Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

domenica 14 marzo 2010

Strozzapreti con radicchio trevigiano e pancetta croccante


Ecco l'ennesima ricetta di Alessandra Spisni: ormai avrete capito che c'è un feeling particolare. Vi copio la ricetta trasmessa qualche tempo fa alla Prova del Cuoco e pubblicata sul televideo RAI, poi vi racconto accorgimenti e modifiche eventuali.

INGREDIENTI
(4/6 persone)

400g di farina mista: 00 (320g) e di grano tenero e di semola di granoduro (80g)
250g di acqua tiepida
500g di radicchio trevigiano
100g di pancetta arrotolata (stagionata)
1 spicchio d'aglio,
1 rametto di rosmarino,
2 foglie di salvia,
1 pizzico di sale,
3 cucchiai di olio extravergine di oliva,
1/2 bicchiere di vino rosso (Sangiovese o Chianti),
2 cucchiai di pinoli (50 g),
100g di pecorino grattugiato,
1 cucchiaio di prezzemolo tritato,
1 spruzzata di pepe nero grattugiato fresco.

PROCEDIMENTO

Confezionare gli strozzapreti con acqua e farina. Mettere sul fuoco una pentola con acqua salata e portare a bollore.
Intanto, lavare e tagliare a striscioline il radicchio. Fare un trito con sale,rosmarino, salvia, aglio. Con questo trito, in una terrina,condire il radicchio. Mettere sul fuoco un tegame largo e alto con la capienza giusta a contenere gli strozzapreti conditi,scaldare l'olio nel tegame, aggiungere il radicchio condito. Cuocere due minuti a fuoco vivace sempre mescolando velocemente fino a tostare completamente il radicchio.

Quando il radicchio avrà asciugato tutto il liquido di cottura, bagnare con il vino rosso e lasciar evaporare a fiamma alta mescolando. Scolare gli strozzapreti, che nel frattempo avrete tuffato nell'acqua bollente salata e cotto per pochi minuti. Unire gli strozzapreti al radicchio nello stesso tegame che avrete usato per stufare la verdura. Mantecare sulla fiamma vivace,aiutandosi con acqua di cottura quando serve. Prima di spegnere la fiamma unire i pinoli, il prezzemolo tritato. A fuoco spento unire la pancetta, il pecorino grattugiato e una generosa grattata di pepe nero.

CONSIDERAZIONI

Non ricordo la percentuale delle diverse farine usate dalla Spisni ma io ho usato 320 gr di farina Spadoni 00 speciale per pasta fatta in casa e 80 gr di farina di semola di grano duro rimacinata dell'industria molitoria Martimucci (http://www.martimucci.it/).

Ho impastato con al dose di acqua indicata e ho ottenuto un impasto liscio e non duro. Ho lasciato riposare un'ora e poi steso al matterello. Ho ottenuto una sfoglia molto più morbida di quella vista in trasmissione: era simile a una sfoglia normale con uova, molto più dura di quella che uso solitamente per fare gli strozzapreti.

Quando quindi li ho formati, tagliando striscioline di sfoglia sottile, ho ottenuto la solita forma e non quella vista leggermente aperta e attorcigliata.

Ho preparato quindi il sugo cuocendo separatamente il radicchio e la pancetta.
Non avendone, ho aggiunto non Sangiovese ma Chianti, al radicchio. Pochi secondi prima di spegnere la pancetta croccante ho saltato anche i pinoli.
Ho cotto velocemente gli strozzapreti e li ho versati nel radicchio cotto, mescolando e versando anche il pecorino e il prezzemolo fresco tritato. Per ultima la pancetta croccante a striscioline con i pinoli.

Che dire? Un abbinamento si sapori e consistenze davvero speciale! Le dosi sono davvero abbondanti per 4 persone, ma l'insieme delle dosi degli ingredienti è equilibrato.

L'uso di una parte di farina di grano duro non è davvero tipico di questa pasta romagnola ma vi assicuro che non stona. Dovrei solo rifarla mettendo meno acqua per raggiungere la consistenza vista in tv e provare anche la diversa forma e procedura. Vi saprò dire.

CONSIDERAZIONI 2

Oggi ho fatto un'altra prova di consistenza. Sono partita da una dose per circa 2 persone. Ho utilizzato

150 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
50 gr farina di grano duro, semola rimacinata Martimucci
120 gr acqua tiepida
un pizzico di sale

ho ottenuto un impasto non molto duro così ho aggiunto un po' per volta altra farina di semola rimacinata finchè la consistenza è stata quella dii una pasta all'uovo fatta in casa. Ho lasciato riposare l'impasto sotto una ciotola, a temperatura ambiente, per un'ora e ho poi steso una sfoglia sottile col matterello.

Ho tagliato delle lunghe striscioline dello spessore di un paio di centimetri e le ho arrotolate e spezzate a mo' di strozzapreti. Ho cotto e condito con un semplice sugo di pomodoro.

La consistenza e la forma sono completamente diverse da quella degli strozzapreti tradizionali romagnoli. La cottura è più veloce e risultano più leggeri. Indipendentemente dalla tradizione la scelta del tipo di impasto e quindi della forma è del tutto legata al gusto personale... Questi non mi dispiacciono ma io adoro gli altri.

8 commenti:

Sonia ha detto...

Ciao Luvi che bell'aspetto che ha questa pasta! Buona domenica
Sonia

virgikelian ha detto...

Anch'io ho un feeling con la Spisni !!! La tua cucina non è da meno !!!!
Un bacio.

Unknown ha detto...

ciao sono ottimi molto rustici e colorati...un bacio e buona Domenica

Manuela e Silvia ha detto...

Eh pancetta e radicchio è un must! ideale anceh come condimento per degli strozzapreti,a ncora emglo se fatti in casa! Un piatto della domencia da rifare!
baci baci

La Gaia Celiaca ha detto...

questo condimento mi piace parecchio, fra l'altro somiglia molto a uno che faccio anch'io per la pasta.
buffi questi strozzapreti: a casa di mia nonna gli strozzapreti erano gli gnocchetti di ricotta, in pratica quelli che a firenze si chiamano "gnudi"

Barbara ha detto...

Che buoni Luvi!!!

Leda ha detto...

ciao Luvi, ho trovato questa tua ricetta inserita in questa pagina.

http://www.ortofruit.com/ricette_radicchio.php

Siccome le altre ricette sono mie (esclusa la prima) e io no ho dato nessuna autorizzazione all'utilizzo, mi chiedevo se avessero preso anche la tua senza domandare niente. :(

ciao!

Luvi ha detto...

Grazie Leda, non lo sapevo. Ho provveduto a mandare una mail e a richiedere la rimozione del post o l'inserimento della citazione della fonte.