sabato 28 giugno 2008

Strozzapreti romagnoli


strozzapreti romagnoli, inserito originariamente da fugzu.
Pur essendo questa pasta tipica romagnola in casa mia non è mai stata fatta , l'ho sempre mangiata fuori.
Quando quasi per caso mi si è presentata l'occasione del Corso "Le minestre asciutte di una volta" a Forlimpopoli, durante la Festa Artusiana alla Scuola di Cucina di CasArtusi, sapere che una delle tre paste che insegnavano era proprio questa mia ha fatto decidere all'istante di andare.

Vi scrivo la ricetta e i consigli del corso e a seguire le mie considerazioni su pasta e sulla variante del mio sugo.

STROZZAPRETI ALLA ROMAGNOLA
Marietta Corrada

INGREDIENTI
per 8 persone:

PASTA
800 gr farina 00 (Spadoni)
acqua tiepida (400 gr circa)
un pizzico di sale

SUGO
300 gr di macinato di salsiccia
30 gr piselli freschi (appena sbollentati)
olio evo
polpa pomodoro
poco vino bianco ( Trebbiano o Pagadebit, mai frizzante)

CONDIMENTO
parmigiano (metà)
pangrattato (metà)
noce moscata

PROCEDIMENTO

Impastare velocemente la farina con l'acqua tiepida e un pizzico di sale fino ad ottenere un impasto liscio, morbido, elastico ma non colloso.
Lasciarlo riposare 10 minuti poi stenderlo su una spianatoia di legno col matterello fino ad ottenere una sfoglia non sottile come quella per la pasta all'uovo ma di circa 3 mm.
Tagliare con un coltello affilato delle lunghe strisce parallele di circa 1/2 cm.
Infarinarsi le mani leggermente e prendere ciascuna striscia da una estremità e rotolarla velocemente, strofinandola tra il palmo delle mani.
Spezzare in pezzetti di circa 5 cm e poneteli su un vassoi di carta infarinato; procedere uno dopo l'altro finchè avrete finito la strisciolina.

E' una pasta veloce da fare e è consigliabile farla e cuocerla e mangiarla subito senza farla seccare. Si può comunque surgelare su vassoi e utilizzare poi come fresca.

Va cotta in abbondante acqua calda, salata, gettata quando bolle e mossa con un cucchiaio o una forchetta, quando torna a galla col bollore è praticamente cotta.

SUGO ROMAGNOLO

Rosolate il macinato di salsiccia con poco olio, sfumare leggermente col vino bianco poi aggiungere i piselli freschi che avrete appena sbollentato in acqua* e poi la polpa di pomodoro.
(*tenete da parte l'acqua dei piselli, la potrete utilizzare poi per allungare il sugo)
Aggiungete un po' di acqua, sale e pepe e cuocete a fuoco basso per circa un'ora.

CONDIMENTO

Mescolate parmigiano e pangrattato in uguale quantità, aggiungete noce moscata: usate per condire una volta che avete mantecato il sugo, poco prima di impiattare.
Questo era un accorgimento per rendere ancora più gustosa una povera pasta liscia ( il pangrattato rende "ruvidi" gli strozzapreti) e per aumentare magicamente la dose di forma (nome dialettale del parmigiano) allungandola con il pane.

°°°°
Ecco dosi e varianti del mio sugo


PASTA
4 persone

300 gr farina 00
150 gr acqua tiepida
un pizzico di sale

SUGO
1 fetta pancetta stagionata tagliata a listarelle
poco olio
10 pomodorini freschi tagliati in quarti
peperoncino

CONDIMENTO
parmigiano (metà)
pangrattato (metà)
noce moscata

PROCEDIMENTO

Ho impastato aggiungendo l'acqua un po' per volta. Ho messo gli strozzapreti su due vassoi e li ho cotti subito dopo aver fatto velocemente il sugo saltando la pancetta con poco olio e rosolando velocemente i pomodorini.
Appena la pasta è venuta a galla con il bollore ho atteso qualche minuto poi l'ho scolata e saltata velocemente con il sugo. Ho spolverato con il condimento di parmigiano/pangrattato/noce moscata e ho servito subito.

CONSIDERAZIONI

Pasta e sugo (il mio) veloce ! La consistenza delicata anche dopo al cottura mi ha colpito davvero, speciale il connubio con parmigiano e pangrattato... si sposa bene anche con un sugo veloce al pomodoro. Provate!

CONSIDERAZIONI 2
Oggi li ho rifatti nella versione "verde". Ho aggiunto un cubetto scongelato e strizzato di spinaci.
PASTA
(4 persone)
300 gr farina 00 + un pugnetto 150 gr acqua tiepida
un pizzico di sale
1 cubetto scongelato, strizzato e tritato a lama di spinaci

CONDIMENTO
burro
salvia
Buonissimi! Ricordatevi che questa pasta praticamente in cottura rimane identica a quando è cruda, quindi se vi piace abbondate. La mia dose per 4 persone è abbastanza precisa.

CONSIDERAZIONI 3

Rifatti per l'ennesima volta, sempre dosi per 4 persone, ho seguito alla lettera la ricetta (all'inizio di questo post) del Corso di CasArtusi ( della Marietta Corrada) sia per la pasta che per il sugo, dividendo tutto a metà.
Vi posso solo ripetere che sono ottimi anche così !

CONSIDERAZIONI 4

Rifatti ancora, ci piacciono proprio.
Sono arrivata alle dosi perfette per 4 persone: 400 gr farina Spadoni 00 speciale per pasta all'uovo e 250 gr acqua tiepida con un pizzico di sale.
Questa volta li ho conditi con un sughetto di mia invenzione.

INGREDIENTI

4-5 fette di salame
qualche fungo secco
1/3 bicchiere di vinsanto
1 scalogno
olio extravergine di oliva
450 gr di passato di pomodoro
poca acqua
pangrattato (metà)
parmigiano grattugiato
(metà)
noce moscata

PROCEDIMENTO

Ho soffritto a fiamma viva, in poco olio lo scalogno e le fettine di salame tagliati a striscioline.
Ho aggiunto i funghi secchi precedentemente ammollati nel Vin Santo e tagliuzzati con le forbici, sfumando velocemente.
Appena evaporato il vino ho aggiunto 450 gr circa di passata di pomodoro, allungandola con poca acqua. Dopo aver assaggiato ho salato (poco), ho abbassato la fiamma e mescolato lasciando sobbollire pianissimo per 20 minuti.
Una volta scolato gli strozzapreti li ho saltati velocemente nel sugo condendoli con un misto di parmigiano grattugiato e pangrattato aromatizzato con un po' di noce moscata.

foto dal sito di CasArtusi


venerdì 27 giugno 2008

ARTUSI & Forlimpopoli

foto dal sito http://www.pellegrinoartusi.it

Quando mi sposai 17 anni fa la mia amica del cuore, la testimone di Nozze mi regalò una edizione del libro dell'Artusi "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene"... forse lei aveva visto più lontano di quello che vedevo io in quel momento.

Da sempre mi piace provare cercare, fare cose con le mani, nel campi più svariati, non solo in cucina.. ma dato che provengo da una casa dove si mangia bene ho sempre fatto il minimo .. ma guardato e osservato molto. All'inizio facevo solo qualche dolce e aiutavo il minimo nelle altre preparazioni anche perchè non mi veniva chiesto.

Qualche anno fa grazie anche al corso di panificazione è scattata una "marcia in più" e la mia voglia e ricerca nel fare e provare in cucina è aumentata esponenzialmente. Mi sono messa a leggere provare, cercare tra vecchie e nuove fonti e ho riscoperto l'Artusi... anche lui un romagnolo toscanizzato come me altri tempi i suoi e situazioni diverse ma secondo me un grande per il fatto che si è lanciato in qualcosa di "strano" per i suoi tempi: ha reso vive parte delle tradizioni e porzioni delle vite di gente comune.. arricchendo il futuro di molti di noi, dandogli spessore attraverso le piccole cose quotidiane.

E' questo spirito che si respira a pieni polmoni da qualche anno a Forlimpopoli durante la SETTIMANA ARTUSIANA, l'ultima settimana di giugno.

Le strade si animano di banchetti di ogni tipo, sbucano ristoranti, osterie e tavoli apparecchiati davanti ogni portone, voci, sorrisi, profumi e sapori nel caldo afoso fino a notte fonda... una intera settimana dedicata alla cucina casalinga nel senso stretto della parola, quella che ogni "Marietta" preparava/prepara ogni giorno con i prodotti stagionali della ricca (un tempo era una ricchezza data soprattutto dall'inventiva nel trovare il buono e l'abbondanza anche nella scarsità) terra romagnola.

Lo spirito d'inventiva e l'innata ospitalità e la piccola dimensione di questo Comune ha dato vita a qualche cosa di unico che attira gente da tutto il mondo alla Casa di Artusi, un edifico da poco ristrutturato in cui si tengono Corsi di cucina di ogni tipo, sia durante questa speciale settimana di fine giugno che durante l'anno, di valore unico è anche la Biblioteca e il Ristorante.

Beh che dirvi, dovete andarci, fate se mai prima una telefonata prima per orari e corsi e andate anche sul sito internet CasArtusi.

Io sono andata due volte, un mese fa un mercoledì mattina piovoso e sono capitata nell'unico giorno grigio, piovoso e di chiusura della CasArtusi. Una vera delusione, il paesino sembrava in bianco e nero fermo nel passato del primo dopoguerra...

ma non mi sono arresa...

una settimana fa ho scoperto dei Corsi e mi sono iscritta on line a uno sulle paste fresche romagnole: strozzapreti, tagliatelle e pasta al forno.

Ieri sera sono andata alla Festa Artusiana e sono stata rapita dal cambiamento e dalla passione che trascina paese e paesani nel valorizzare la cultura culinaria familiare romagnola e i suoi prodotti tipici ...

A breve rifarò le tre ricette del Corso e vi racconterò ancora di più.

mercoledì 25 giugno 2008

Gazpacho andaluso


gazpacho andaluso, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta è una delle tante varianti del Gazpacho, tipica zuppa spagnola: proviene dall'enciclopedia Cucinare Meglio, Volume Minestre e Zuppe, Arnoldo Mondadori Editore.

Premetto che il colore ideale è un rosso acceso ma nonostante essermi procurata dei buoni pomodori rossi il mio risultato pur essendo ottimo nel sapore è stato di un colore inadeguato.

°°°

INGREDIENTI
(per 4 persone)

500 gr pomodori pelati e privato dei semi
1 cipolla media rossa
1 piccolo cetriolo sbucciato e privato dei semi
1 peperone rosso privato dei semi e della pelle attraverso grigliatura al forno
2 dl olio evo
150 gr mollica di pane
2 spicchi di aglio
1 pizzico paprika
1 pizzico cumino in polvere
sale
pepe
1- 2 cucchiai da tavola di aceto
acqua gelata da aggiungere un po' subito poi al momento per diluire la zuppa a piacere (nella ricetta indicavano 1,5 l ma io ne ho messo meno).

GUARNIZIONI
le varianti sono molte:
uovo sodo tritato
cetrioli tritati
peperoni tritati
pomodori tritati (senza semi e pelle)
cipolline fresche tagliate finemente
basilico
peperoncini
sedano a fettine
cetriolini sottaceto
pane a dadini

Il modo tradizionale prevede di pestare nel mortaio l'aglio con la mollica di pane poi aggiungere tutti gli altri ingredienti pestandoli fino a raggiungere una consistenza omogenea e di servire la zuppa dopo che è stata almeno due ore in frigorifero allungandola a piacere con acqua ghiacciata accompagnata dalle guarnizioni disposte su piattini diversi.
Io ho seguito una procedura molto più veloce.
Ho tolto la parte verde centrale di ciascun pomodoro e ho fatto un taglio leggero a croce sulla parte posteriore poi ho scottato pochi minuti i pomodori interi in acqua a bollore. In questo modo la pelle si è tolta in un attimo.
Nel frattempo ho tagliato a pezzi e tolto i semi e la parte bianca al peperone e l'ho grigliato in forno in modo da poter facilmente togliere la buccia grattandolo con un coltello, poi.

Ho poi inserito tutti gli ingredienti, escluso l'acqua, in un ampio mixer e ho frullato finchè non ho ottenuto una crema densa e uniforme. Ho aggiunto poca acqua e messo in frigorifero.

Solo poco prima di servire ho aggiunto altra acqua fredda finchè ho raggiunto la consistenza che desideravo.

Davvero ottimo! Dovrò rifarlo non appena trovo dei pomodori più seri!

°°°

Ecco anche gli ingredienti per la versione base del GAZPACHO
(ricetta proveniente dalla stessa fonte)

per 4 persone

1 spicchio di aglio
2- 3 cucchiai da tavola di olio evo
5 pomodori spellati, privati dei semi e tagliati
1 cipolla affettata
1/2 cucchiaino di sale
1 pizzico di pepe
1 pizzico di paprika
5 cucchiai da tavola di aceto
2,5 dl di acqua fredda
200 gr cetriolo sbucciato, privato dei semi e tritato
4 fette di pane
cubetti di ghiaccio o altra acqua fredda se necessari.

In questo caso le verdure sono solo tagliate a piccoli pezzi e la partenza è sempre l'aglio schiacciato con la mollica di pane.

martedì 24 giugno 2008

Crema di peperoni


salsa al peperone, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta proviene dal Blog di Giovanna e Lisa Lost in Kitchen: io e i mie due figli adoriamo il peperone mentre mio marito non lo digerisce.. quindi ne ho fatto una mezza dose usando solo un peperone verde/giallo...

il risultato è stato ottimo quindi a breve la rifarò con la dose e i colori esatti di peperoni... c'è sempre la scusa di provarla come sugo per la pasta dato che questa microdose ce la siamo litigata a cucchiaini...

Riporto dal Blog di Lisa e Giovanna le esatte indicazioni e dosi:

INGREDIENTI:

300 gr peperoni rossi (1 )
150 gr peperoni verdi (1/2)
2 spicchi d'aglio
40 gr nocciole tostate
2 cucchiai di aceto rosso
50 gr pangrattato
sale
pepe
olio (4 cucchiai rasi)
prezzemolo tritato

Tagliare a metà 300 g di peperoni rossi e 150 di verdi e disporli su una placca da forno, quindi passarli sotto il grill finché la pelle si abbrustolisce. Spellarli. Nel mixer riunire i peperoni, 2 spicchi d’aglio, 40 g di nocciole tostate, 2 cucchiai di aceto rosso, 50 g di pangrattato, sale, pepe e frullare versando a filo olio finché la crema non è densa e omogenea. Completare con prezzemolo tritato.

Ho decorato con della citronella

Che bontà! Colori e sapori sono diversi dall'originale dato che a secondo del colore il peperone ha gusti leggermente differenti ma vi posso assicurare che il mix di sapori è davvero unico e vincente!

Grazie Giovanna!

°°°

Oggi l'ho rifatta, dose intera e con i peperoni del giusto colore.

Ho seguito alla lettera le indicazioni e alla fine ne ho usata circa la metà, allungata appena con un po' di acqua di cottura, per condire dei maccheroncini.

Buonissima anche così. Provatela! Da dipendenza!

lunedì 16 giugno 2008

Biscotti al burro croccanti


biscotti veloci, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta proviene dal libro "Il libro d'oro dei biscotti" Ed. Mondadori.
Ieri nel tardo pomeriggio mi sono accorta di aver esaurito completamente le scorte di biscotti.. non avevo voglia di ricette elaborate ma in casa non possiamo stare senza biscotti.
Sfogliando il libro ho trovato questi biscotti, veloci da impastare e velocissimi da cuocere... la dose è piccola.. quindi è veloce anche il consumo... ce ne sono ancora solo 4!

Mi è piaciuto molto , oltre al sapore semplice, il colore giallo acceso e la friabilità.

INGREDIENTI:
(32 biscotti)

1 tuorlo
2 cucchiai latte
100 gr burro
180 gr farina
70 gr zucchero
sale un pizzico

Lavorare il tuorlo in una ciotola con il latte fino a renderlo schiumoso poi aggiugere il pizzico di sale.
In una terrina aiutandosi con un cucchiaio di legno , mescolare il burro con la farina e lo zucchero, poi incorporare il composto tuorlo/latte/sale.
Otterrete una pasta solida e omogenea che avvolta in carta trasparente lascerete riposare circa 30 minuti in frigo.

Scaldate il forno ventilato a 190°C oppure statico a 200°C.
Stendete con l'aiuto di poca farina l'impasto fino a raggiungere uno spessore di circa 3 mm e tagliate i biscotti nelle forme che preferite.
Trasferite i biscotti su 2 teglie foderate di carta forno e cuocete ciascuna per 5- 8 minuti finchè saranno appena dorati (con forno ventilato a 190°C per 6 minuti).


Sfornati fate raffreddare su una griglia.

domenica 15 giugno 2008

Tarte al limone di ADRIANO


tarte al limone di ADRIANO, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta di Adriano è ormai una delle nostre preferite: la prima volta l'ho trovata su Amici in Cucina, le indicazioni dettagliate provengono da suoi interventi lì, sul suo Blog Profumo di Lievito, potrete trovare altre info e foto.. vi posso dire è unica, da provare!

Io la servo con piccoli decori di panna (poco zuccherata) appena montata.

INGREDIENTI:

400gr pasta frolla*

180gr uova intere (ca. 3 grandi)
125gr zucchero
100gr panna fresca
50gr succo di limone
zeste di un limone
un pizzico di sale

Rivestiamo con la frolla uno stampo da 28cm, rinforziamo il bordo e cuociamo in bianco (160 - 170°) per 20 minuti (i primi 10 con carta forno e riso).

Nel frattempo sbattere, senza montare, le uova con lo zucchero (polverizzato nel macinacaffè con le zeste del limone), aggiungere il succo di limone , il sale ed infine la panna.

Battere leggermente il recipiente per eliminare eventuali bolle d'aria, versare nel guscio e rimettere nel forno. Diminuire la temperatura a 120° e cuocere fino a che non rapprende leggermente (circa 30 minuti).

E' importante non superare il punto di cottura, se scuotendo lo stampo la crema non scorre, è pronta, dovrà avere una consistenza più morbida di una creme brulée.

*FROLLA DI ADRIANO

Ciò che cerchiamo nei lievitati, in questa preparazione ci è nemico: il glutine. Questo si forma miscelando alcune proteine presenti nella farina con l’acqua e sottoponendo la miscela ad energia meccanica. Nella frolla la farina è ingrediente principale e l’acqua è presente nel burro e nelle uova.

L’ideale sarebbe utilizzare una farina debole 0 (W 120). Debole perché contiene poco glutine, 0 un po’ per la grana più grossa, ma principalmente perché ha un maggiore contenuto di crusca che, data l’alta capacità di assorbimento, sottrae acqua al glutine limitandone la formazione.

Attenzione, però, le farine 0 presenti nei supermercati sono concepite per l’utilizzo con i lieviti, quindi piuttosto forti e per nulla adatte alla frolla. Se non riusciamo a reperire una farina ad impiego professionale specifica per questo utilizzo (si chiama comunemente farina 0 biscotto), utilizziamo una 00 normale, facendo attenzione che non abbia un contenuto di proteine superiore al 9% (è riportato al lato della confezione). Possiamo ulteriormente indebolirla miscelandola con un 10% di fecola di patate e sfruttando l’acido citrico presente nel succo di limone, che inibisce la formazione del glutine.

Per limitare la quantità di acqua potremmo utilizzare i soli tuorli, ma otterremmo una frolla poco docile al mattarello e che tende a lacerarsi. Gli albumi, anche se ricchi di acqua, forniscono una buona plasticità e rendono la frolla duttile e facile da stendere e maneggiare.

Lo zucchero semolato si scioglie con difficoltà in ambiente grasso, per cui è consigliabile utilizzare quello a velo. Tra l’altro, questo cattura più facilmente l’acqua rubandola al glutine. Per lo stesso motivo il sale va sciolto in poca acqua o succo di limone.

L’utilizzo di poco lievito istantaneo (o ammoniaca se la cottura è in bianco) non pregiudica il sapore ed aumenta l’alveolatura migliorando la friabilità.

INGREDIENTI:

1000 gr farina 0 biscotto (in alternativa 900gr 00 e 100gr fecola di patate),
500 gr burro appena morbido,
250 gr (si può arrivare fino a 500) zucchero a velo (200 se utilizziamo il miele),
200 gr uova intere (oppure 150gr uova e 50gr di miele d’acacia se vogliamo una frolla morbida),
5 gr di sale sciolto in 20gr di succo di limone,
6gr di lievito istantaneo (se utilizziamo farina normale),
zeste grattugiate di un limone,
1 cucchiaino di essenza di vaniglia.

La prima operazione da fare è la sabbiatura della farina con il burro. Con questa operazione ogni granello di farina viene a contatto con il burro, questo unge le proteine del glutine rallentandone la coesione e quindi la formazione. In planetaria si mescolano , con la foglia, la farina ed il burro morbido a pezzetti, partendo da vel. 1 e portandola lentamente a 4, fino a che non otterremo un composto sabbioso. Facciamo un cratere ed aggiungiamo gli altri ingredienti, riavviamo la macchina a bassa velocità e portiamola, lentamente, fino a 3. Non appena la pasta si forma ci fermiamo, rovesciamo sulla spianatoia e dividiamo in 5 parti che possiamo appiattire e congelare. Ognuna di queste sarà sufficiente per uno stampo da 26cm. Dopo lo scongelamento battiamo con un mattarello, dopo di ciò la pasta si stenderà docilmente senza strapparsi.
A mano conviene utilizzare un lungo coltello oppure una spatola larga. Metteremo il burro a pezzetti sulla farina e procederemo come per un battuto, senza mai toccare con le mani. Quando avremo ottenuto un composto sabbioso, facciamo il cratere, mettiamo al centro gli ingredienti rimanenti, amalgamiamo con una forchetta e successivamente spatoliamo, senza toccare con le mani. Quando il composto sarà omogeneo, diamo una rapida e delicata impastata con le mani e procediamo come sopra.

Gli albumi contengono acqua e tendono a fare sviluppare il glutine, oltre ad alcune proteine che legano..
Il limone e il lievito quando è cotta non influiscono sul sapore ne coprono il sapore del burro, ma sulla friabilità.

Solitamente quando faccio la frolla ne impasto sempre di più poi surgelo in panetto o già nello stampo da crostata quella in eccesso.

Non avevo mangiato prima qualcosa del genere... friabile, leggera, i sapori rimangono in bocca a lungo senza essere violenti ( io avevo paura che il limone fosse troppo prevalente e per quello avevo usato al dose massima di zucchero nella frolla)

... è come il profumo di una rosa.. sai che è buono ma non riesci a codificarlo del tutto.. ma lo vuoi sentire ancora..

Grazie Adriano!

sabato 14 giugno 2008

Rotolo dolce


rotolo dolce, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta nasce da quella sul Blog di Tulip a base di castagne..
da lì ho vagato e mi sono persa e ho trovato spunto per la mia ricetta farcita con ganache di cioccolato spolverata di granella di nocciole e aromatizzata di mandorle.. decorata con glassa al limone.

Trascrivo parte della ricetta di Tulip perchè penso sia perfetta e chiara, se volete leggere e fare la sua ricetta completa andate sul suo Blog: Conservare in Frigo

INGREDIENTI:

per la base
4 uova
100 gr zucchero
100 gr farina
25 gr miele
la scorza grattugiata di 1 limone
zucchero a velo

per la ganache (farcitura)
400 gr cioccolato fondete al 50%
250 gr panna fresca
30 gr burro

per la glassa
120 gr zucchero a velo
1 cucchiaio di succo di limone
2 cucchiai acqua

poi
aroma di mandorle per aromatizzare il biscotto
60 gr granella di nocciole per la farcia

PROCEDIMENTO

Accendere il forno a 200°.

Versare in una terrina capiente le le uova intere con lo zucchero, il miele e la scorza grattugiata del limone, quindi montare a lungo (fino 8-10 minuti).

Quando il composto sarà diventato praticamente una nuvola bianca aggiungere delicatamente la farina (passandola per un setaccio), ed amalgamarla con una spatola con movimenti dall'alto verso il basso cercando di evitare di smontare il composto.

Quindi rivestire una teglia da forno con carta forno (io l'ho bagnata e strizzata), io mi aiuto praticando anche dei taglietti agli angoli in modo che il foglio si pieghi senza fare grinze, oppure si può bagnare e strizzare facendolo diventare perfettamente malleabile.

Versare il composto nella teglia e mettere in forno per circa 6 minuti.

Nel frattempo preparare un canovaccio pulito, inumidirlo, metterlo su un piano e spolverizzarlo con abbondante zucchero a velo.

Passati i 6 minuti tirate fuori la teglia dal forno e capovolgetela ancora calda sul canovaccio, quindi togliete delicatamente la carta forno (spostando vi via la carta con la lama di un coltello) ed aiutandovi con il panno arrotolate il biscotto su se stesso, sul lato lungo.

Lasciate raffreddare e nel frattempo preparate la ganache o l'eventuale farcitura.

Io ho sciolto in un paio di volte la cioccolata con il burro a microonde, mescolando via via. Poi poco alla volta ho aggiunto la panna aiutandomi con una spatola morbida. Ho lasciato raffreddare il tutto poi ho montato con una frusta.

Ho poi spalmato la ganache nell'interno del base, spolverando poi con abbondante granella di nocciole, ho riarrotolato con delicatezza e messo in frigorifero.

Ho preparato la glassa mettendo in un pentolino lo zucchero a velo con il cucchiaio di succo di limone e i 2 cucchiai d'acqua.
Ho ottenuto un composto denso che ho scaldato solo leggermente e ho fatto gocciolare su rotolo ormai freddo.

Ho lasciato in frigorifero fino a un paio d'ore prima di mangiarlo.

Buono buono buono.. da veri golosi... la delicatezza e leggerezza del biscotto è unica e la combinazione del ripieno e della decorazione di mia invenzione mi è piaciuta davvero.. ora ho già due nuove richieste: farcita con panna montata e frutta fresca e con marmellata e scaglie di mandorle con decoro al cioccolato, naturalmente.

Grazie nuovamente, Tulip!

CONSIDERAZIONI

Oggi l'ho rifatto, ho seguito alla lettera le istruzioni per la base ma l'ho farcito con panna montata fresca e 3 cucchiai di marmellata casalinga di ciliegie (frullata).

Ho coperto poi il rotolo sciogliendo cioccolato fondente e burro.

Ecco le dosi esatte:

INGREDIENTI:

per la base
4 uova
100 gr zucchero
100 gr farina
25 gr miele
la scorza grattugiata di 1 limone

per la farcitura
250 gr panna fresca
3 cucchiai abbondanti marmellata di ciliegia frullata

per la copertura
400 gr cioccolato fondete al 60%
30 gr burro

venerdì 13 giugno 2008

Sorbetto al melone


sorbetto al melone, inserito originariamente da fugzu.

Ecco il terzo sorbetto, ricetta sempre tratta dal ricettario del Gelataio Simac.

INGREDIENTI:
300 gr polpa melone
1 limone ( succo)
1 albume
150 gr zucchero
Gin: mezzo bicchiere ( io non l'ho metto)

Sorbetto alla pesca a polpa bianca


sorbetto alla pesca a polpa bianca, inserito originariamente da fugzu.

Ecco un altro sorbetto la cui ricetta è tratta dal libretto del Gelataio Simac.

INGREDIENTI:

500 gr polpa pesca
150 gr zucchero
1 limone (succo)

qualche amaretto sbriciolato (a piacere dopo)

CONSIDERAZIONI

Oggi l'ho rifatto ma utilizzando pesce a polpa gialla e decorando con scaglie di cioccolato fondente al 50%, tagliandole finemente con un coltello ben affilato e ponendole sul fondo e in cima a ciascun bicchierino. Mio marito ha voluto gustare il sorbetto solo, al naturale.

Sempre buonissimo e delicato.

CONSIDERAZIONI 2

Qualche giorno fa ho utilizzato la vecchia gelatiera Simac per fare un piccolo sorbetto di pesche utilizzando solo la ricetta/proporzione già pubblicata qui sul mio Blog e null'altro.
Beh il risultato è stato sublime.

Sorbetto di anguria


sorbetto di anguria, inserito originariamente da fugzu.

Questa ricetta parte dalla base tratta dal ricettario del mio Gelataio Simac... poi ho preso spunto il mitico gelo di mellone decorando con scaglie di cioccolato e pistacchi..
Davvero buono ma indispensabile è avere la macchina per i gelati.

Ingredienti:

500 gr polpa e succo di anguria
150 gr zucchero
1 limone ( il succo)
1 goccio di vaniglia
70 gr di cioccolato fondente in scaglie
pistacchi tritati grossolanamente
30 gr albume ( albume di 1 uovo)
1/2 bicchierino di maraschino

Pani CASERECCIO o semintegrale


Pani semintegrale, inserito originariamente da fugzu.

Ecco un'altra ricetta del corso di panificazione di Piero Capecchi di Pistoia.

PANE CASERECCIO o semintegrale


BIGA 15 ore
210 gr farina forte
90/100 gr acqua
2 gr lievito

IMPASTO
BIGA
1,200 farina 0
300 gr farina integrale
25/30 gr lievito
900 gr acqua

Impastato 15 min
30 min prima lievitazione poi diviso in
4 pani lunghi
2 teglie da forno
lasciato lievitare altri 90 min
forno ventilato
SENZA VAPORE
210 °C
cottura 45 min
mettere la seconda teglia a lievitare in luogo fresco fin dall’inizio , mentre coprire con telo plastificato la prima che si infornerà
DECORO con spolvero e/o tagli, a fine lievitazione, prima di infornare

Pane TOSCANO


Pane TOSCANO, inserito originariamente da fugzu.

dal corso di Piero Capecchi di Pistoia

INGREDIENTI per 2 pani grandi o 4 filoni

BIGA di 18 ore
200 gr farina forte
100 gr acqua
2 gr lievito di birra

IMPASTO
1,5 kg di farina media
15 gr germe di grano
15 gr crusca tostata
30 gr fior madre
30 gr lievito
900 gr acqua
300 gr BIGA

lasciare lievitare coperto per mezz’ora poi dividere in due pani tondi e schiacciati
poneteli ciascuno su una teglia foderata di carta forno
lasciare lievitare almeno 1,30h coperti da un nylon.
Infornare a forno caldo ventilato a 220°C per 45 minuti/1 h
cuocere i primi 15 min con teglia di acqua calda sopra poi togliere.

Mettere la seconda teglia a lievitare in luogo fresco fin dall’inizio (dovrà aspettare un'ora in più rispetto alla prima infornata), coprite entrambe con telo plastificato.
DECORO con spolvero di segale o farina o semola e/o tagli, a fine lievitazione, prima di infornare.

Appena sfornato mettere il pane verticale a raffreddare.

Crosta rossastra e spessa, dura, croccante, mollica ben alveolata e asciutta, leggera.

°°°

SECONDA VARIANTE:
alla BIGA si sostituisce un POOLISH e nell'impasto conclusivo si toglie un po' d'acqua.

ecco così :

PANE TOSCANO 1 BIS

con POOLISH e aggiunta nel secondo impasto di Fior madre che non è altro che altra biga in polvere

POOLISH di 18 ore
200 gr farina forte
400 gr acqua
2 gr lievito di birra

IMPASTO
1,5 kg di farina media
15 gr germe di grano
15 gr crusca tostata
30 gr fior madre
30 gr lievito
800 gr acqua
POOLISH

°°°°°°°°°°°

TERZA VARIANTE:
PANE TOSCANO multilievitato

BIGA di 18 ore
200 gr farina forte
100 gr acqua
2 gr lievito di birra

POOLISH di 18 ore
200 gr farina forte
200 gr acqua
2 gr lievito di birra

IMPASTO
1,5 kg di farina media
15 gr germe di grano
15 gr crusca tostata
26 gr fior madre (non ne avevo 30)
30 gr lievito
800 gr acqua
BIGA
POOLISH

lasciare lievitare coperto per mezz’ora poi dividere in TRE pani tondi ( ho provato a il folding come visto dal filmato sul forum e il risultato è stato che i pani sono riusciti a reggere il secondo 3 ore di lievitazione , il terzo 4 ore di lievitazione)

poneteli ciascuno su una teglia foderata di carta forno appena infarinata con la parte ripiegata verso l'alto, dopo mezz'ora girate i pani

lasciare lievitare almeno 1,30h poi spolverare con farina ( io uso un colino) e tagliare a scacchiera con lametta poco prima di infornare

infornare a forno caldo ventilato a
210°C per 1 h
cuocere i primi 15 min con teglia di acqua calda sopra poi togliere
Ho fatto tre infornate singole quindi ho messo i l primo pane in cucina dentro la scatola di plastica chiusa mentre gli altri due coperti dal nylon nella stanza più fredda di casa.


Sono ottimi e praticamente si sono mantenuti finchè ci siamo stancati noi...

Il fornaio che mi ha fatto il corso sostiene che il pane più buono nasce dall'insieme di tante lievitazioni. In questo caso ci sono:
biga
poolish
lievito di birra
e fiormadre

CONSIDERAZIONI

Oggi ho rifatto questo pane usando una Biga leggermente maggiorata. Ho cioè impastato 14 ore prima 300 gr di farina forte con 150 gr di acqua a temperatura ambiente aggiungendo 3 gr di lievito di birra.

La mattina ho impastato tutti gli ingredienti (per 15 minuti) e dopo 25 minuti di riposo ho formato 4 filoni che ho disposto su due teglie foderate di carta forno.

Li ho coperti con un foglio di nylon e li ho lasciati lievitare ancora un'ora e mezzo.

Terminata la quale li ho spolverati con semplice farina 0 e ho fatto tre tagli ciascuno con la lametta.

Ho infornato a forno ventilato a 220°C per 55 minuti, tutte e due le teglie insieme.

Dopo circa 20 minuti ho abbassato a 210°C e scambiato di posizione, girandole, le due teglie.

I 4 pani sono venuti stupendi!

INGREDIENTI

Biga di 14 ore con:
300 gr farina forte
150 gr acqua
3 gr lievito di birra

IMPASTO
1,5 kg di farina media
15 gr germe di grano
15 gr crusca tostata
30 gr fior madre
30 gr lievito
900 gr acqua
BIGA

martedì 10 giugno 2008

Panini da hamburger e hot-dog


panini da hamburger e hot-dog, inserito originariamente da fugzu.
Questa ricetta proviene da un libro allegato al numero di Marzo 2008 di Sale & Pepe: "Pane fatto in casa".
E' la prima ricetta che provo quindi è un test sul pane e sul libro che in realtà non è altro che la traduzione dell'inglese "Bread, from ciabatta to rye"

INGREDIENTI
(18 panini)

650 gr farina bianca non trattata per pane (ho usato farina 0 di media forza)
1 cucchiaio sale (12 gr)
2 cucchiaini zucchero di canna (10 gr)
50 gr burro a cubetti (temperatura ambiente)
15 gr lievito birra fresco (oppure 7 gr lievito in polvere)
400 ml di latte tiepido (temperatura ambiente)
1 uovo grande sbattuto

Per spennellare e decorare:

semi di sesamo
latte
sale un pizzico

3 teglie foderate di carta forno

cottura
230°C ventilato per 5 minuti poi
210 C ventilato per altri 7 minuti (dai 5 ai 10 minuti)

Impastare la farina il lievito e il latte con l'uovo, poi aggiungere lo zucchero, poi il sale e per ultimo il burro.
Lavorare circa 10 minuti finchè sarà morbida omogenea e molto elastica. Se mai aggiungere un po' di farina in più: io ho trovato l'impasto quasi troppo morbido ma ho proseguito per capire esattamente le dosi e le consistenze della ricetta di partenza.

Ho lasciato lievitare chiuso in una scatola ermetica di plastica, dentro al forno spento per un'ora poi ho messo l'impasto su un piano in legno spolverato di farina. (circa 1,180 kg)

Ho appiattito leggermente la pasta e l'ho porzionata in due misure: 66 gr ( ne avrei ottenuti 18 pezzi come da ricetta) e da 100 gr.
Ho così formato 6 pezzi + 6 pezzi da 66 gr per due teglie e 4 pezzi da 100 gr per una teglia.

Una volta formate le palline o i cilindri li ho schiacciati allargandoli leggermente.
Ho coperto con un foglio di nylon e lasciato lievitare altri 45 minuti.

Ho portato il forno ventilato a 230°C e prima di infornare ho spennellato con lette a cui avevo aggiunto un pizzico di sale e ho cosparso con semi di sesamo.

Ho fatto tre infornate singole.

I panini hanno tutti cotto prima 5 minuti a 230°C ventilato poi 7 minuti a 210 ventilato.

Appena sfornati li ho spennellati con latte e sale e li ho messi a raffreddare su una griglia coprendoli con un canovaccio asciutto (nella dicevano per renderli morbidi, solo di metterli a raffreddare su una griglia coprendoli con un canovaccio asciutto).

Sono cresciuti molto, davvero delicati nel sapore e di una consistenza e leggerezza unici. Sottile e colorata la crosta.

Oggi ho scongelato i panini: ecco altre considerazioni.
Il pane ha retto molto bene la surgelazione e scongelandolo a temperatura ambiente sembra fresco, non ci sono deteriorazioni della leggerezza, della crostina o della parte interna.

Come al solito ho passato al tritacarne un pezzo di magro di vitello irlandese, poi ho pesato porzioni da 100 gr e ho formato gli hamburgers premendo la carne in un ramaiolo da cucina. In questo modo gli hamburger ottenuti hanno la caratteristica forma tonda e uniforme. Poi li ho lasciati su un piatto scoperto per almeno 30 minuti in frigorifero in modo che asciugandosi leggermente si compattano.

Lì ho cotti con poco olio in padella antiaderente a fiamma alta. Li ho girati una volta sola e salati solo a fine cottura.

Per la farcitura.. vi dico solo il mio preferito: Maionese, foglia di lattuga, pomodoro, cipolla rossa, hamburger, sottiletta e ketchup.. 10 secondi a microonde e ... via con l'abbuffata!.

Considerazioni sul pane: mi ha stupito la leggerezza combinata al fatto che inzuppandosi di sughi e liquidi ha retto nella consistenza e non si è sfaldato come la maggior parte dei pani che si comperano per gli hamburger.

Il sapore... beh quello... quello.. dovete assaggiarli!

lunedì 9 giugno 2008

Pomodorini (quasi grigliati)


Questa è una invenzione davvero simpatica e veloce.
E' davvero importante che i pomodorini siano saporiti e di ottima qualità. Il massimo sarebbe avere anche origano fresco...

INGREDIENTI:
pomodorini tondi piccoli molto saporiti e freschi
origano
sale
poco olio

Lavare e tagliare, con un coltello ben affilato, a metà i pomodorini, disponendoli ma mano su un vassoio con il taglio verso l'alto. Spolverare con origano e salare leggermente.
(Se avete un po' di tempo lasciateli così ad insaporire)

Scaldare molto bene a fiamma viva/alta, una grande padella antiaderente, con poco olio extravergine di oliva.
Molto velocemente mettere uno ad uno tutti i mezzi pomodorini nella padella, posizionandoli con il taglio a contatto con la padella.

Appena li avrete posizionati tutti, ( la fiamma sarà sempre alta) iniziate a rigirali partendo dai primi che avevate messo.

Aspettate qualche attimo e spegnete.

Trasferite tutti i pomodorini in un ampio piatto da portata e servite subito.
Ottimo antipasto o contorno !

domenica 8 giugno 2008

Clafoutis di ciliegie


clafoutis di ciliegie, inserito originariamente da fugzu
A me non piace molto la frutta e ancor meno quella cotta... qualche giorno fa mio padre mi ha portato molte ciliegie così ho cercato qualche ricetta per consumarne un po' e questa mi ha attirato per gli ingredienti e il nome strano.

Ho poi scoperto, attraverso l'amico Chef JMC, che questa non è la vera clafoutis che, come scrive Mm. Saint-Ange andrebbe fatta con 3 uova, 3 cucchiai di farina, 6 cucchiai di zucchero, 1 pizzico di sale, 3/4 di litro di latte e 1 kg di ciliegie con nocciolo. Cotta in stampo rettangolare e consumata tiepida, spolverata di zucchero semolato. Era un dolce rustico contadino.

Questa ricetta è tratta dal numero di giugno 2005 della Cucina Italiana.

INGREDIENTI:

3 uova
100 gr zucchero semolato
45 gr farina 00 (setacciata)
180 gr latte
1 stecca di vaniglia
500 gr ciliegie
burro ( per lo stampo)
zucchero a velo da spolverare quando tiepido.

Ho imburrato uno stampo in ceramica, basso. Ho poi snocciolato le ciliegie e le ho tagliate a metà, disponendole col taglio verso l'alto dentro la pirofila.
Ho scaldato il latte col baccello di vaniglia aperto .
Ho mescolato le uova con lo zucchero e la farina setacciata, aggiungendo anche il pizzico di sale.
Ho poi versato il latte filtrato con un colino e ho mescolato con una frusta.

Ho versato il composto delicatamente sulle ciliegie e ho infornato a forno ventilato a 180°C per 40 minuti.

Il dolce, in cottura, si è gonfiato leggermente e ha acquistato un bel colore brunito.

L'abbiamo mangiato tiepido spolverato con zucchero a velo. Davvero buono...una vera sorpresa un misto di sapore di creme caramel, zucchero caramellato e dolci ciliegie asciutte e non mollicce.

Gnocchetti al pesto


gnocchetti al pesto, inserito originariamente da fugzu.

La ricetta di questa pasta arriva dal ricettario in dotazione all'accessorio per gnocchetti ( 3 tipi) della macchina per pasta Imperia.

INGREDIENTI
(4 persone)

3 uova
300 gr farina 00

Impastare e formare dei lunghi e sottili "grissini" di pasta che poi passere in una delle 3 trafile.
Cuocete in acqua salata e condite a piacere.


Oggi li ho conditi con il Pesto.

°°°

Un altro ottimo sugo è quello con zucchine e pecorino.

INGREDIENTI

zucchine
2 spicchi d'aglio
olio extravergine di oliva
pecorino stagionato grattugiato al momento e spolverato poco prima di servire
qualche foglia di basilico

per la variante "ricca" qualche fettina di pancetta toscana stagionata

Saltate a fuoco vivo in una padella di alluminio in poco olio l'aglio tagliato a metà e privato di eventuali germogli e la pancetta tagliata a listarelle. Aggiungere le zucchine tagliate a fettine sottili e abbrustolirle velocemente a fiamma viva.

Salate solo se non mettete la pancetta.

Cuocere la pasta e saltarla col sugo aggiungendo il pecorino grattugiato e le foglie di basilico.

Una variante molto buona è quella di pasare al mixer 3/4 del sugo pronto e aggiugere un mestolo di acqua di cottura poi saltare la pasta con la crema ottenuta e 1/4 di sugo tenuto da parte aggiugendo sempre a fine il basilico e il pecorino grattugiato.

Pesto


pesto, inserito originariamente da fugzu.

Il fascino del profumo e del colore verde...

INGREDIENTI
(8 persone)

basilico fresco (4 mazzetti)
1 bicchiere di olio extravergine di oliva
100 gr pecorino stagionato grattugiato
100 gr parmigiano grattugiato
50 gr pinoli
2 spicchi d'aglio
sale grosso ( qualche grano)

(1 spicchio di aglio ogni 30 foglie di basilico)

Allungare, prima di usare, con due mestolini di acqua di cottura della pasta.

Il Pesto in quanto tale dovrebbe essere fatto con mortaio di marmo e pestello in modo da risultare non troppo uniforme e in modo che il basilico sprigioni colori e sapori... confesso che il mortaio è una delle "caccavelle" che ancora mi mancano e che io lo faccio col mixer ad immersione... mi scuso con i puristi ma vi assicuro che con queste dosi è davvero buono.

Ecco anche il link alle pagine del tradizionale pesto alla genovese.

sabato 7 giugno 2008

Ciliegie brinate


ciliegie brinate, inserito originariamente da fugzu.

...ogni tanto è bello giocare e basta!

Ieri pomeriggio mio padre è venuto da Faenza ci ha portato un sacco di ciliegie: sono di due qualità, le più buone sono grosse, scure, polpose ma "croccanti" con gambo corto... pur provenendo da una famiglia di contadini anche mio padre non sa che di qualità siano.

Tempo fa girando on line ho trovato ricette per "brinare" i petali di rosa ... volevo provare ma non ho rose non trattate così ho provato con una dozzina di queste belle e buonissime ciliegie.

INGREDIENTI:

ciliegie
1 albume
1 cucchiaino di zucchero semolato
zucchero semolato per la superficie

Sbattere leggermente l'albume con il cucchiaino di zucchero. Bagnare ciascuna ciliegia nell'albume zuccherato poi rotolarle nello zucchero semolato.

Posizionarle su un piatto e mettere in frigorifero fino a quando ... le mangerete.

La foto è stata scattata appena brinate, ora sono in frigorifero.. poi vi dico di più.

Stasera le abbiamo mangiate, davvero buone, stando in frigorifero si è formata una mini crosticina, il sapore e la consistenza della ciliegia fresca si sposa ottimamente con il ruvido dello zucchero semolato. Naturalmente, a mio parere, sarebbero da usare come decoro su dolci, creme o gelati (ricordando agli ospiti che contengono il seme), per valorizzare al massimo la loro particolarità.

venerdì 6 giugno 2008

Crema di sedano


Questa è una ricetta, davvero speciale, pubblicata qualche tempo fa da Sandra, anche nell'Archivio di Amici in cucina.

INGREDIENTI:

6 coste grandi di sedano
1 grossa patata
1 cipolla
1 scalogno
2 rametti di timo
1 litro di brodo vegetale
olio di oliva
sale, pepe.

PROCEDIMENTO

Tritate la cipolla e lo scalogno e rosolatelo in poco olio. Pulire il sedano e se le coste sono molto grosse togliere i fili col pelapatate. Tagliare a rondelle il sedano e aggiungerlo alla cipolla. Poi continuando a rosolare aggiungete la patata a dadini, il timo cuocendo ancora 5 minuti.
Salare e aggiungere il brodo; cuocere per una mezz'ora poi frullare con il frullatore ad immersione. Controllare il sale.

Servire con una spolverata di timo, pepe e un filo di olio.

CONSIDERAZIONI

E' ottima caldissima, tiepida o anche fredda.



Crema di patate e zucchine

Questa ricetta proviene dal numero di Giugno 2006 della Cucina Italiana: è fra le nostre preferite veloce e buonissima!

INGREDIENTI
(4 persone)

750 gr brodo vegetale
350 gr zucchine
350 gr patate
30 gr cipolla
12 fiori di zucca
sale
olio extra vergine di oliva

Tagliate a dadini le zucchine tenendone da parte una piccola che taglierete a rondelle sottili. Tritare la cipolla e rosolatela con poco olio; unite le patate tagliate a cubetti. Quando avranno preso colore unire anche le zucchine a dadini.

Appena sono rosolate unite il brodo e lasciate bollire per circa 20 minuti.
Frullate il tutto ottenendo una crema densa.
Saltate in padella con poco olio la zucchina tagliata a rondelle e i fiori di zucca: appena saranno appassiti spegnere e salare. Usarli come decoro per ciascuna porzione.

mercoledì 4 giugno 2008

Sugo di canocchie e pomodorini freschi

Questo è uno dei nostri sughi preferiti per condire pasta fresca all'uovo tipo tagliatelle (fini o larghe), garganelli (maccheroni sul pettine) e farfalline (strichèt).

INGREDIENTI:
(4 persone)

16 canocchie fresche
12/14 pomodorini freschi piccoli saporiti (il sapore di pomodoro non deve prevalere)
olio extravergine d'oliva
poco aglio (2 spicchi piccoli tritati)
prezzemolo tritato fresco
sale (se necessario)
pepe o peperoncino a piacere.

Posizionare su un vassoio le canocchie e metterle in freezer per almeno mezz'ora o finchè induriscono.
Riprenderle e tagliarle con le forbici lungo il perimetro esterno e togliere tutta la polpa, intera.

Metterla da parte in un piatto.

Saltare a fuoco vivo velocemente, poco aglio tritato con l'olio, aggiungere i pomodorini tagliati a metà o a piccoli pezzi.
Salare ( spesso io evito dato che le canocchie sono saporite) ed eventualmente aggiungere poco pepe o peperoncino.

Restringere velocemente poi aggiungere la polpa di canocchie, saltare brevemente poi a fuoco spento aggiungere il prezzemolo tritato e la pasta appena scolata.

Saltare un attimo e servire subito!

Ho aggiornato la ricetta con le dosi e le foto.. ma vi posso raccontare anche che la velocità, delicatezza e il sapore di questo sugo sono unici: io uso una padella di alluminio e sbruciacchio velocemente aglio e pomodorini e quando aggiungo la polpa di canocchie in un attimo si forma una sugo di consistenza "bavosa"....SUBLIME!
Quando ho fatto i garganelli per noi 4 ho usato solo 2 uova e più di 200 gr di farina 00 perchè erano davvero grosse.
Per i tempi di cottura calcolate che dopo aver versato la pasta quando torna su il bollore anche la pasta viene a galla e bisogna mescolarla con un cucchiaio di legno in modo che finisca di cuocere in modo uniforme.


CONSIDERAZIONI 2

Tagliatelle all'uovo qui aromatizzate con un po' di timo fresco.


martedì 3 giugno 2008

Quiche porri e patate al brie


quiche porri e patate al brie, inserito originariamente da fugzu.
questa ricetta proviene dall'Archivio di Amicincucina.

INGREDIENTI:

pasta:
250 gr farina
125 gr burro
75 gr acqua

ripieno:
500 gr patate
200 gr Brie
2 porri
100 gr latte
20 gr panna
1 uovo
25 gr burro
2 cucchiai olio
sale/pepe

PROCEDIMENTO:

Impastare la farina con 75 gr acqua e 125 gr burro e un pizzico sale fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.

Tagliare a fette finissime le patate sbucciate: rosolatele con 25 gr burro.

Tagliate finemente i due porri e saltateli in padella con 2 cucchiai d'olio.

Stendere l'impasto e ponetelo in uno stampo da crostate foderato di un foglio di carta forno.

Stendete le patate in uno strato uniforme, poi i porri formando un altro strato e infine distribuite il Brie tagliato a dadini piccoli.

Versare quindi il composto mescolato di latte, uovo e panna. Sale e pepe.

Infornare a forno ventilato a 180°C per 30 min.

Servire tiepida.

Noi la adoriamo!

Lasagne di pane carassau con pomodori, zucchine, scamorza


lasagne di pane carassau con pomodori, zucchine, scamorza, inserito originariamente da fugzu.

Tutto è nato da una foto sul Blog di Polpetta Perfetta...

Era solo una foto così ho creato la mia versione, subito:

INGREDIENTI:

pane carassau
pomodorini
zucchine
scamorza
sale,pepe
aglio
olio extravergine di oliva

Ho condito i pomodorini tagliati con sale, pepe, aglio prezzemolo tritati e olio... li ho lasciati un po' a macerare poi ho passato alla grattugia le zucchine e la scamorza.
Ho poi montato la lasagna partendo con un filo di olio, poi il pane poi i pomodorini con il loro sughetto, le zucchine poi il formaggio: ho ripetuto un solo altro strato.

Ho lasciato riposare il tutto circa 15 minuti e poi abbiamo mangiato.


Vi dico solo che stasera replichiamo per finire il pane !

°°°
L'ho rifatta!
Ho aumentato le dosi delle verdure e del formaggio e ho impilato tre strati di pane carassau. Ho lasciato riposare un po' di più e il pane è risultato più morbido. Con unanime parere adotteremo, nelle prossime edizioni, il triplo strato ma per noi è più buona fatta e mangiata, con il pane ancora leggermente croccante, come nella prima edizione.

°°°
Rifatta ancora!
Alcune piccole varianti..per sbaglio ho acquistato alla Conad il pane carassau alla cipolla (non sapevo neanche esistesse) e avevo da "smaltire" 100 gr di feta greca.
Il risultato è stato sublime. Sempre mettendo gli stessi ingredienti ma usando questo nuovo pane carassau e anche la feta sbriciolata; fatta e mangiata.
Davvero buonissima!