Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

martedì 15 novembre 2011

Vinaigrette classica

vinaigrette classica by fugzu
vinaigrette classica, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi la ricetta fatta al Corso di cucina di GUSTAR ma che troverete già pubblicata sul Blog Cucinare Lontano dello chef Jean Michel Carasso.

Vi copio la ricetta dal Blog di JMC.

La vinaigrette in Francia è il condimento indispensabile dell'insalata verde, ma si usa anche con altre insalate, verdure cotte (provatela con le patate lesse, è una squisitezza)e addirittura con carne o pesce a seconda della fantasia di chi cucina...

Io la faccio così: 

INGREDIENTI

Olio di semi (l'olio di oliva è sprecata con la vinaigrette per via della senape...)
Aceto di vino rosso
senape forte di Digione (bianca o aromatizzata al dragoncello...)
scalogno tritato finissimo
Prezzemolo tritato finissimo
Sale e pepe
Acqua

PROCEDIMENTO

Trattasi semplicemente di mescolare tutti questi ingredienti nelle proporzioni a piacere, emulsionando il tutto per ottenere una salsa scorrevole ma "schiumosa". L'emulsione si ottiene agitando bene un barattolo nel quale si è versato il miscuglio, oppure frullando con il mixer a immersione.

CONSIDERAZIONI
Ottima ovunque anche da sola. Io la preparo sempre utilizzando un ex barattolo di vetro da marmellata.

sabato 12 novembre 2011

GUSTAR Scuola di Cucina: Lezione, Cena sulla cucina Francese

Ieri pomeriggio si è svolta una lezione, cena alla Scuola di Cucina GUSTAR di Pistoia.
Non per essere ripetitivi ma sono state ore volate, davvero paicevoli.

E' l'ennesima collaborazione con la Scuola di Cucina Gustar, il suo direttore gastronomico Chef Bedu David, la famiglia Pegoraro (Gastone e Massimo)... lo Chef Jean Michel Carasso ed io.

Ecco quello che abbiamo fatto e gustato in ottima compagnia.

zuppa cipolle parigina
quiche lorraine
souffle al formaggio
                                                       insalata con vinaigrette
crepes suzette
mousse au chocolat 

Eccovi un po' di foto
per prima prepariamo la mousse
poi la zuppa di cipolle
la quiche lorainne
la vinnaigrette
impiattiamo la zuppa pronta per la gratinatura finale
e poi l'imapsto dei souffle al formaggio
appena sfornati i souffle
la zuppa di cipolle alla parigina grigliata
quiche lorainne e insalata condita con vinnaigrette
le crepes flambate
finale con mousse al cioccolato

Il prossimo venerdì, 18 novembre, faremo, nel solito orario dalle 17 in poi una Lezione Cena sulla Spagna.
 Per info e eventuale iscrizione telefonate alla Scuola GUSTAR.
  • Via Fonda di Sant’Agostino, 4 - Pistoia
  • Telefono: +39 0573 532353
  • Email: info@gustar.it 
Ecco altre foto scattate da Eleonora Pellegrino, amica, fotografa e allieva anche del corso.
Grazie a Tutti!
prima della Lezione


la mousse
 zuppa di cipolle

brisee per la quiche lorainne


quiche lorainne pronta per essere infornata



souffle al formaggio



consistenza del composto per crepes
crepe
vinnaigrette


domenica 6 novembre 2011

Troccoli pugliesi

troccoli pugliesi by fugzu
troccoli pugliesi, a photo by fugzu on Flickr.
Sono sempre affascinata da quanti sono i formati di pasta tradizionale e le varianti degli attrezzi per farli.
Era da un po' che pensavo all'acquisto di uno strano matterello rigato: il TROCCOLATURO.

Si usa per fare una pasta pugliese, della zona di Foggia.
Nella tradizione questo matterello è di ottone e la pasta viene fatta solo con farina di grano duro, acqua tiepida e un pizzico di sale.
Viene condita con sugo di carne.

Ho trovato numerose varianti di impasto: alcune con una percentuale di farina 00, altre con l'aggiunta di un uovo o più oltre all'acqua.
Altre ancora dove si utilizza la chitarra tipica dei maccheroni abruzzesi.

Eccovi i troccoli che ho fatto io. Ottimi ma dovrò provare anche a farli con l'aggiunta di un uovo ed eventualmente con una piccola percentuale di farina 00.

INGREDIENTI
(3 persone)

300 gr farina di semola rimacinata Senatore Cappello
180 gr acqua tiepida
un pizzico sale

PROCEDIMENTO


Ho impastato velocemente ma con forza ottenendo un impasto non troppo sodo ma setoso. Ho continuato per diversi minuti aggiungendo altre tre spolverate di farina di grano duro, una dopo l'altra, man mano che venivano assorbite.

Ho messo l'impasto sotto una ciotola di vetro a riposare per 30 minuti.

Ho poi preso una piccola porzione di impasto e l'ho passata all'Imperia fino ad ottenere una sfoglia liscia ma spessa.

Ho infarinato il piano di lavoro ( sempre con la farina di semola) e ho passato il troccolaturo sulla sfoglia messa verticale, dal basso verso l'alto facendo bene pressione.
Ho fatto attenzione che la sfoglia si staccasse dal matterello nel primo tratto poi ho proceduto speditamente.

Una volta incisa la sfoglia l'ho sollevata e partendo dalla zona centrale ho staccato i troccoli uno alla volta.

Li ho spolverati leggermente e sbattuti dalla farina in eccesso.

Li ho posizionati su vassoi di cartone.

Una volta formati tutti i troccoli li ho trasferiti, ben distribuiti, sul tagliere di legno precedentemente pulito dalla farina.

Ho lasciato la pasta asciugare per più di un'ora.

Ho cotto i troccoli in abbondante acqua salata e conditi con un sugo di carne alla romagnola.

CONSIDERAZIONI

Pasta veloce da fare e meno problematica di come sembrava leggere in internet.

Probabilmente dipende dalla farina che ho usato: è davvero fine.

La pasta anche asciugando si è mantenuta elastica ma ha avuto qualche problema in cottura. Si è spezzata leggermente.
Ora non so se dipenda dal fatto che non l'ho asciugata per 8 ore o perchè l'impasto doveva essere più duro o semplicemente perchè non essendoci nè farina 00 nè uovo, è più fragile.

La consistenza dei troccoli, una volta cotti, era perfetta.
Si sposavano perfettamente con il sugo di carne romagnolo e un po di peperoncino fresco.

Ora dovrò fare una prova con questo altro impasto ed eventualmente tenere a sfoglia un po' più spessa.

INGREDIENTI
(4 persone)

400 gr semola rimacinata senatore cappello*
240 gr liquido (180 gr acqua +1 uovo)
un pizzico sale

*la terza prova sarà quella in cui metterò una percentuale di farina 00
(320 gr farina di semola + 80 gr farina 00)

CONSIDERAZIONI 2

Ho provato con la dose qui sotto. Perfetti!. Ho impastato e lasciato riposare sotto una ciotola per una ventina di minuti. Poi ho tirato con l'Imperia passando solo al primo spessore, quello più spesso. Ho tagliato i troccoli e dopo poco li ho cotti e conditi con l solito sugo di carne.

INGREDIENTI
(4 persone)

400 gr semola rimacinata senatore cappello*
240 gr liquido (180 gr acqua +1 uovo)
un pizzico sale

I troccoli non si sono spezzati e sono risultati perfetti.





giovedì 3 novembre 2011

Soufflé con spinaci e gamberi

soufflé con spinaci e gamberi by fugzu
soufflé con spinaci e gamberi, a photo by fugzu on Flickr.
Era tanto che volevo provare a fare dei soufflé, finalmente mi è capitato di ritrovare alcuni fogli strappati da una vecchia rivista della Conad.. tutti dedicati ai soufflé, le ricette pubblicate con la collaborazione de "la Cucina Italiana".

Soufflè con erbette e gamberi
(6 persone)

120 g code di gambero sgusciate a crudo
80 g erbette lesse, strizzate e tritate (spinaci)
4 tuorli
3 albumi
burro
Cognac
sale, pepe
burro per gli stampini

BESCIAMELLA
120g brodo di pesce*
20 g burro
20 g farina
sale

PROCEDIMENTO

Pulite bene i gamberi (non buttate gli scarti) e riducete le code a pezzetti. Saltatele con un po' di burro in una padella antiaderente, sfumandoli con un po' di Cognac. Preparate un brodo di pesce con gli scarti dei gamberi, un pezzetto di carota, sedano, cipolla.

Fate una besciamella sciogliendo il burro, versando tutta la farina e un po' per volta il brodo filtrato.

Versate una una ciotola ampia la besciamella e raffreddatela leggermente.
Versate le erbette tritate, mescolate e aggiungete uno alla volta i tuorli.
Salate e pepate.

Portate il forno a 170°C:
Aspettate fino a pochi minuti prima di infornare a montare gli albumi con un pizzico di sale. Incorporateli al composto con l'aiuto di una spatola.
Mettete i pezzetti di gambero con il loro sughetto sul fondo degli stampini abbondantemente imburrati, quindi versate il composto alle erbe.

Non riempiteli completamente: lasciate un bordo di 1cm.

Cuocete per circa 25 minuti.
Sfornate e servite.

CONSIDERAZIONI

Non avevo erbette ed ho quindi usato spinaci surgelati: 3 cubetti piccoli. 
Ho trovato numerose ricette per soufflé, dolci o salati. Diverse anche le proporzioni di uova e soprattutto albumi ma sempre con una base di besciamella densa.

Anche le dimensioni delle cocotte per soufflè possono essere diverse.

E' importante che sia imburrata abbondantemente.

Io ho ottenuto 4 soufflé (monoporzione) medio grandi e uno piccolo.

Ho provato a sformare quello piccolo aiutandomi con un cucchiaino, qualche minuto dopo averlo sfornato.
Non ho avuto difficoltà e, anche tiepido, era perfetto.

Delicati nei sapori e consistenze, soffici.

sabato 29 ottobre 2011

Torta di riso al cioccolato

torta di riso al cioccolato by fugzu
torta di riso al cioccolato, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi una ricetta tratta dal numero di Novembre della rivista "A Tavola".

INGREDIENTI

(tortiera diametro 28 cm)

1 disco pasta frolla*
150 gr riso "originario" o "Roma"
750 ml latte
50 gr zucchero
30 gr burro
70 gr cioccolato fondente (62%)
2 uova
1 bustina vanillina (1 bacca vaniglia)
1 pizzico sale
50 gr scorzette arancia candita (metà per il decoro)

DECORO

zucchero a velo

*FROLLA DI M.SANTIN

250 gr farina 00 Sapdoni speciale per pasta fatta in casa
200 gr burro
100 gr zucchero a velo
2 tuorli
1 pizzico sale

PROCEDIMENTO

Preparate la frolla mescolando con i kenwood il burro a pezzi con lo zucchero a velo e un pizzico di sale.
Aggiungete i 2 tuorli.
Poi per ultimo la farina.
Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per mezz'ora. Foderate uno stampo da crostata con fondo ammovibile con un disco di carta forno.
Stendete l'impasto, mettetelo nello stampo e posizionate nuovamente in frigorifero fino al momento della cottura.

Accendete il forno a 180°C ventilato.

In un pentolino portare a bollore il latte con lo zucchero, un pizzico di sale, la bacca di vaniglia aperta** e metà del burro.

Versate il riso una volta raggiunto il bollore e continuate la cottura, mescolando, per circa 30 minuti.

Tagliate finemente l'arancia candita e mettetene da parte la metà che utilizzerete per decorare.
Togliete dalla fiamma il pentolino con il riso, togliete la bacca di vaniglia ed aggiungete la restante metà di arancia candita, e del burro.
Aggiungete il cioccolato fondete a pezzetti o in pasticche e mescolate bene aiutandovi con un leccapentole.
Versate in una ciotola per intiepidire.
Sbattete leggermente le due uova e incorporatele al composto.

Versate il ripieno nella base da crostata e cuocete in forno a 180°C per 30 minuti.

Una volta raffreddato, prima di servire, spolverate con zucchero a velo e decorate con pezzetti di scorza di arancia canditi.

CONSIDERAZIONI

Nella ricetta originaria diceva di utilizzare un disco di pasta frolla, generico.
dato che ora è più fresco, clima perfetto per le frolle casalinghe, ho fatto la mia solita frolla di Santin, ed è risultata perfetta.
Ho usato riso originario e una bacca di vaniglia senza semi per aromatizzare: è sempre migliore della chimica vanillina**.

Non veniva indicato la percentuale di fondente del cioccolato: io ho utilizzato un fondente per copertura in pasticche della Felchlin al 62 %.

Ho cotto la crostata per 30 minuti ma dopo circa 15-20 minuti ho abbassato la temperatura a 170°C per non colorire troppo bordi della frolla.

Passiamo ai sapori e consistenze.

Davvero ottima. Non è molto dolce, non so se dipende dalla ricetta o anche dalla percentuale del cioccolato fondente.

Ma questo per me non è un difetto, rende delicata e originale questa torta di riso: diversamente non si potrebbero gustare gli altri ingredienti.






giovedì 27 ottobre 2011

Pici di zucca alla chitarra

pici di zucca alla chitarra by fugzu
pici di zucca alla chitarra, a photo by fugzu on Flickr.
Mi capita a volte, nel dormiveglia di pensare a delle ricette, mi rilassa e mi concilia il sonno.
Inizio con elencare gli ingredienti, le dosi e le procedure: è come un filmato ad anello che si ripete come una ninna nanna.
E' nata così anche questa ricetta.

Ieri sera ho passato al mixer gli ultimi pezzi di zucca cotti al forno: li ho cotti a fuoco bassissimo per circa un'ora cercando di fare un "concentrato di zucca".

La cosa non è stata facile dato che la crema di zucca "blobbava" e spruzzava anche col coperchio semichiuso.

Ho poi pensato a una pasta acqua e farina.

Ho sostituito la parte liquida con il concentrato di zucca e sostituito parte della farina 00 Spadoni con della farina di semola rimacinata Senatore Cappello.

INGREDIENTI
(3 persone)

200 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
100 gr farina semola rimacinata Senatore Cappello
un pizzico di sale
180 gr concentrato di zucca

SUGO

2 + 1/2 salsicce fresche toscane
1 rametto rosmarino
2 dita Vin Santo

PROCEDIMENTO

Ho mescolato le due farine e imapstao con il pizzico di sale e la zucca..
Ho ottenuto un imapsto molto più simile alla pasta all'uovo che a quella acqua e farina.
Ho steso le sfoglie con l'Imperia fino alla penultima tacca e poi le ho passate alla chitarra utilizzando la parte più larga.

Ho poszionato i pici alla chiatrra su vassoi di cartone leggermente infarinati.

In una padella antiaderente ho saltato al salsiccia cercando di spezzettarla il più piccola possibile. L'ho cotta quasi completamente, ho aggiunto il rosmarino tritato finemente e ho sfumato con poco Vin Santo.

Ho cotto la pasta in abbondante acqua salata e l'ho saltata velocemente nella padella col sugo.

CONSIDERAZIONI

Mi ha davvero stupito la consistenza dell'impasto appena fatta e una volta cotto.

Come vi ho già detto è risultato più consistente ed elastico di un semplice impasto acqua e farina colorato. Sembrava che ci fossero le uova. La percentuale di semola ha aiutato nella consistenza ed elasticità senza prevalere.
Probabilemnte la zucca concentrata ha dato un tocco particolare.

Anche dopo al cottura questi pici schiacciati, tagliati con la chitarra sono risultati speciali, sia nel colore, sia nella consistenza.
Il semplice sugo salsiccia/rosmarino è sempre una garanzia sia che ci siano castagne sia che ci sia zucca. Dovete provarli!