domenica 5 dicembre 2010

INGANNA-PRIT (trad. dal romagnolo: inganna preti) finti cappelletti


ingannaprit, inserito originariamente da fugzu.
Fin da piccola ne avevo sentito parlare in casa ma era una di quelle paste, come gli strozzapreti, troppo povera, per essere fatta anche nella casa dei miei nonni contadini.

Qualche giorno fa li ho visti fare in una delle puntate, in giro per la Romagna, di "La Vespa Teresa" sul canale satellitare Arturo Tv.

Non ho resistito e li ho fatti subito.
E ' una pasta che nasce per essere cucinata in brodo ma è ottima anche asciutta.

INGREDIENTI
(4 persone)

300 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
3 uova

PROCEDIMENTO

Impastate farina con uova fino ad ottenere una sfoglia non troppo dura, setosa. Mettete l'impasto a riposare sul tagliere coperto da una ciotola in ceramica o vetro per circa 30 minuti.

Stendete la sfoglia, con l'Imperia, fino allo spessore più sottile poi, aiutandovi con la rotellina tagliate in 4 parti orizzontalmente (per la lunghezza) e poi in verticale fino a ottenere tanti piccoli quadratini.
Prendete ciascun quadratino e poggiatelo sull'indice di sbieco, in diagonale, con le due puntine rivolte verso di voi.
Unite le altre due punte mantenendo dentro la punta dell'indice.
Con delicatezza avvicinate le altre due estremità avvicinandole e unendole dalla parte opposta a voi.

E' più difficile da scrivere che da fare.

Alla fine otterrete una forma particolare che somiglierà a quella di un piccolo cappelleto ma che in realtà è cavo e vuoto.

Disponete su vassoi di cartone spolverati con poca farina tutti i finti cappelleti.

Li potrete cuocere subito oppure mettere in congelatore. Si seccano facilmente e sono facilmente maneggiabili.

CONSIDERAZIONI

Io li ho cotti in acqua salata e conditi con un semplice sugo con scalogno, pomodori freschi, spellati e tagliati a cubetti e canocchie "svestite".
Il sugo è di per sè un capolavoro ma questa pasta è stata una vera rivelazione.

Bellissima nella forma, facile e veloce da fare ma sorprendente al gusto.

Quando la mastichi, anche involontariamente, pensi ai cappelletti, cerchi il sapore del ripieno perchè la consistenza è la stessa.

Provateli! Provateli subito, noi al più presto li proveremo anche in brodo come da tradizione.

Sono proprio curiosa di raccontarlo a mia nonna di 97 anni e a mia mamma, chissà cosa mi diranno?!

CONSIDERAZIONI 2

Li ho fatti in brodo: beh, una delizia !

13 commenti:

  1. ma bellissimi davvero! vivo in romagna da tanti anni ma questi non li avevo mai sentiti!
    brava!

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  2. io ne avevo sentito parlare ma venivano considerati come pasta da.. poveracci.. come gli strozzapreti...

    "come pasta senza uovo?!"

    "se fai la pasta ripiena, la fai una o due volte all'anno ma non si può fare senza ripieno"

    "già la sfojia lorda era già al limite dell'accettabile, anzi per mia nonna non lo era, per mia mamma si"

    tramandare queste storie e discorsi mi fa impazzire... poi vi dirò i commenti aggiornati di mia mamma e mia nonna (paterna) :D

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  3. Seguo ogni giorno la trasmissione della vispa Teresa e mi ero ripromessa di farla proprio col sugo di scalogno come ha fatto la signora. Adesso poi che ho visto i tuoi ne sono ancora più convinta.
    Brava come sempre!!

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  4. Anch'io trovo molto interssanti queste "tradizioni povere". In realtà questi finti cappelletti sono anche esteticamente molto belli, brava brava! E proprio 5 minuti fa ho sentito parlare per la prima volta della "pasta sporca"... immagino che sia la stessa cosa che tu intendi con "sfoglia lorda"? due strati di sfoglia a rombo con un leggero ripieno in mezzo, senza carne?

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  5. Sono davvero ben fatti!
    proverò senz'altro
    Buona serata
    Barbara

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  6. anche io cerco di seguirlo ogni giorno ma a volte ci sono ricette un po' travisate...
    un esempio i radicchi selvatici con braciolini e aceto...

    quelli mostrati non avevano nulla a che fare con la tradizione
    si usano radicchi di campo, piccoli
    la pancetta fresca va saltata e condita con sale e pepe e poi il tutto va saltato in padella con aceto di casa forte
    nulla che fare con radicchi giganti coltivati, aceto balsamico e insalatiere senza condimenti! :(

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  7. Si, Coriandolo, se cerchi qui nel blog c' la versione di casa mia, di mia madre...
    come sempre è bello sentire quelle storielle anche di poco valore ma che sono bellissime da tramandare

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  8. cappelletti senza ripieno, salvo e provo!

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  9. Che meraviglia!Sono stupendi,complimenti per la tua manualità!Felice serata e un abbraccio

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  10. Che meraviglia il tuo blog! Scoperto adesso, mi sono aggiunta ai tuoi lettori :-)
    Anche io seguo ogni sera la trasmissione La vespa Teresa, mi piace davvero tanto osservare le nonne tirare la sfoglia e ascoltare i racconti di una volta. Claudia

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  11. :D grazie Pollon, è un piacere conoscerti.

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  12. Li ho visti preparare un paio di settimane fa, anch'io li trovo deliziosi :) ciao

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