Questo è uno spazio in cui raccoglierò una parte del mio mondo, quello dedicato alla mia passione per la cucina, in generale.
Sarà sempre in divenire perchè sono sempre alla ricerca della variante, del meglio... di altro.

Luisa

lunedì 23 febbraio 2015

Curry indiano di manzo alla giapponese con insalata allo yogurt

Eccovi le due ricette imparate all'ultima lezione del terzo livello del corso di Cucina Casalinga Giapponese tenuto da LAILAC a Firenze.
Come già scritto nel post precendente relativo alla lezione, il curry indiano è entrato da un centinaio d'anni nelle ricette tipiche della cucina casalinga giaponese, tanto da essere cucinato almeno una volta alla settimana per i bambini ed occupare parti importanti degli scaffali del cibo confezionato nei loro supermercati.

INGREDIENTI CURRY DI MANZO
(4 persone)

FONDO (base) - KAREE NO RUU

2 cipolle bianche tritate
2 spicchi aglio tritato
1/3 zenzero tritato
2 cucchiai burro
olio semi qb
3 cucchiai curry in polvere*
6 cucchiai farina
sale

CURRY - BIIFU KAREE

300g manzo (pollo, maiale)
2 patate
2 cipolle bianche
1 carota
1 scatola pomodori pelati
720g brodo (di carne o vegetale)**
1/2 mela grattugiata
1 cucchiaio miele acacia
2 cucchiai burro
2 cucchiai olio semi
sale grosso qb

*****
INGREDIENTI INSALATA ALLO YOGURT - YOGURT SARADA
(4 persone)

INSALATA
1/3 carota
1/2 cetriolo
1/2 mela
1/daikon (o poca verza)
sale qb

SALSA YOGURT
4 cucchiai yogurt bianco
2 cucchiaini zucchero semolato
1 cucchiaio maionese
salsa di soia (facoltativo)

*****

Preparate in una ampia pentola lo spezzatino. Saltate in burro e olio, brevemente patate, carote e cipolle tagliate a pezzettoni. Aggiungete la carne poi il barattolo di pomodori, mezza mela grattugiata e il cucchiaio di miele.
**Tenete da parte 20g di brodo da utlizzare per il fondo.

Versate 700g di brodo e lasciate cuocere a fiamma viva per circa 1,30h. Fino a quando la carne sarà morbida e le verdure inizieranno a sfarsi.
Una volta raggiunto il primo bollore schiumate dalle impurità superficiali e aggiungete un po' di sale grosso.
Una decina di minuti prima della conclusione della cottura dovrete aggiungere il fondo al curry e finire la cottura a fiamma bassa.
La preparazione sarà molto brodosa.

Nel frattempo preparate il fondo.
In un pentolino con la base ampia, a fondo spesso, scaldate olio e burro  e cuocete per 20 minuti, a fiamma bassa, cipolla, aglio e zenzero tritati finemente.
Aggiungete il curry in polvere e un po' di brodo proseguendo al cottura mescolando con attenzione a fiamma bassissima per altri 15 minuti.
Se la creama si addenserà troppo aggiugete un'altro po' di brodo o acqua.
Otterrete una crema densa e profumata.

Tenetela da parte e aggiungetela allo spezzatino una decina di minuti prima della conclusione della sua cottura.

Una volta in cottura lo spezzatino e preparato il fondo con farina e polvere di curry, procedete nella preparazione dell'insalatina e poi del riso bianco.

INGREDIENTI INSALATA ALLO YOGURT - YOGURT SARADA
(4 persone)

INSALATA
1/3 carota
1/2 cetriolo
1/2 mela
1/daikon (o poca verza)
sale qb

SALSA YOGURT
4 cucchiai yogurt bianco
2 cucchiaini zucchero semolato
1 cucchiaio maionese
salsa di soia (facoltativo)

Sbucciate, tagliate a spicchi la mezza mela poi a fettine sottili. Mettetele in acqua fredda salata fino al momento dell'utilizzo.
Sbucciate e tagliate a spicchi il daikon e tagliatelo a fettine sottili. Mettetelo ina acqua fredda.
Sbucciate parzialmente il cetriolo, tagliatelo a spicchi, togliete i semi poi tagliatelo a fettine. Mettelo con il daikon in acqua fredda.
Mettete in frigorifero le due ciotole.
Sbucciate la carota, tagliatela a rondelline sottili e sbolentatele un attimo ina cqa a bollore. Scolate e passatele in acqua fredda. Scolate e asciugatele mettendole da parte.

Poco prima di mangiare mescolate in auna ciotola grande il condimento. Scolate le mele, il daikon e il cetriolo, asciugandoli.
Mescolate tutte le verdure con il condimento allo yogurt.
Versate in ciotole monoporzione.

Preparate il riso bianco all'orientale, senza nessun condimento e tenetelo da parte coperto fino all'inizo del pasto.

CONSIDERAZIONI

* La polvere di curry è una miscela che può variare moltissimo, può essere più o meno profumata, più o meno piccante. Anche la sua feschezza può influire sull'aroma e sapore.
La dose è quindi molto relativa: se la vostra polvere di curry è molto piccante potete limitarvi a 3 soli cucchiaini e non cucchiai, se è una polevre dolce potete comodamente usare 3 cucchiai.
Accompagnate il curry di manzo con riso bianco servendolo in piatti fondi, mangiandolo col cucchiaio mescolando il riso solo mentre prendete il cucchiaio di curry.

A fine pasto pulitevi la bocca con una insalatina "dolce" giapponese allo yogurt. Si può aggiungere una nota salata con poca salsa di soia ma a mio aprere questa insalatina è perfetta così.
Se non trovate il daikon potete aggiugere un po' di cavolo tagliato a fettine sottili e trattato come le carote.

Piatti perfetti e combinati in armonia.  Questo è un curry di carne particolare perchè viene usata solo la polvere di curry e la farina e non vengono saltate le spezie. La parte sugosa è molto abbondante.
Vi assicuro però che è ottimo e se sceglierete carne di veloce cottura i tempi totali si ridurrano molto.
Provate!















sabato 21 febbraio 2015

Pane marocchino lievitato, cotto in padella

Da un po' di tempo sto studiandomi questo pane davvero particolare. E' tipico del Marocco, simile alla pita araba, a secondo della zona chiamato in modo diverso i cui ingredienti principali sono un misto di farina di semola e farina bianca, lievitato e cotto in padella.
E' un pane soffice che può chiamarsi makhar, chivar o batbout, può essere impastato con semplice acqua o arricchito anche con un uovo. Può essere mangiato in versione salato come "contenitore" di carne arrostita oppure caldo in versione dolce con burro e miele caldo e cannella.

Ecco la mia ricetta nata dall'elaborazione di diverse trovate on line.

INGREDIENTI
(6 pezzi)

250g semola rimacinata Senatore Cappelli
250g farina 0
13g lievito di birra (1/2 panetto)
10g sale
1 uovo medio intero (oppure altri 50g d'acqua)
250g acqua a temperatura ambiente

PROCEDIMENTO

Impastate, a bassa velocità, col Kenwood e il gancio tutti gli ingredienti ad esclusione del sale. Una volta assorbiti gli ingredienti aggiungete il sale e continuate per una decina di minuti fino ad ottenere un impasto di media consistenza, liscio.
Mettetelo a riposare un quarto d'ora in una scatola a chiusura ermatica.
Dividete l'impasto in 6 porzioni dello stesso peso (826g:6= circa 137g). Formate delle palline.
Partendo dalla prima pallina fatta, stendetela leggermente con le mani e poi proseguite su un piano di legno, senza aggiungere farina, con un matterello, fino ad ottenere un disco dello spessore di meno di mezzo cm e di 13cm di diametro.
Tagliate un foglio di carta da forno in 6 porzioni quadrate o rettangolari e metteteci sopra ciascun disco di pasta steso.

Coprite i dischetti con un foglio di carta trasparete e lasciate lievitare per un'ora lontano da correnti d'aria.
Scaldate un paio di padelle antiaderenti munite di coperchio a  misura.
Completata la lievitazione cuocete un paio di pani alla volta, mettendo i pani con il foglio di carta da forno, in padella.


Cuocete a fiamma media, senza coperchio per 2 minuti, poi girate e togliete la carta. Cuocete altri 2 minuti, sempre senza coperchio.
Cuocete infine altri 4 minuti col coperchio, abbassando la fiamma e rigirando un paio di volte.
Controllate i pani e, se mai verso la fine, alzate leggermente la fiamma.
I pani verso fine cottura si gonfieranno ma non dovranno essere troppo asciutti in superficie.


Servite subito con carne grigliata oppure se li volete assaggiare dolci, sciogliete in un pentolino pochissimo burro con del miele e versatelo sui pani spolverizzando con un po' di cannela.


CONSIDERAZIONI

Davvero una rivelazione.
Non so se proverò a variare le dosi delle farine o a fare la versione  "povera" senza l'uovo. Mi sembra che questo pane sia perfetto così.

Pani soffici, alti e vuoti dentro. Più delicati e morbidi delle pite arabe. Semplice ma golosissima la versione dolce.

Potete cuocere i pani e poi scaldari in un secondo tempo, sempre in padella col coperchio, a fiamma bassa, oppure anche surgelarli ricordadovi di scongelarli a temperatura ambiente, mantenendoli chiusi nel loro sacchetto di plastica.

mercoledì 18 febbraio 2015

Tarte al limone e cocco

Girando on line ho trovato questa ricetta e sono rimasta subito affascinata. Vi trascrivo gli ingredienti dell'originale e a seguire le piccole modifiche che ho apportato: aggiungendo la ricetta della base, il peso di yogurt e succo di limone.

INGREDIENTI
(stampo più alto da 24cm oppure 28cm da crostata con fondo ammovibile)

BASE CROSTATA SANTIN
28cm diametro

250g farina 00
200g burro
100g zucchero a velo
2 tuorli
un pizzico sale

RIPIENO

180 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero
4 uova intere, grandi
la scorza grattugiata di un limone non trattato
il succo di un limone non trattato (30g)
90 g di cocco grattugiato
uno yogurt alla vaniglia (125g)

PROCEDIMENTO

Preparate la frolla mescolando con la frusta a foglia, il burro con lo zucchero a velo, poi aggiungete i tuorli, il sale e infine la farina.
Avvolgete nella pellicola la frolla e lasciatela riposare in frigorifero almeno 30 minuti. Stendete la frolla e disponetela in uno stampo da crostata con fondo ammovibile foderato con un disco di carta da forno. Forellate la superficie con uan forchetta e mettete nuovamente in frigorifero per almeno un'ora.

Preparate il ripieno poco prima di infornare.
Montate il burro a crema, prima da solo, poi con lo zucchero, facendolo diventare bianco e spumoso; unite poi le uova intere, uno alla volta, sempre montando. Aggiungete la scorza di limone, il succo e lo yogurt e amalgamateli al resto degli ingredienti con una spatola. Per ultimo, unite la farina di cocco. (non preoccupatevi se alla fine sembrerà un po' granuloso)
Portate il forno ventilato a  180°C. Foderate la frolla con un secondo disco di carta da forno e versateci dei ceci per fare una parziale cottura in bianco della base.
Infornate a 180°C a forno ventialto e cucoere la frolla in bianco per 10 minuti. Trascorsi i quali sfornerete e toglierete i ceci e il disco di carta da forno. Versate il ripieno e infornate nuovamente alla stessa temperatura, cuocendo per 30 minuti.


Lasciate raffreddare una ventina di minuti, poi sformate con delicatezza e spolverizzate con zucchero a velo.

CONSIDERAZIONI

Una vera sorpresa!
Il mio dolce in realtà risulta un po' più basso di quello della ricetta originaria avendo utilizzato uno stampo più ampio e da crostata. Se ne userete uno di 24cm di diametro ricordatevi che dovrà essere più alto di quelli canonici da crostate/tarte.
I profumi e le consistenze sono davvero unici. Delicato: il cocco e il limone si bilanciano perfettamente e impensabilmente non risultata grasso in bocca nonostante il quantitativo importante di burro.
Provatelo, merita.

LAILAC Firenze: Cucina Casalinga Giapponese, TERZO LIVELLO: quarta e ultima lezione del ciclo

Ieri sera si è concluso il terzo ciclo di cucina casalinga giapponese presso l'associazione culturale LAILAC di Firenze.


Piacevole serata in cui abbiamo gustato tra una chiacchiera e l'altra il curry indiano con carne alla giapponese e una insalatina di verdura con yogurt.

Due versioni: quella fresca, casalinga e quella del preparato in scatola giapponese.

Il curry è ormai entrato da un centinaio d'anni nella cucina casalinga giapponese: viene consumato una volta alla settimana e dato soprattutto ai bambii. Nei supermercati giapponesi si possono tovare numerosissime varianti nel gusto e nel piccante di curry pronto.
I bambini giapponesi ne vanno ghiotti: ci è stao detto che un trucco per smorzare il piccante  può essere quello di aggiugere un uovo crudo alla preparazione prima di servirla.

Insalata di stagione - YOGURT SARADA
Base del Curry - KAREE NO RUU
Curry di Manzo - BIIFU KAREE
 
Il tutto servito nei piatti fondi con riso bianco e mangiato col cucchiaio.  In Giappone aggiungono anche a piacere salsa HP e salsa Worchester. Noi abbiamo provato ma le salse tendono a coprire la complessità e bonta del curry casalingo. 
Per quanto riguarda quello in scatola, non è cattivo ma non è paragonabile a quello fatto in casa.

Proverò al più presto. Grazie a tutti quelli di LAILAC e ci vediamo a ottobre per il QUARTO LIVELLO del Corso di Cucina Casalinga !


CONSIDERAZIONI

Ecco qui le ricette fatte e gustate anche a casa, a Pistoia.

venerdì 13 febbraio 2015

Nuvole d'uovo

Qualche tempo fa girava on line un modo nuovo/diverso per cuocere l'uovo: una volta montato l'albume si cuoce in padella, aggiugendo il tuorlo, come fosse un uovo normale.
Ecco il video del Cucchiaio d'Argento su FB.
In realtà è più facile  cuocerlo in forno e aggiungere verso la fine il tuorlo in modo che non si solidifichi troppo.
INGREDIENTI
uova (albumi separati dai tuorli)
poco sale

contorni a piacere: pancetta, salmone affumicato, crostini di pane

PROCEDIMENTO

Portate il forno ventilat a 170°C.
Foderate una teglia di carta da forno.

Montate bene l'albume con poco sale.
Versate con un cucchiao l'albume sulla teglia  poi con un cucchiaino formate un piccolo spazio per il tuorlo.
Mettete in forno e cuocete per 8 minuti.
Quando mancheranno 3-4 minuti alla conclusioene della cottura versate il tuorlo nella parte centrale dell'albume e concludete la cottura.

Servite subito salando e aggiungendo i contorni che più preferite.

CONSIDERAZIONI

Ho fatto una prova cuocendo un uovo con da subito il tuorlo mentre agli altri due l'ho aggiunto poi. 
Naturalmente il primo uovo è risultato con il tuorlo più denso ma ancora con una parte liquida. 
Se dovete fare più uova potete montare tutti gli albumi insieme poi ridividerli sulla teglia. Naturalmente dovrete fare attenzione a non rompere i tuorli che terrete da parte, insieme in una unica ciotola. Poi con un cucchiaino li metterete uno alla volta in ciascuna porzione.
Consistenze davvero particolari. Dovete provare per capire. Si rimane confusi in quanto i sapori sono di uovo fritto ma le consistenze, no. A noi sono piaciuti, davvero particolari.

Trofie, fusill, maccheroni o pasta la ferretto?

Oggi ho fatto il mio primo tentativo per fare le trofie, pasta ligure simile agli strozzapreti romagnoli. E' un impasto di farina 0 solamente oppure mista con integrale o farina di castagne, poco sale e acqua tiepida.
Il tutto è nato dal post (con tanto di filmato) dell'amica Barbara del blog La cuoca felice.

Nonostante il filmato alla fine non sono riuscita come avrei voluto e prendendo la scusa che le trofie più antiche erano fatte con l'aiuto di un ferretto... ho creato un mio formato utilizzando uno spiedino lungo di legno.

Da questo formato, partendo dallo stesso diametro dello strumento, anche se ho utilizzato uno spiedino di legno e  non un ferretto, la pasta che potrò creare sarà davvero tanta e diversa.
Utilizzando la semola e spingendoci più a Sud li potrò chiamare FUSILLI, potranno variare anche nella lunghezza... se il tubetto di impasto di partenza, verrà arrotolato completamente, nasceranno dei MACCHERONI.

Date un'occhiata a questo filmato su You-tube.

INGREDIENTI TROFIE alla Luvi
4 persone 

350g farina 0
170g acqua tiepida
un pizzico sale

PROCEDIMENTO

Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e sostenuto. Fatelo riposare per una quindicina di minuti coperto da una ciotola.
Non aggiungete altra farina nelle lavorazioni.
Prendete una piccola porzione di impasto e formate un lungo spaghetto del diametro di pochi millimetri. Tagliate delle porzioni della lunghezza di 5cm. Prendete uno spiedino lungo di legno e prendendo una estremità della pasta arrotolate facendo una leggera pressione.





Sfilate il fusillo/trofia e mettetelo su un vassoio di cartone leggermente infarinato.
Procedete in ugual modo per tutto l'impasto.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata  a bollore per pochi minuti e servite con pesto alla genovese.

CONSIDERAZIONI

Tutti questi formati di pasta sia fatti con farina 0 sia con semola, se non sono essiccati a lungo, devono essere cotti per pochi minuti.
A breve riproverò a fare le trofie canoniche, almeno nella forma. Non mancherò anche di fare la variante di semola dei fusilli.
In ogni caso questo primo formato è davvero ottimo per il condimento con il pesto classico.

CONSIDERAZIONI 2

Ho riprovato ma per ora sono riuscita solo col metodo del pollice che trascina la porzione di impasto.
Riproverò con un coltello come insegnano in questo video americano. Non mi arrendo.

CONSIDERAZIONI 3

Non sono ancora trofie ma ci siamo quasi. Da piccoli tubetti di pasta ho schiacciato e rotolato con pollice per tre volte ottenendo un formato davvero piacevole al palato.
Ricordo che la semola è più adatta per fare la pasta mentre la semola rimacinata si usa per il pane. La semola è leggermente più grossolana, assorbe lo stesso quantitativo da'acqua ma la pasta si asciuga più velocemente e una volta cotta è leggermente più consistente.
La proporzione per la pasta è 100g semola + 50g acqua tiepida





domenica 8 febbraio 2015

Strascinati di semola con cime di rape e pecorino

Qualche giorno fa ho rifatto un formato di pasta del Sud, gli strascinati o strascicati o cavatelli. L'impasto e il procedimento è molto simile a quello delle orecchiette ma la dimensione può variare molto sia per la lughezza sia per la diemnsione del rotolino di partenza.
Li avevo già fatti piccolini, a questo giro erano più grandi, formati a tre dita ma la prossima volta vorrei partire da un rotolino di imapsto ancor più fine.

Il sugo è quello tipico della tradzione pugliese con le cime di rapa, aglio, pecorino e un po' di acciuga per salare.

INGREDIENTI
(3-4 persone)

IMPASTO
300g semola senatore cappelli
150g acqua tiepida
poco sale

SUGO
cime di rapa
2 spicchi aglio
una acciuga
olio evo
pecorino grattugiato
peperoncino


PROCEDIMENTO

Impastate la semola con acqua e sale fino ad ottenre un panetto consistente ma liscio. Lasciate riposare una ventina di minuti coperto da una ciotola di vetro.
Prendete delle porzioni di impasto e formate dei rotolini lunghi e del diametro di mezzo cm. Tagliate dei pezzetti di 3/4cm . Fate pressione con la punta di tre dita e rotolateli in modo che si scavino.



Procedete con tutto l'impasto mettendo la pasta su vassoi spolverizzati con un po' di semola.
Preparate il sugo cuocendo in acqua salata a bollore le cime di rapa (spezzettate). Non buttate l'acqua di cottura perchè servirà poi per cuocere la pasta.
Scolatele e mettetele in acqua fredda. Scolatele nuovamente e saltatele in una ampia padella con i due pezzi d'aglio interi (che poi toglierete prima di servire), l'olio extravergine di oliva e l'acciuga.
Cuocete la pasta, scolatela e finitela di mantecare nella padella con un po' di pecorino grattugiato. Aggiungete peperoncino a piacere.

CONSIDERAZIONI

La pasta di semola preparata fresca ha tempi di cottura molto più brevi di quella acquistata secca. Proprio per questo ho cotto prima le cime di rapa, nel caso usiate pasta secca potete cuocere insieme, in acqua salata a bollore le cime di rapa e la pasta.
Buoinissima sia la pasta, sia il formato e perfetto lo sposalizio con il sugo. Magari con un pizzico di 'ndujia....
La prossima volta utilzzando un formato più lungo e sottile nasceranno i mie primi... cavatelli.





domenica 1 febbraio 2015

Gnocchi di zucca e patate ai funghi pioppini

Questa ricetta proviene dal numero di Gennaio 2013 della rivista A Tavola.

INGREDIENTI
(4 persone)

GNOCCHI
300g polpa di zucca da cuocere (meglio Mantovana)
400g patate d lessare
200g farina (anche di più)
1 uovo intero
sale, pepe

CONDIMENTO
700g funghi pioppini
2 spicchi aglio
3 cucchiai olio extravergine di oliva
150ml vino bianco secco
sale
prezzemolo fresco
burro a piacere

PROCEDIMENTO

Cuocete, in forno ventilato a 180°C, per una ventina di minuti le fette di zucca decorticate, su una teglia foderata di carta da forno senza aggiugere null'altro.
Lessate le patate con la buccia in acqua salata poi spellatele e schiacciatele con la zucca fino ad ottenere una purea uniforme.
Lasciate raffreddare il tutto poi in una ciotola aggiungete la purea di patate e zucca, un uovo, sale, pepe e la farina.
Trasferite il tutto su un piano in legno. Lavorate poco ed aggiungete eventualmente un altro po' di farina in modo da ottenere un impasto morbido ma non colloso.

Prendete delle porzioni, infarinate il piano e formate dei rotolini lunghi, di circa 2cm di diametro, tagliate piccole porzioni formando così gli gnocchetti.
Metteteli su vassoi di cartone leggermente infarinati.


Preparate il sugo saltando semplicemente, in una ampia padella antiaderente, i funghi pioppini con gli spicchi d'aglio sbucciati e lasciati interi con 3 cucchiate di olio. Sfumate col vino e cuocete ancora per una quindicina di minuti, eventualmente coprendo col coperchio. Salate e aggiungete prezzemolo fresco e un goccio di burro a  fine cottura.
Cuocete gli gnocchi in abbondate acqua salata, scolateli con un ramaiolo una volta che torna il bollore e vengono a galla. Spadellateli velocemente col sugo e servite subito spolverizzando con un po' di parmigiano se vi piace.

CONSIDERAZIONI

L'impasto degli gnocchi sarà sicuramente da aggiustare con la farina ma non eccedete. Il tipo di patate e di zucca inciderà sull'umidità dell'impasto. Vi consiglio di utilizzare la zucca mantovana: è più saporita e meno acquosa. Purtroppo io on l'avevo perchè a Pistoia si trova difficilmente.
Il risultato finale è stato comunque ottimo: l'equilibrio tra patata e zucca è perfetto e quest'ultima non prevale. I funghi pioppini si sposano perfettamente mantenendo profumi e delicatezze d'insieme.

sabato 24 gennaio 2015

Gamberi con finocchi e patate

Anche questa ricetta proviene dal numero di Gennaio 2015 della rivista italiana di cucina di Jamie Oliver.
Purtroppo ho un appunto negativo sulla ricetta pubblicata sotto il titolo di "Gamberi con finocchio e insalata di patate": titolo, foto e ingredienti non erano precisi. Seguendo al ricetta la dose degli ingredienti sarebbero stati eccessivi (4 finocchi e 6 porri?!).

Forse anche la dose dei liquidi era errata? Nel caso fosse una vera insalata di gamberi, finocchi e patate  allora provate a leggere le mie CONSIDERAZIONI 2.

Il risultato è una crema di verdure non una insalata (come scritto nel titolo e visibile sulla foto). Detto questo l'idea era ottima e ho così modificato leggermente le dosi e gli ingredienti ed il risultato è stato ottimo.

CREMA DI VERDURE E GAMBERI
INGREDIENTI

(4 persone)

800g brodo di vegetale (brodo di pesce)
100g vino bianco secco
2 patate medie
1 finocchio
1 porro medio
1 carota
200g panna fesca
1/2 cucchiaino curcuma (zafferano)
600g code di gamberi crudi (da pulire)
barbe del finocchio (erba cipollina)
pepe rosso e 4 spicchi di limone (per decorare)

PROCEDIMENTO

In una pentola portate a bollore il brodo con il vino bianco.
Pulite e tagliate a cubetti le patate e il finocchio, tagliate a rondelle il porro (anche una parte del verde). Versate il tutto nella pentola.
Cuocete per 12 minuti. Frullate con un mixer a immersione.

(*)Sbucciate e tagliate a cubettini piccoli la carota.
Pulite i gamberi togliendo la parte esterna, tagliando sulla schiena solo per estrarre il filino nero.

Versate nella crema di patate e finocchio la panna e mezzo cucchiaino di curcuma.
Sobbollite per 5 minuti poi aggiungete le code di gambero continuando la cottura, a fiamma bassissima, per altri 5 minuti.
Servite subito decorando con la barba del finocchio a pezzetti,qualche grano di pepe rosso e una fettina di limone (che spremerete al momento a vostro piacimento).

CONSIDERAZIONI

crema di verdure e gamberi
Come anticipato la foto della rivista mostrava una zuppa di verdura densa e a pezzettoni guarnita col finocchietto mentre la ricetta (che ho seguito alla lettera) descriveva una crema di verdure.
Ho utlizzato brodo di verdure e non di pesce: nel caso avessi avuto il secondo il piatto finale sarebbe stato leggermente più ricco nel sapore. Per lo stesso motivo ho sostituito lo zafferano con della curcuma.
Il mio risultato è stato ottimo e giusto nelle cosistenze: cremosità della base, croccantezza dei pezzettini di carote e dei grani di pepe rosso (che ho aggiunto io), morbidezza delle code di gambero appena scottate.

zuppa di verdure e gamberi
Penso sia ottima anche una alternativa dove il mixer a lame triti più grossolanamente le verdure nel liquido. Ricordate che la dose è abbondate per 4 persone.


CONSIDERAZIONI 2

Nel caso voleste provare a fare una insalata di gamberi, patate, finocchi e  porri diminuite drasticamente la parte liquida mantenendo la proporzione tra brodo e vino bianco.
Tagliate a cubettini  simili le tre verdure  e procedete alla cottura in padella seguendo i soliti tempi indicati.
Non usate il mixer ad immersione.
Procedete poi come nella ricetta principaledal punto (*) considerando la dadolata come fosse la crema.
Ora dovrò riprovare anche io.