farina di riso con 3 litri di acqua.
Una volta freddo lavatelo e tagliatelo a tocchetti.
Potete surgelarlo.



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