Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

giovedì 6 marzo 2008

Pane in CASSETTA



pancarré, inserito originariamente da fugzu.
Ecco il risultato della panificazione di oggi: il pane in cassetta o PANCARRE' seguendo la ricetta delle sorelle Simili riporta a pag 51 del loro libro "Pane e roba dolce" edizione del 2007 (copertina arancione)

INGREDIENTI

750 gr farina 00 ( io ho usato la 0 perchè avevo quella)
30 gr lievito di birra
1 cucchiaino di zucchero (io l'ho pesato 5 gr)
1 cucchiaino di malto (io l'ho pesato 5 gr)
380 gr di acqua (io l'ho messa a temperatura ambiente)
15 gr sale
30 gr di strutto (o burro: ma io preferisco lo strutto)
uno stampo in metallo con coperchio scorrevole(bucato) cm 35X10
carta forno

Sul libro danno le indicazioni per impastare manualmente, ma come sapete io sono "malata" di impasto con impastatrice a spirale.
La grossa impastatrice non ha avuto problemi ad impastare meno di 1 kg di farina..per 15/20 minuti.
Ho messo tutti gli ingredienti in una volta, escluso il sale e lo strutto.
Ho aggiunto il sale quando i primi ingredienti erano del tutto impastati e poi ho aggiunto lo strutto quando anche il sale era completamente assorbito.

E' risultata una pasta elastica ma sostenuta.*

Avendola lavorata con la macchina, una volta finito di impastare, ho lascito riposare l'impasto coperto dal telo di nylon per mezz'ora. Lievitando un po' l'impasto è diventato più morbido e soffice. Ho proceduto a fare un lungo filone che ho trasformato in un torciglione prendendo le due estremità e l'ho inserito nella "cassetta" che prima avevo foderato con carta forno facendo attenzione a piegare in modo simmetrico gli angoli della carta tanto da ricreare una seconda scatola di carta.

* probabilmente se l'impasto viene fatto a mano sarà più morbido e dovrete seguire i consigli del libro di "rovesciare su un tavolo l'impasto e di batterlo per qualche minuto prima di fare il lungo filone".

Ho livellato bene l'impasto e ho chiuso la "scatola": DIFFERENTEMENTE nel libro consigliano di lasciare il coperchio della scatola aperto un cm e fare lievitare un'ora.

Il mio impasto ha lievitato a "scatola chiusa"(ma sul mio coperchio ci sono diversi buchini) per un po' più di un'ora e mezzo.

Ho infornato su una griglia a 220°C per 55 minuti poi ho sfornato e tolto immediatamente dalla "scatola" capovolgendo su una griglia e spennellato abbondantemente con latte su TUTTA la superficie.

Le sorelle Simili danno come indicazione solo: una temperatura di 200°-220° C per 50 minuti e dicono solo di capovolgere sulla griglia del forno una volta sfornato.

Questo pane è stato una rivelazione.. questa sera dopo le 9 ho provato a tagliarlo..erano passate poche ore dalla fine della cottura ed era ancora tiepido.. ho rischiato.. invece sono riuscita a tagliare tutte le fette.. la mollica era soffice ma non si "strappava" nonostante il pane non fosse ancora del tutto asciutto, la crosta proporzionata, non troppo dura e color miele.

Per le mie esigenze PERFETTO per tramezzini o per toast giganti.

CONSIDERAZIONI

Stamattina l'ho rifatto, ho aumentato, mantenendo le varie proporzioni un po' la dose, avendo una "cassetta" davvero grande.

INGREDIENTI

1 kg farina 0 (di media forza)
40 gr lievito di birra
7 gr di zucchero semolato
10 gr malto
510 gr di acqua a temperatura ambiente
20 gr sale
40 gr di strutto
Ho fatto riposare l'impasto 30 minuti poi ho formato un grosso e lungo cilindro che ho piegato a metà e intrecciato.
L'ho posizionato nello stampo senza foderalo nè imburrarlo, schiacciandolo leggermente in modo che occupasse bene il fondo.
Ho chiuso lo stampo e lasciato a lievitare un po' più di 2 ore finchè dai buchini sul coperchio ho visto il colore bianco dell'impasto. Praticamente è più che triplicato di volume.
Ho cotto a forno ventilato a 210°C per 1 ora.
Appena sfornato, come sempre ho spennellato con abbondate latte e chiuso il pane dentro un grande canovaccio in modo che si è raffreddato piano piano senza che si sia formata una crosta troppo dura.

CONSIDERAZIONI 2

Ecco qui il link all'impasto indiretto.

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