venerdì 31 dicembre 2010

Risotto al porro


risotto al porro, inserito originariamente da fugzu.
Questa ricetta nasce dalla combinazione di ingredienti che adoro, combinati con semplicità e golosità.

INGREDIENTI
(2 persone)

120 gr riso originario biologico
1 porro (15 cm parte chiara)
4 fette sottilissime lardo di colonnata
pochissimo olio extravergine di oliva
50 gr burro
1 bicchierino piccolo di Marsala secco
3 bicchieri brodo vegetale caldo
3 fette formaggio Caprice de Dieux (con la buccia)

PROCEDIMENTO

Tagliate a pezzettini le fettine sottilissime di lardo.
Pulite e lavate il porro. Tagliate a metà poi a rondelline finissime.
In una casseruola, a fondo spesso, versate poco olio extravergine di oliva, il burro e il lardo e soffriggete leggermente.
Aggiungete il porro e continuate a mescolare a fiamma medio alta facendo attenzione a non colorire il porro.

Quando è lucido e morbido aggiungete il riso, mescolando pochi minuti poi sfumate con un piccolo bicchierino di Marsala.

Versate il primo bicchiere di brodo vegetale caldo, un po' per volta. Una volta assorbito proseguite col secondo e così anche per il terzo: solo una volta che il liquido è stato assorbito.

Il risotto sarà praticamente pronto (abbastanza asciutto) dopo circa 18 minuti. Spengnete la fiamma e aggiungete le tre fette di formaggio con la buccia e mantecate.

Servite dopo pochi minuti.

CONSIDERAZIONI

Io non amo particolarmente il riso ma questo riso e questi ingredienti legati insieme mi fanno impazzire.
Sono perfetti così, nessun altro formaggio grattugiato... al massimo qualche filetto di peperoncino fresco piccante: mio marito ha provato un raro habanero giallo oro.

domenica 26 dicembre 2010

Patate al cartoccio, ripiene


patate ripiene, inserito originariamente da fugzu.
Eccovi un contorno davvero goloso, di effetto facile da fare anche per molte persone e, volendo, con molto tempo di anticipo.
La ricetta proviene da uno Speciale della Cucina Italiana dedicato ai Formaggi.

INGREDIENTI

(6 persone)

6 patate grosse (1,8 kg)
250 gr robiola
80 gr burro
50 gr panna fresca
erba cipollina
sale, pepe

carta stagnola

PROCEDIMENTO


Lavate e asciugate le patate e avvolgete una alla volta nella carta stagnola. posizionatele su una teglia e cuocetele per circa un'ora e un quarto in forno ventilato a 200°C.
Sfornatele e apritele, una per volta, senza rompere la carta stagnola.
Con un coltello tagliate una piccola porzione sulla superficie dal lato lungo.
Svuotatele quasi completamente con l'aiuto di un cucchiaino. Posizionate tutte le patate svuotale, avvolte dalla stagnola ma libere nuovamente sulla teglia.

Passate allo schiacciapatate tutto il ripieno; aggiungete il burro, la panna, la robiola, sale e pepe.

Mescolate bene e farcite abbondantemente la patate.
Decorate con un trito di erba cipollina.

Pochi minuti prima di servirle scaldatele inforno senza farle gratinare e servitele con il loro cartoccino di stagnola.

CONSIDERAZIONI

Io utilizzo questa dose per 12 persone semplicemente partendo da 12 patate medie.
Il ripieno sarà sempre abbondante ma ricordatevi che una patata media a persona potrebbe non bastare.

La prima cottura in forno nel cartoccio donano un aroma unico alle patate e alla buccia che diventa buonissima.
La delicatezza del ripieno profumato con l'erba cipollina è .. una poesia.

Dovete provarle!

Sformato di patate con salmone, labna, pepe rosa

Questi antipastini sono nati dall'idea di fare qualche cosa sfizioso, buono, originale, per tante persone.. ma senza fare troppa fatica e pensando anche di poterli preparare anche mezza giornata prima senza poi avere bisogno di riscaldarli e per finire che fossero... facilmente trasportabili !

Sono partita dalla ricetta di un mio sformato di patate, ho utilizzato salmone affumicato, labna fatto in casa per dare una nota acidula e per completare sapore e profumi pepe rosa e erba cipollina fresca.

INGREDIENTI
(20 persone o più: 1 teglia da forno)

SFORMATO

1,5 kg patate
75 gr burro
6 uova
cartaforno

besciamella fatta con:
75 gr burro
75 gr farina
750 gr latte
75 gr parmigiano grattugiato
sale
pepe
noce moscata

LABNA
(18 ore prima)

5 dl yogurt (greco)
1/2 o 1 cucchiaino di sale

1 garza bianca grande o un pezzo di tela di lino

salmone affumicato

DECORO

pepe rosa
erba cipollina

PROCEDIMENTO

Preparate almeno 18 ore prima il labna, formaggio dalla consistenza simile al Philadelphia ma con una leggera nota acidula: ottenuto dallo yogurt tipo quello greco mescolato con un po' di sale e messo a scolare in frigorifero avvolto e strizzato in un panno fine di tela di lino o nella garza.

Lessate le patate con la buccia. Spelatele subito e passatele con lo schiaccia patate aggiungendo subito il burro.

Nel frattempo preparate la besciamella sciogliendo il burro, aggiungendo la farina tutta insieme e poi il latte (a temperatura ambiente) un po' per volta. Aggiungete sale, pepe e noce moscata e, poco prima di spegnerla, il parmigiano grattugiato.

Foderate una teglia del forno di carata forno (precedentemente stropicciata in modo che aderisca meglio).
Portate il forno a 180°C ventilato.

Versate la besciamella nelle patate passate. In una ampia ciotola sbattete con la frusta le uova poi unite l'altro composto mescolando bene.
Versate il tutto nella teglia livellando e controllando bene che il composto arrivi anche negli angoli senza che la cartaforno sciupi gli angoli.

Cuocete per 40 minuti poi sfornate e lasciate intiepidire prima di sollevare il foglio e sformare dalla teglia.

Lasciate lo sformato a raffreddare sulla carta su un tagliere ma non mettetelo in frigorifero mai.

Tagliate a cubetti o rettangoli lo sformato, decorate con il salmone e un fiocchetto di labna aiutandovi con una siringa o un sacco a poc.
Aggiungete qualche grano di pepe rosa e un pezzettino di erba cipollina.

CONSIDERAZIONI

Lo sformato ha consistenza e sapore davvero delicati. Mantenendolo a temperatura ambiente mantiene perfettamente questa consistenza speciale ma se lo metterete in frigorifero assorbirà un po' di umidità e di pesantezza.

L'insieme di sapori e consistenze e colori, diversi, a mio parere, sono perfetti.
Appena hai finito di mangiarne uno ti rimane la voglia di capire meglio e mangiarne un secondo.

Nuvole di drago con maionese erborinata e gamberetti

Come ogni anno per la cena della Vigilia di Natale ci ritroviamo tutti insieme (i parenti toscani che variano dai 18 ai 24). La cena è a base di pesce, ciascuna famiglia porta qualche cosa: quest'anno ero incaricata degli antipasti: dato che la cena sarebbe stata una maratona dell'abbuffo ho optato per due piccole portate sfiziose, facili da fare ma con qualche cosa di originale.

Questa ricetta proviene da un vecchio Speciale della Cucina Italiana sugli Antipasti.

INGREDIENTI


patatine nuvole di drago (bianche)
maionese
timo
erba cipollina
dragoncello
gamberetti medi sgusciati

PROCEDIMENTO

Disponete su un vassoio le patatine utilizzando quelle che hanno la forma migliore per contenere.

Tritate le erbe aromatiche fresche e mescolatele alla maionese.

Cuocete qualche minuto i gamberetti a microonde.

Versate un mezzo cucchiaino di maionese erborinata nel centro della patatina poi adagiatevi sopra il gamberetto.

CONSIDERAZIONI

Se volete cercare di raggiungere la perfezione dovreste fare la maionese in casa e mantenerla più delicata possibile e usare erbe aromatiche fresche.
Io ho usato la maionese in barattolo ed era un po' troppo predominante.

L'insieme dei sapori e delle consistenze e la dimensione da bocconcino sono perfetti ma ricordatevi che vanno fatti e mangiati praticamente subito perchè la maionese tende a inumidire le nuvole di drago.
Vi assicuro che nonostante la semplicità questi antipastini sono davvero ottimi.

mercoledì 22 dicembre 2010

Cassoni con patate, scalogno...salsiccia o zucca

Avevo già scritto di piadina e di piadine ripiene in altre ricette pubblicate sul mio Blog ma qualche giorno fa ho provato alcune varianti di ripieno e di lavorazione sul mio solito impasto da piadina.

Mi sono fatta aiutare, oltre che dal Kenwood per impastare, dall'Imperia per stendere le piadine.
Mi scuso fin da subito per la pigrizia ma in questo modo ho ottenuto in tempi strettissimi davvero tanti cassoni ripieni e piccole piadine sottilissime.

INGREDIENTI
(impasto piadine)

1 kg farina Spadoni 00 speciale per pasta fatta in casa
180 gr strutto
200 gr latte
200 gr acqua
1 cucchiaino di bicarbonato
poco sale

(ripieno)
BASE
patate lessate e passate calde allo schiacciapatate
abbondante parmigiano grattugiato
scalogno
olio extravergine di oliva

RIPIENO 1
salsicce fresche tartufate

RIPIENO 2
zucca a fette cotta al forno
noce moscata
sale/pepe qb

PREPARAZIONE

Ho impastato le piadine e lascito riposare per circa 30 minuti in una scatola di plastica chiusa.

Ho lessato le patate con la buccia e le ho subito spelate e passate al passapatate.
Le ho quindi messe a raffreddare.

Ho cotto la zucca a fette in forno senza aggiungere nulla, solo adagiandola su una teglia foderata di carta forno.

Quando tutti gli ingredienti del ripieno erano a temperatura ambiente ho fatto i due ripieni partendo dalla base comune di patate, scalogno tritato e saltato con poco olio extravergine di oliva e parmigiano grattugiato.

Ho aggiunto a uno la salsiccia cruda e all'altro la zucca, condita con noce moscata, sale e pepe.

Ho lavorato bene, entrambi con le mani.
Ho steso, senza aggiunta di ulteriore farina, porzioni di impasto con l'Imperia fino ad ottenere sfoglie abbastanza sottili.
Ho tagliato con la rotellina dentata porzioni verticali di sfoglia e ho farcita ciascuna come fosse un grande raviolo, cercando però di non eccedere con il ripieno, per non avere problemi in cottura (perchè troppo spesso)

Ho sigillato prima con una leggera pressione poi con i rebbi della forchetta.

Ho posizionato i cassoni su vassoi di cartone.

Finto il ripieno ho provato a tirare alcune soglie sottilissime e tagliarle a rettangolini con la rotellina per vedere sapore e consistenze una volta cotte.

Ho scaldato la piastra e cotto a temperatura media, facendo attenzione a non bruciarli e a cuocerli completamente.

Ho cotto le mini piadine cotte, per ultime, in pochi attimi.

Man mano che erano cotti, ho ammucchiato e coperto, i piccoli cassoni, in modo da mantenerli tiepidi e morbidi.


CONSIDERAZIONI

Ottima ripieni, velocità di esecuzione. Geniale a mio parere l'uso dell'Imperia ma ci sono un paio di accorgimenti da migliorare.

Una volta preparati i cassoni cercate di sigillarli in modo che non si asciughino, prima della cottura.
Forse potreste chiuderli con della carta stagnola in modo che la superficie rimanga umida e sia più facile la cottura.
La sfoglia dei cassoni deve essere più sottile possibile e il ripieno deve essere un velo, ma saporito. Anche se non si apriranno in cottura più sono gonfi più sarà difficile e lungo cuocerli in modo appropriato.

Questo mio impasto non ha problemi e quindi potete stenderlo davvero sottile senza aiuto di farina aggiuntiva.

Le piadine sottilissime rettangolari sono davvero buone e carine. provate a sbizzarrirvi in spessori e forme anche voi!

domenica 5 dicembre 2010

INGANNA-PRIT (trad. dal romagnolo: inganna preti) finti cappelletti


ingannaprit, inserito originariamente da fugzu.
Fin da piccola ne avevo sentito parlare in casa ma era una di quelle paste, come gli strozzapreti, troppo povera, per essere fatta anche nella casa dei miei nonni contadini.

Qualche giorno fa li ho visti fare in una delle puntate, in giro per la Romagna, di "La Vespa Teresa" sul canale satellitare Arturo Tv.

Non ho resistito e li ho fatti subito.
E ' una pasta che nasce per essere cucinata in brodo ma è ottima anche asciutta.

INGREDIENTI
(4 persone)

300 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
3 uova

PROCEDIMENTO

Impastate farina con uova fino ad ottenere una sfoglia non troppo dura, setosa. Mettete l'impasto a riposare sul tagliere coperto da una ciotola in ceramica o vetro per circa 30 minuti.

Stendete la sfoglia, con l'Imperia, fino allo spessore più sottile poi, aiutandovi con la rotellina tagliate in 4 parti orizzontalmente (per la lunghezza) e poi in verticale fino a ottenere tanti piccoli quadratini.
Prendete ciascun quadratino e poggiatelo sull'indice di sbieco, in diagonale, con le due puntine rivolte verso di voi.
Unite le altre due punte mantenendo dentro la punta dell'indice.
Con delicatezza avvicinate le altre due estremità avvicinandole e unendole dalla parte opposta a voi.

E' più difficile da scrivere che da fare.

Alla fine otterrete una forma particolare che somiglierà a quella di un piccolo cappelleto ma che in realtà è cavo e vuoto.

Disponete su vassoi di cartone spolverati con poca farina tutti i finti cappelleti.

Li potrete cuocere subito oppure mettere in congelatore. Si seccano facilmente e sono facilmente maneggiabili.

CONSIDERAZIONI

Io li ho cotti in acqua salata e conditi con un semplice sugo con scalogno, pomodori freschi, spellati e tagliati a cubetti e canocchie "svestite".
Il sugo è di per sè un capolavoro ma questa pasta è stata una vera rivelazione.

Bellissima nella forma, facile e veloce da fare ma sorprendente al gusto.

Quando la mastichi, anche involontariamente, pensi ai cappelletti, cerchi il sapore del ripieno perchè la consistenza è la stessa.

Provateli! Provateli subito, noi al più presto li proveremo anche in brodo come da tradizione.

Sono proprio curiosa di raccontarlo a mia nonna di 97 anni e a mia mamma, chissà cosa mi diranno?!

CONSIDERAZIONI 2

Li ho fatti in brodo: beh, una delizia !