sabato 29 ottobre 2011

Torta di riso al cioccolato

torta di riso al cioccolato by fugzu
torta di riso al cioccolato, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi una ricetta tratta dal numero di Novembre della rivista "A Tavola".

INGREDIENTI

(tortiera diametro 28 cm)

1 disco pasta frolla*
150 gr riso "originario" o "Roma"
750 ml latte
50 gr zucchero
30 gr burro
70 gr cioccolato fondente (62%)
2 uova
1 bustina vanillina (1 bacca vaniglia)
1 pizzico sale
50 gr scorzette arancia candita (metà per il decoro)

DECORO

zucchero a velo

*FROLLA DI M.SANTIN

250 gr farina 00 Sapdoni speciale per pasta fatta in casa
200 gr burro
100 gr zucchero a velo
2 tuorli
1 pizzico sale

PROCEDIMENTO

Preparate la frolla mescolando con i kenwood il burro a pezzi con lo zucchero a velo e un pizzico di sale.
Aggiungete i 2 tuorli.
Poi per ultimo la farina.
Avvolgete nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per mezz'ora. Foderate uno stampo da crostata con fondo ammovibile con un disco di carta forno.
Stendete l'impasto, mettetelo nello stampo e posizionate nuovamente in frigorifero fino al momento della cottura.

Accendete il forno a 180°C ventilato.

In un pentolino portare a bollore il latte con lo zucchero, un pizzico di sale, la bacca di vaniglia aperta** e metà del burro.

Versate il riso una volta raggiunto il bollore e continuate la cottura, mescolando, per circa 30 minuti.

Tagliate finemente l'arancia candita e mettetene da parte la metà che utilizzerete per decorare.
Togliete dalla fiamma il pentolino con il riso, togliete la bacca di vaniglia ed aggiungete la restante metà di arancia candita, e del burro.
Aggiungete il cioccolato fondete a pezzetti o in pasticche e mescolate bene aiutandovi con un leccapentole.
Versate in una ciotola per intiepidire.
Sbattete leggermente le due uova e incorporatele al composto.

Versate il ripieno nella base da crostata e cuocete in forno a 180°C per 30 minuti.

Una volta raffreddato, prima di servire, spolverate con zucchero a velo e decorate con pezzetti di scorza di arancia canditi.

CONSIDERAZIONI

Nella ricetta originaria diceva di utilizzare un disco di pasta frolla, generico.
dato che ora è più fresco, clima perfetto per le frolle casalinghe, ho fatto la mia solita frolla di Santin, ed è risultata perfetta.
Ho usato riso originario e una bacca di vaniglia senza semi per aromatizzare: è sempre migliore della chimica vanillina**.

Non veniva indicato la percentuale di fondente del cioccolato: io ho utilizzato un fondente per copertura in pasticche della Felchlin al 62 %.

Ho cotto la crostata per 30 minuti ma dopo circa 15-20 minuti ho abbassato la temperatura a 170°C per non colorire troppo bordi della frolla.

Passiamo ai sapori e consistenze.

Davvero ottima. Non è molto dolce, non so se dipende dalla ricetta o anche dalla percentuale del cioccolato fondente.

Ma questo per me non è un difetto, rende delicata e originale questa torta di riso: diversamente non si potrebbero gustare gli altri ingredienti.






giovedì 27 ottobre 2011

Pici di zucca alla chitarra

pici di zucca alla chitarra by fugzu
pici di zucca alla chitarra, a photo by fugzu on Flickr.
Mi capita a volte, nel dormiveglia di pensare a delle ricette, mi rilassa e mi concilia il sonno.
Inizio con elencare gli ingredienti, le dosi e le procedure: è come un filmato ad anello che si ripete come una ninna nanna.
E' nata così anche questa ricetta.

Ieri sera ho passato al mixer gli ultimi pezzi di zucca cotti al forno: li ho cotti a fuoco bassissimo per circa un'ora cercando di fare un "concentrato di zucca".

La cosa non è stata facile dato che la crema di zucca "blobbava" e spruzzava anche col coperchio semichiuso.

Ho poi pensato a una pasta acqua e farina.

Ho sostituito la parte liquida con il concentrato di zucca e sostituito parte della farina 00 Spadoni con della farina di semola rimacinata Senatore Cappello.

INGREDIENTI
(3 persone)

200 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
100 gr farina semola rimacinata Senatore Cappello
un pizzico di sale
180 gr concentrato di zucca

SUGO

2 + 1/2 salsicce fresche toscane
1 rametto rosmarino
2 dita Vin Santo

PROCEDIMENTO

Ho mescolato le due farine e imapstao con il pizzico di sale e la zucca..
Ho ottenuto un imapsto molto più simile alla pasta all'uovo che a quella acqua e farina.
Ho steso le sfoglie con l'Imperia fino alla penultima tacca e poi le ho passate alla chitarra utilizzando la parte più larga.

Ho poszionato i pici alla chiatrra su vassoi di cartone leggermente infarinati.

In una padella antiaderente ho saltato al salsiccia cercando di spezzettarla il più piccola possibile. L'ho cotta quasi completamente, ho aggiunto il rosmarino tritato finemente e ho sfumato con poco Vin Santo.

Ho cotto la pasta in abbondante acqua salata e l'ho saltata velocemente nella padella col sugo.

CONSIDERAZIONI

Mi ha davvero stupito la consistenza dell'impasto appena fatta e una volta cotto.

Come vi ho già detto è risultato più consistente ed elastico di un semplice impasto acqua e farina colorato. Sembrava che ci fossero le uova. La percentuale di semola ha aiutato nella consistenza ed elasticità senza prevalere.
Probabilemnte la zucca concentrata ha dato un tocco particolare.

Anche dopo al cottura questi pici schiacciati, tagliati con la chitarra sono risultati speciali, sia nel colore, sia nella consistenza.
Il semplice sugo salsiccia/rosmarino è sempre una garanzia sia che ci siano castagne sia che ci sia zucca. Dovete provarli!

mercoledì 26 ottobre 2011

Bottoni alla zucca

bottoni alla zucca by fugzu
bottoni alla zucca, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi un'altra ricetta con la zucca: anche questa davvero particolare e ben riuscita. Vi trascrivo il tutto dalle pagine del sito della rivista "A Tavola", poi aggiungo le mie variazioni e considerazioni.

INGREDIENTI

140 g di farina”00”
140 g di fecola
120 g di zucca cotta al forno
120 g di zucchero di canna
120 g di burro morbido
4 g di lievito in polvere per dolci
zucchero a velo
un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Impastare tutti gli ingredienti iniziando dal burro con lo zucchero, unire la zucca e poi le farine miscelate con il lievito.

Formare tante palline, da 10-12 g, disporle su di una teglia e cuocerle in forno a 180° per 12 minuti.

Appena fuori dal forno spolverizzare i bottoni con zucchero a velo e, una volta freddi, sistemarli in un barattolo di vetro, dove si conservano anche per 10 giorni.

Per ottenere dei dolcetti ancora più golosi potete unirli due a due con un poco di cioccolato fondente fuso, oppure con una crema al burro ottenuta mescolando 100 g di burro morbido con 30 g di zucchero a velo, o ancora potete aromatizzare l’impasto con un cucchiaino di cannella in polvere o con 4 amaretti sbriciolati.

Oppure per una versione salata sostituite
110 g di zucchero con altrettanto grana grattugiato
e
il lievito con quello per torte salate

e poi procedere come da ricetta.

CONSIDERAZIONI
Ho seguito alla lettera la ricetta e ho ottenuto 50 biscottini. L'impasto finale era abbastanza morbido così ho deciso di usare una sacca a poche per formare i biscottini. Ho lisciato le estremità con un dito inumidito.
Ho cotto a 180°C forno ventilato per 10 minuti. 

Il sapore e la consistenza sono davvero particolari: molto fini nella trama, leggeri. Ricordano alla lontana i savoiardi.  Devo assolutamente provarli accoppiati con un ripieno di cioccolata.
Naturalmente proverò a fare anche la versione salata.

CONSIDERAZIONI 2

Li ho rifatti utilizzando della zucca comperata e impastando tutti gli ingredienti a  mano. La zucca cotta a fette in forno, lasciata raffreddare e schiacciata semplicemente con la forchetta.
Beh, ho ottenuto un impasto completamente diverso, più sodo anche senza farlo riposare in frigorifero.

Ho fatto le palline e cotto in forno ventilato a 180°C per 12 minuti.

I biscottini sono cresciuti leggermente: la consistenza spettacolare, molto simile a quella dei salti. Solo una volta freddi li ho passati velocemente nello zucchero a velo.
Non ti stancheresti mai di mangiarli.


Provate così come ho fatto ora.

martedì 25 ottobre 2011

Strozzapreti con farina di castagne

Qualche tempo fa Alessandra Spisni ha presentato una ricetta alla Prova del Cuoco di
"Strozzapreti con farina di castagne e salsiccia".

Tale ricetta è anche nel sito della sua Scuola.
Parlando in tv Alessandra indicava metà farina 00 e metà farina di castagne, poi in realtà nella ricetta scritta le dosi sono leggermente variate.

Vi trascrivo la ricetta della Spisni poi quella fatta da me.

INGREDIENTI (Spisni)

300 gr farina 00
200 gr farina di castagne
300 gr acqua
un pizzico bicarbonato

CONDIMENTO

300 gr salsiccia
1 rametto rosmarino
1/2 bicchiere vino bianco
parmigiano
sale, pepe qb

***
INGREDIENTI (Luvi)
(3 persone)

150 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
150 gr farina di marroni di Marradi
180 gr acqua
1 cucchiaino scarso bicarbonato (4 gr)

CONDIMENTO

1 scalogno piccolo
fette di prosciutto toscano tagliate sottili
1 rametto rosmarino
200 gr panna fresca

PROCEDIMENTO

Impastare e tirare la sfoglia non troppo sottile. Tagliare le striscioline e formare gli strozzapreti.

Metterli su vassoi di cartone leggermente infarinati.
Saltare con poco olio lo scalogno tritato finemente e il prosciutto tagliato a striscioline..
Sfumare con la panna e continuare la cottura per pochi minuti.

Cuocete in acqua salta gli strozzapreti e conditeli col sugo.

CONSIDERAZIONI

Nella sua ricetta la Spisni raccomandava di far riposare l'impasto 30 minuti, per me non era necessario perchè era già morbidino, molto simle a quello degli strozzapreti comuni.
In tv a lei era venuto più sodo: forse dipendeva dalla proporzione delle farine? Bisognerà riprovare.

Non avevo salsiccia altrimenti avrei fatto il suo sugo. Mi ispirava davvero: ho ripiegato su un sugo di riciclo, per finire alcuni ingredienti.

Ottimo anche il mio abbinamento.
L'importante è usare una carne salata e il rosmarino: entrambi si sposano perfettamente col "dolce" della farina di castagne.

A noi sono piaciuti davvero tanto: delicati, leggeri nella consistenza e nel sapore.

CONSIDERAZIONI 2

Qualche giorno fa la Spisni ha riproposto questa ricetta alla Prova del Cuoco. La ricetta era leggermente variata nella percentuale di farina di castagne e di liquidi. Identico il sugo di salsiccia. Mi ha incuriosito ed ho così voluto subito riprovarla.
Ecco le nuove dosi.

INGREDIENTI

500 g di farina bianca

200 g di farina di castagne

300 g di acqua

in percentuale ogni

70g di farina 0
20g farina di castagne
30g acqua tiepida con poco sale 

°°°°
INGREDIENTI
(2 persone)

210g farina 0
60g farina castagne
90g acqua

Ho ottenuto un impasto duretto che ho fatto riposare una decina di minuti coperto da una ciotola. L'ho steso sottile, a matterello, tagliando striscioline dello spessore di una tagliatella.
Ho formato velocemene gli strozzapreti.
Ricordate di lavorare velocemente perchè la sfoglia si asciuga velocemente e sarà più difficile fare gli strozzapreti.
Ho condito gli strozzapreti con pancetta stagionata tagliata fine e stagliuzzata, brevemente salatata con poco rosmarino fresco tritato e olio.
Ancora più delicati e leggeri della prima versione. Il sapore di castagna è naturalmente meno forte. Scegliete voi la versione che più vi piace. Io per ora non saprei quale scegliere.


Crostata di zucca

crostata di zucca by fugzu
crostata di zucca, a photo by fugzu on Flickr.
Qualche giorno fa mio suocero mi ha regalato un po' di zucca: ne ha provato a seminare qualcuna e ora è invaso dalle zucche...

Eccovi una ricetta che ho trovato sul sito della rivista "La cucina Italiana"

Vi trascrivo la ricetta.

INGREDIENTI


pasta frolla g 500 *
polpa di zucca, mondata, g 300
zucchero semolato g 100
pinoli g 100
farina di mandorle g 80
3 tuorli
1 albume 
zucchero a velo
un pizzico di sale


*FROLLA per crostate di M. Santin
250 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
200 gr burro
100 gr zucchero a velo
2 tuorli
un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Tagliate a fette la polpa di zucca, cuocetela a vapore per circa 20' poi passatela al setaccio.

Montate con la frusta elettrica i tuorli con lo zucchero semolato ottenendo un composto gonfio e spumoso, al quale incorporerete il passato di zucca, la farina di mandorle e l'albume prima montato in neve ben soda con un pizzichino di sale: per amalgamare il tutto usate un cucchiaio di legno con movimenti dal basso verso l'alto e viceversa, onde evitare che il composto "si smonti".

Con il matterello, stendete la pasta frolla a mm 4 di spessore e rivestite uno stampo a cerniera di cm 26 di diametro, allargandola fino a un terzo dell'altezza dello stampo, poi ripiegatela lungo il bordo arrotolandola per formare un cordoncino (volendo, potete utilizzare uno stampo basso, per crostate).

Versate nello stampo il ripieno di zucca, livellatelo, cospargetelo con i pinoli, una spolveratina di zucchero a velo e infine passate il dolce in forno a 170 °C per 50' circa.

Sfornate e lasciate raffreddare la crostata prima di toglierla dallo stampo e trasferirla nel piatto da portata. Spolverizzatela ancora di zucchero a velo e servitela subito.

CONSIDERAZIONI

Ho tagliato a fette la zucca e l'ho semplicemente cotta inforno su una teglia foderata di carta forno a 180°C per 25 minuti: ho controllato la cottura provando a forare cn una forchetta.

Ho poi schiacciato ben bene le fette con una forchetta e  versato in una ciotola a intiepidire raccogliendo anche tutto il liquido che si era formato schiacciando.

Ho preparato una frolla di Santin e usato uno stampo da crostata con fondo ammovibile.
Ho foderato lo stampo (28 cm di diametro) e tagliato i bordi come per una classica crostata avanzando pochissima frolla.

Ho cotto a forno ventilato a 170°C per 10 minuti poi ho abbassato al temperatura (perchè la superficie coloriva velocemente) a 160°C ventilato e continuato ancora per 25 minuti circa.
Quindi ho diminuito drasticamente i tempi di cottura da 50 minuti a 35 minuti.

Non l'abbiamo assaggiata subito, ne spolverata con zucchero a velo. Era ottima sia dopo qualche ora che il giorno dopo.

Non ho avuto problemi a sformare la crostata ma la vera sorpresa è stata nell'assaggio: frolla perfetta (consistenza e cottura), ripieno delicato soffice, non eccessivo il sapore della zucca.
La consistenza finale è davvero particolare molto più leggera e areata di una crema. I pinoli semi annegati all'interno completano questa piccola perfezione. Da provare!

domenica 23 ottobre 2011

Pancakes alle mele

pancakes alle mele by fugzu
pancakes alle mele, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi, come promesso, un'altra ricetta per i pancakes.
Anche questa è stata fatta da mia figlia Clara.

Vi trascrivo la ricetta dal Blog di Fior di Frolla.

Ingredienti per 4 persone

190 g di farina 00
250 ml di latte intero
1 uovo
2 cucchiai di zucchero semolato
2 mele golden grattugiate
cannella a piacere
1 cucchiaino e ¼ di lievito in polvere
1 pizzico di sale

inoltre:
burro fuso per spennellare

per servire:
sciroppo d’acero o miele
yogurt greco

PROCEDIMENTO


Preriscaldate il forno a 120°.

In una ciotola capiente setacciate la farina insieme al lievito e al sale, aggiungete quindi i 2 cucchiai di zucchero e la cannella.

In una seconda terrina sbattete (non montate) il tuorlo (conservando l’albume) insieme al latte fino a quando saranno amalgamati.

Formate una fontana nella ciotola contenente la farina e versatevi all’interno il composto con il tuorlo mescolando con una spatola quel tanto che basta ad ottenere un composto omogeneo. Incorporate le mele grattugiate sempre mescolando con cura. In un contenitore montate l’albume a neve ferma con lo sbattitore elettrico, incorporatelo delicatamente ed in più riprese con movimenti dall’alto verso il basso alla pastella senza mescolare troppo.

Scaldate una padella antiaderente grande a fuoco medio e spennellatela con un po’ di burro fuso. Ora versate un mestolo scarso di pastella nella padella creando delle frittelle circolari del diametro di circa 8-10 cm (io ne ho cotte 3 per volta). Fate cuocere per circa 2 minuti o comunque fino a quando noterete che sulla superficie dei pancakes compariranno delle bollicine. Girateli e cuocete per un altro minuto circa, quindi trasferiteli in un piatto che metterete in forno per tenerli al caldo (facendo attenzione a non farli brunire troppo) mentre continuate con la cottura dei restanti.

Procedete in questo modo fino ad esaurimento della pastella, avendo cura di spennellare di tanto in tanto la padella con il burro fuso.

Servite i pancakes caldi insieme allo sciroppo d’acero (o miele) e yogurt greco.

CONSIDERAZIONI
Come per i pancakes alla ricotta la cottura non è facilissima perchè tendono facilmente a colorarsi. Noi non li abbiamo messi in forno caldo man mano che erano cotti ma forse in questo modo si limita la cottura/brunitura sulla padella e si continua/conclude con il calore del forno.

Passiamo al sapore e alle consistenze... Mamma mia ! Delicatissimi, soffici, anzi direi vaporosi.
Non a caso non sono riuscita a fare la foto dei pancakes impilati perchè sparivano a velocità folle!
Sono buonissimi così senza nulla ma ne abbiamo provati alcuni con il semplice sciroppo d'acero.

Unica difficoltà è quindi trovare tempi e intensità di cottura giuste...


martedì 18 ottobre 2011

Zuppa di ceci

zuppa di ceci by fugzu
zuppa di ceci, a photo by fugzu on Flickr.
La ricetta di questa zuppa proviene dal sacchetto di ceci italiani acquistati qualche tempo fa.

Mio marito adora i ceci, io li mangio... la ricetta mi ispirava il giusto ma alla fine anche se l'aspetto non è proprio eccelso il sapore e le consistenze sono state una vera rivelazione.

Vi trascrivo la ricetta.

INGREDIENTI

(4 persone)

400 gr ceci italiani da ammollare 12 ore
700 gr spinaci freschi (350 gr surgelati)
2 cucchiai di passata di pomodoro (1 cucchiaio concentrato)
1 cipolla
1 carota
1 foglia di alloro
1 spicchio aglio
olio extravergine di oliva
sale/pepe
2 uova sode (4 piccole)

PROCEDIMENTO


La sera prima mettete a bagno i ceci in abbondante acqua a temperatura ambiente.

La mattina cuoceteli, finchè saranno morbidi, in abbondate acqua con 1 foglia di alloro, la carota e la cipolla tagliate a metà.
Salate e pepate.*

Una volta cotti i ceci passate al resto della lavorazione.

In un ampio tegame soffriggete leggermente l'aglio tritato, aggiungete la passata di pomodoro o il concentrato, 2 tazze di brodo di ceci e appena sopraggiunge il bollore versate gli spinaci cuocendo per 30 minuti a fuoco basso.

Scolate i ceci e aggiungeteli al tegame con gli spinaci proseguendo la cottura , coperta, a fuoco medio, per gli ultimi 10 minuti.

Nel frattempo cuocete le uova sode e raffreddatele. Tagliatele poi a rondelle sottili.

Le userete per decorare i piatti una volta versata la zuppa.

CONSIDERAZIONI

Ho utilizzato spinaci surgelati a cubetto e mi sono regolata dimezzando la dose di quelli freschi e aggiungendo un po' di liquido in più.
Ho utilizzato triplo concentrato di pomodoro invece della passata e a mio parere, per le zuppe, è migliore.
Avevo uova fresche ma piccole quindi ne ho fatto 4 invece delle 2 indicate.

* non ho salato i ceci in cottura ma solo dopo quando lei ho uniti agli altri ingredienti.

Veniamo ai sapori e alle consistenze... una vera rivelazione: sono sapori semplici ma gustosi: Mi ha davvero colpito come possa sposarsi così bene lo spinacio con i ceci ma anche il trio se abbinato con l'uovo sodo a rondelle.

Sembrano nati per stare tutti e tre insieme.
Provate!

CONSIDERAZIONI 2


Gironzolando on line ho scoperto che questa zuppa è di origine spagnole, madrilene.

lunedì 17 ottobre 2011

Pancakes alla ricotta

pancakes alla ricotta by fugzu
pancakes alla ricotta, a photo by fugzu on Flickr.
Eccovi nuovamente mia figlia Clara, in azione. La ricetta proviene dal Blog Fior di frolla: ve la trascrivo.

Pancakes alla ricotta
(ricetta tratta da “7 giorni in cucina” di Bill Granger, da me leggermente modificata)

Ingredienti per circa 22-24 pancakes:

2 cucchiai di zucchero semolato finissimo (Zefiro)
180 g di farina bianca 00 (oppure 90 g di farina 00 + 90 g di farina integrale)
1 cucchiaino e ¼ di lievito in polvere
1 pizzico di sale
3 uova
250 ml di latte
125 g di ricotta fresca
burro fuso per spennellare

per servire:
sciroppo d’acero
mirtilli freschi

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 120°. In una ciotola capiente setacciate la farina insieme al lievito e al sale, aggiungete quindi i 2 cucchiai di zucchero. In una seconda terrina sbattete (non montate) i tuorli (conservando gli albumi) insieme al latte fino a quando saranno amalgamati. Formate una fontana nella ciotola contenente la farina e versatevi all’interno il composto con i tuorli mescolando con una spatola quel tanto che basta ad ottenere un composto omogeneo. Incorporate la ricotta sempre mescolando con cura.
In un contenitore montate gli albumi a neve ferma con lo sbattitore elettrico, incorporateli delicatamente ed in più riprese con movimenti dall’alto verso il basso alla pastella a base di tuorli senza mescolare troppo.

Scaldate una padella antiaderente grande a fuoco medio e spennellatela con un po’ di burro fuso. Ora versate un mestolo scarso di pastella nella padella creando delle frittelle circolari del diametro di circa 8-10 cm (io ne ho cotte 3 per volta). Fate cuocere per circa 2 minuti o comunque fino a quando noterete che sulla superficie dei pancakes compariranno delle bollicine. Girateli e cuocete per un altro minuto circa, quindi trasferiteli in un piatto che metterete in forno per tenerli al caldo (facendo attenzione a non farli brunire troppo) intanto che continuate con la cottura dei restanti. Procedete in questo modo fino ad esaurimento della pastella, avendo cura di spennellare di tanto in tanto la padella con il burro fuso.

Servite i pancakes caldi insieme allo sciroppo d’acero e ai mirtilli freschi.

CONSIDERAZIONI
Clara ha seguito la ricetta alla lettera: il composto era molto morbido e leggero ed ha ottenuto 14 pancakes.
Rispetto alla nostra ricetta questi sono davvero soft, leggermente più colorati. Non avevamo mirtilli quindi siamo stai sul classico sciroppo d'acero e alcuni  sono stai farciti con.. Nutella. 

Ottimi, provateli. A breve proveremo anche la versione alle mele trovata sempre nel blog di Fiordifrolla.

domenica 16 ottobre 2011

Pici "alla chitarra"

pici "alla chitarra" by fugzu
pici "alla chitarra", a photo by fugzu on Flickr.
Sabato mattina volevo "giocare" con farine e forme ho così provato a fare una variante dei Pici, pasta fatta con acqua e farina, usando la "chitarra" e  l'Imperia.

Il risultato, di cui non ero per niente sicura, è stato ottimo e veloce.

Ho poi condito la pasta con un sugo alla Norma.

INGREDIENTI
(4 persone)

200 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
100 gr semola di grano duro rimacinato Senatore Cappello
un pizzico di sale
180 gr acqua tiepida

PROCEDIMENTO

Ho impastato facendo il solito cratere mischiando le due farine e il pizzico di sale.
Non ho lasciato riposare ma ho stesso piccole porzioni di impasto con la macchinetta Imperia senza arrivare a uno spessore troppo fine: per la mia macchinetta la penultima tacca.
Ho poi utlizzato la chitarra e un piccolo matterello per tagliare la pasta. Ho spolverato con un po' di farina 00 e messo su vassoi di cartone leggermente infarinati fino al momento della cottura in abbondante acqua salata a bolore.

CONSIDERAZIONI

La proporzione 2/3 farina 00 e 1/3 farina di semola era perfetta. L'impasto non era duro come uno di pasta all'uovo ma non ha creato problemi né con la macchinetta né con il successivo passaggio alla chitarra.
La cottura è stata velocissima perchè la sfoglia lavorata in questo modo è risultata molto più leggera e delicata.
Prossimamente proverò anche i fili più larghi della chitarra, mantenendo però lo spessore di questo formato.
Ottimo naturalmente l'abbinamento con il sugo alla Norma. Qui nel mio blog potrete trovarne diverse varianti.

mercoledì 12 ottobre 2011

Zuppa di farro

zuppa di farro by fugzu
zuppa di farro, a photo by fugzu on Flickr.
Sembrava fosse arrivato il freddo (in realtà oggi è grigio e caldo) e così mi è venuta voglia di zuppa...
Prima di arrivare in Toscana con conoscevo il farro ma ora non posso fare a meno del farro della Garfagnana.
Qui alcune info sulle diverse varietà.

In vendita potrete trovare farro da ammollare come i fagioli oppure utilizzabile subito: leggete attentamente e per tempo, sulla confezione.

Questa ricetta proviene dal numero di ottobre 2005 della Cucina Italiana.

L'ho ritrovata in una variante con piccoli canerderli anche su un altro numero della Cucina Italiana di ottobre 2008.
Non avevo broccoli così ho sostituito la dose con del cavolo.

Ecco così avete ben 3 versioni!

MINESTRA DI FARRO E BROCCOLETTI

INGREDIENTI
(4 persone)

200 gr farro
200 gr broccoletti mondati (cavolo)*
1 fetta pancetta (120 gr)
odori tritati: sedano, carota, cipolla
1 l brodo vegetale
olio extravergine di oliva
sael/pepe qb

VARIANTE CON CANEDERLI

stessi ingredienti come sopra escludendo eventualmente la pancetta e utilizzando per i canederli i broccoli.

CANEDERLI

150 gr broccoli
100 gr pane raffermo
40 gr burro
20 gr grana grattugiato
40 gr farina
1 scalogno
1 foglia alloro
70 gr latte per ammollare il pane
1 uovo

PROCEDIMENTO

Lavate il farro, scolatelo e fatelo tostare con il trito di odori e olio.
Unite la pancetta a pezzetti, il brodo vegetale ed eventualmente un po' d sale.
Coprite e cuocete, da quando riprende il bollore, per 30 minuti a fuoco moderato.
Aggiungete quindi le cimette di broccoli e proseguite la cottura per altri 10 minuti.

Servite calda con una generosa macinata di pepe e olio extravergine fresco.

VARIANTE CON CAVOLO

Seguite la ricetta principale e dopo aver rosolato la pancetta aggiungete le foglie di cavolo tagliate molto finemente.
Versate il brodo e coprite e cuocete, da quando riprende il bollore, per 40 minuti a fuoco moderato.

Servite calda con una generosa macinata di pepe e olio extravergine fresco.

VARIANTE CON CANEDERLI

Preparate la zuppa come nella prima versione senza aggiungere i broccoletti.
preparate separatamente i canederli e aggiungeteli solo, già cotti, poco prima di servire la zuppa.

PREPARAZIONE CANEDERLI

Private il pane dell'eventuale crosta e ammollatelo con 70 gr di latte.
Tritate lo scalogno e fatelo imbiondire in padella con il burro per pochi minuti poi unitelo al pane ammollato, aggiugete l'uovo, il grana, pepate e amalgamate il tutto con le mani.
Lessate le cime di broccolo con una foglia di alloro per 10 minuti. poi scolatelee triatele finemente e unitele al composto di apne.
Aggiugete la farina mescolando dal basso verso l'alto. Se serve salare e pepare ancora.
Con il composto ottenuto modellate 12 gnocchi tondeggianti, poneteli su un vassoio e lasciateli riposare per 2 ore. Tuffate gli gnocchi in acqua bollente salata e cuoceteli a fiamma bassissima per 10 minuti poi spegnete e lasciate riposare nell'acqua per 3-4 minuti prima di scolare i canederli.

Distribuite la zuppa nelle ciotole e completate ognuna con 3 canerderli.

CONSIDERAZIONI

La prima versione con il cavolo al posto dei broccoli era davvero buona. Vi confesso che mi sono dimenticata la pancetta ma anche così era ottima.

Ho cotto la minestra a fuoco moderato ma senza coperchio ottenendo non una minestra( più liquida) ma una zuppa (più densa): scegliete voi la densità.

Dovrò quindi provare le altre versioni.

Fate attenzione, molto prima di iniziare a ricetta, al tipo di farro che acquistate: il mio era subito utilizzabile.

sabato 8 ottobre 2011

Tiramisù

tiramisù by fugzu
tiramisù, a photo by fugzu on Flickr.
Non avevo mai fatto questo dolce a cucchiaio pur essendo facile e conosciutissimo.
Eccovi la versione tratta dal numero di ottobre della rivista "A Tavola".

La dose indicata è per 4 persone, io l'ho fatta per 6 ma è davvero abbondante.

Per i curiosi eccovi alcune info sulle origini del TIRAMISU'.

INGREDIENTI
(4 persone)

2 tuorli
100 gr zucchero a velo
250 gr panna da montare
250 gr mascarpone
savoiardi (2 sacchettini)
caffè zuccherato (1 tazza grande)
cacao in polvere amaro per spolvero
50 gr cioccolato fondente per decori

PROCEDIMENTO
Montate con il kenwood o con una frusta lo zucchero con i tuorli finchè si gonfiano e schiariscono. Aggiungete il mascarpone e continuate a montare aiutandovi con una frusta, a mano.
Montate la panna e aggiungetela un po' per volta aiutandovi con una spatola.
Versate in un piattino fondo il caffè zuccherato, lungo e a temperatura ambiente.

Passate velocemente i savoiardi da entrambe le parti nel caffè e posizionatene uno strato sul fondo di una pirofila. Versate metà della crema e poi procedente col secondo (ed ultimo) strato di savoiardi sempre inumiditi al caffè.
Concludete con la restante crema.

Mettete infrigrifero per almeno un'ora e poco prima di servire spolverate, aiutandovi con un colino, con cacao amaro.

Se volete potete preparare ulteriori piccoli decori monoporzione, sciogliendo il cioccolato fondnete e disegnado piccoli ricami col cioccolato fuso facendolo cadere a filo.
Raffreddaosi si solidificheranno e si potranno staccare con facilità.

CONSIDERAZIONI

Partendo da ottimi ingredienti freschi, otterrete un dolce fantastico, leggero e profumato. 
Ho utilizzato una dose di caffè espresso  versata in tazza grande e zuccherata.  Non so se questa è la ricetta canonica  ma , rispetto ad altri assaggiati mi sembra abbia una maggior leggerezza.

giovedì 6 ottobre 2011

Banana bread

banana bread by fugzu
banana bread, a photo by fugzu on Flickr.
Era molto tempo che dovevo provare questa ricetta e la scusa è stata la pubblicazione di alcune ricette di Aurelia Bartoletti, dal suo Blog Profumi in Cucina sul numero di ottobre della rivista "A Tavola".

Ho poi scoperto, dal suo Blog, che Aurelia aveva trovato la ricetta sul Blog di Alex "Foto e Fornelli" e lei a sua volta l'aveva tradotta da un libro tedesco di Cynthia Barcomi.
Nel suo post, Alex scrive :

"Vale la pena farlo anche solo per il profumo che si diffonde per la casa. Cynthia Barcomi propone nel suo libro diverse aggiunte. Io ho scelto l’uvetta e le noci, ma si possono aggiungere due-tre ingredienti tra i seguenti: 100 g di cioccolato tritato (bianco o fondente), 50 gr di farina di cocco tostata, 60 gr di noci Macadamia, 50 gr di ananas essiccato, 50 gr di zenzero candito. E sicuramente potete sbizzarrirvi con altra frutta secca.


Vi copio la ricetta dal Blog di Aurelia

Banana bread

125 g di burro ammorbidito
150 g di zucchero
2 uova
1 baccello di vaniglia
una punta di noce moscata in polvere
400 g banane molto mature, schiacciate (4-5)
300 g di farina
1 cucchiaino di bicarbonato (6 g)
un pizzico di sale
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
60 g di noci tritate  grossolanamente


PROCEDIMENTO


Montare con la frusta elettrica lo zucchero ed il burro, fino a rendere il composto bello spumoso.
Aggiungere le uova ed i semini del baccello di vaniglia, continuare a lavorare il composto per altri 2 o 3 minuti, a questo punto aggiungere le banane schiacciate  e mescolate bene.

E’ il momento di aggiungere la farina setacciata, il bicarbonato e il sale, senza lavorare troppo il composto, quindi aggiungiamo la cannella, la noce moscata, e le noci tritate.

Imburrare uno stampo da cake, versare il composto, e cuocere in forno caldo a 185°per 60 minuti circa, facendo la prova stecchino… se l’impasto non rimane attaccato, il cake è cotto.

Dopo averlo fatto riposare per circa 10 minuti, è possibile sfornare il banana bread.

CONSIDERAZIONI
Se possibile ho velocizzato ancora di più la procedura utilizzando il kenwood con la frusta per montare e uova.

Ho montato lo zucchero con il burro e i semi di una bacca di vaniglia, mantenendo la frusta ad alta velocità . Ho quindi aggiunto le uova e continuato a montare finchè si sono schiarite e gonfiate.

Ho schiacciato le banane con la forchetta e le ho versate nella ciotola continuando per pochi minuti a lavorare con il ken e la frusta.
Ho tolto il contenitore e continuato a incorporare i restanti ingredienti (farina, sale, bicarbonato, noce moscata, cannella tutti insieme) aiutandomi con una spatola.
Per ultimo ho aggiunto le noci.
Ho ottenuto una cream simile a quella dell'impasto di un ciambellone. Ho imburrato (solo) abbondantemente lo stampo e versato il composto che ha riempito la stampo fino a 2 cm sotto il bordo.

Ho infornato a forno già caldo ventilato a 185°C per 55 minuti. Poi ho spento e lasciato 10 minuti in forno.
Ho sfornato e dopo poco il "pane" si è sformato con facilità.

E' cresciuto molto nel primo quarto d'ora poi si è colorito: ho quindi deciso dopo la prima mezz'ora di cottura di abbassare leggermente la temperatura a 175 °C.

Veniamo al bello e buono della ricetta... il profumo, di questo Banana Bread, durante la cottura e una volta sfornato è unico, delicato ma persistente. Come per il sapore la banana si sente ma gli altri aromi (vaniglia, cannella, noce moscata, noci) vengono a galla e ti avvolgono, quasi ti confondono (cercando di identificare i singoli sapori sembra quasi che ci sia anche della cioccolata).

Soffice, dolce e non dolce.

Che dire!? 

Ringrazio le 2 blogger che hanno diffuso  in modo corretto la ricetta e hanno reso  possibile questo piccolo miracolo di bontà.

CONSIDERAZIONI 2

L'ho rifatto perchè avevo ancora delle banana.. naturalmente mi mancavano 40 gr di frutta così li ho aggiunti in pera matura.
E anche le noci non erano sufficienti quindi ho fatto metà noci e mtà nocciole.
Per il resto ho seguito alla lettera dosi e ricetta.


Il primo Banana Bread è durato ottimo nel sapore e constitenza per diversi giorni, come fosse stato appena fatto. Di questo vi racconterò poi perchè lo porterò domani a Faenza ai miei genitori.



mercoledì 5 ottobre 2011

Lasagne ai porri e cavolo nero

lasagne ai porri e cavolo nero by fugzu
lasagne ai porri e cavolo nero, a photo by fugzu on Flickr.
Questo caldo ci fa dimenticare che siamo già in ottobre. Il cavolo nero migliore è quello dopo a prima gelata ma ho provato ugualmente questa ricetta perchè mi incuriosiva. Proviene dal numero di ottobre della rivista "A Tavola"

INGREDIENTI
(6 persone)

600 gr cavolo nero o altre varietà (2 mazzi: 300 gr puliti)
1 cipolla grande (rossa)
40 gr burro
1 cucchiaio olio extravergine di oliva
6 porri (4 grossi)
12 fogli pasta all'uovo per lasagne (2 uova di pasta)**
500 ml di besciamella*
130 gr parmigiano grattugiato
sale/pepe

*BESCIAMELLA

40 gr burro
40 gr farina 00
200 gr latte
200 gr acqua
sale, pepe
noce moscata

**PASTA
2 uova
180-200 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa

PROCEDIMENTO

Eliminate le coste al cavolo nero e lavatelo bene.
Tagliatelo a striscioline fini e sbollentatele per 5 minuti in acqua a bollore salata.
Scolatele e sciacquatele subito in acqua ghiacciata.

Scaldate 20 gr di burro e l'olio in una casseruola. fate appassire la cipolla tritata e versate il cavolo.
Salate e pepate e aggiugete mezzo bicchiere di acqua.
Cuocete a fuoco molto basso, coperto, per 30 minuti. Una volta terminata la cottura lasciate da parte.

Pulite i porri e tagliate a rondelle di 1 cm la parte chiara.

Cuocete a vapore finchè sarà tenero.

preparate la besciamela sciogliendo il burro, versando la farina tutta in un colpo e mescolando velocemente. Versate un po' per volta i liquidi a temperatura ambiente o freddi mescolando in continuazione con un cucchiaio di metallo. Appena sarà addensata spegnete la fiamma e mescolate di tanto in tanto per evitare che si formi una crosat sulla superficie.

Preparate la pasta all'uovo e tagliate dei quadretti di sfoglia che sbollenterete in acqua salata. Passateli poi in acqua fredda sempre salata e lasciateli asciugare su un telo di stoffa.

Versate un piccolo strato di besciamella su una teglia poi foderate con le sfoglie.
versate un po' di cavolo nero, poi uno strato di porri, un po' di besciamella e una abbondante spolverata di parmigiano.
Ripetete fino ad esaurimento degli ingredienti. Concludendo se volete uno strato abbondante di besciamella e parmigiano oppure con uno strato di sfoglie e qualche tocchetto di burro.

Infornate a 200°C forno ventilato per 20 minuti.

CONSIDERAZIONI

Le dosi di cavolo e porri mi sono sembrate eccessive e le ho diminuite mentre quella di besciamella, a mio parere, era scarsa.

Ho fatto 3 strati di sfoglie.
Ho preferito fare besciamella e sfoglia fatta in casa: nei tempi della ricetta si possono fare senza incidere eccessivamente sul lavoro finale.

Questa lasagna è davvero particolare. Non stanca. Ci è piaciuta!

salsa giapponese con barbabietole, cipolle e carote

Questa salsa giapponese può essere servita da accompagnamento al tataki di tonno in alternativa a una salsa agrodolce.
La ricetta proviene dal numero di ottobre della rivista "A Tavola"

INGREDIENTI

250 ml aceto (mele)
250 gr barbabietole
200 gr carote
250 gr cipolla

PROCEDIMENTO

Fate bollire l'aceto con le barbabietole e le carote tagliate a cubettini piccoli.

Aggiungete il sale cuocendo e mescolando con cura per 15-20 minuti.

Dopo i primi 10 minuti aggiungete le cipolle rosse tritate finemente.

Se è ancora liquida scolare e servire oppure conservare la salsa invasandola coperta di olio.

CONSIDERAZIONI

Ne ho preparata un po' meno e non è risultata "liquida": per renderla più cremosa l'ho passata velocemente al mixer a lame.

Ottima! Provatela.

Tataki di tonno con salsa alle barbabietole e riso bianco

Ecco un'altra ricetta dal numero di ottobre della rivista "A Tavola"

INGREDIENTI
(6 persone)

500 gr di lombo di tonno
9 cucchiai di tamari* (o salsa di soia)
6 cucchiai olio extravergine di oliva
1 pezzetto di zenzero fresco grattugiato
3 limoni (scorza e succo)
12 cucchiai semi sesamo
olio sesamo
pepe

SALSA ALLE BARBABIETOLE e CIPOLLE

250 ml aceto (mele)
250 gr barbabietole
200 gr carote
250 gr cipolla
20 gr sale

PROCEDIMENTO

In una ciotola ampia (o in un contenitore a chiusura ermetica) preparate la marinata mescolando il tamari con l'olio, lo zenzero grattugiato, la scorza di limone grattugiata e il succo.
Preparate il tonno sfregandone la superficie con il pepe. Tagliate a blocchi rettangolari o quadrati di grandi dimensione e metteteli nella marinata sigillando il contenitore e mettendolo al fresco in frigorifero per 2 ore.

Tostate velocemente i semi di sesamo in una padella e adagiateli su un piatto.
Scolate i pezzi di tonno e passateli velocemente nel sesamo.

Scaldate una padella ampia con 2 cucchiai di olio di sesamo.
Scottare i tranci per 1 minuto ogni lato: la superficie dovrà essere ben abbrustolita ma l'interno rimarrà roseo.

Tagliate i tranci a fettine e servite subito. Può essere accompagnato con una salsa di barbabietole e cipolle rosse o in alternativa della salsa agrodolce.

CONSIDERAZIONI


Il Tamari è una salsa giapponese molto salata, simile alla salsa di soia ma specifica per le marinate e gli arrosti di carne. Ho seguito alla lettera la ricetta ma ho evitato di tostare prima i semi di sesamo in quanto si son tostai al momento della cottura del tonno.

Ho servito il tonno accompagnato dalla salsa alle barbabietole e da riso bianco cotto alla orientale.

Davvero buono! Perfetto per i golosi di cucina giapponese !

Tartare di capesante con finocchio e vinaigrette di agrumi

Qualche giorno fa ho scoperto grazie ad una amica di FB e di cucina (Aurelia Bartoletti) la rivista di cucina "A Tavola". Pur essendo in edicola da 25 anni non la conoscevo... Ho rimediato subito acquistando il numero di ottobre e rimanendo affascinata da ricette e impostazione generale.

Questa ricetta è uno degli antipasti pubblicati.

INGREDIENTI
(6 persone)

18 noci capesante
1 arancia
2 lime (o limoni)

2 finocchi
5 cucchiai olio extravergine
sale
pepe bianco

PROCEDIMENTO

Sbucciate e tritate finemente i finocchi, metteteli in una pentola con 2 cucchiai di olio, sale e pepe.
Cuocete a fuoco moderato, coperti per 25 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Lavate le noci di capesante in acqua fredda e asciugatele bene con lo scottex.
Tagliatele a dadini e adagiatele su un piatto (non una ciotola troppo fonda).

Lavare e asciugare gli agrumi. Togliere la scorza con un pelapatate e tagliatela a filini sottilissimi..
Sbollentate per 1 minuto in acqua bollente poi scolatele e disponetele in una ciotola.

Condite le scorzette con i 3 cucchiai di olio avanzato e il succo dei lime/limoni, sale e pepe..

Versate sulle capesante e lasciate marinare in luogo fresco per 30 minuti.

Versate la fonduta di finocchio in 6 bicchieri, coprite con un cucchiaio di tartare di capesante e scorzette di agrumi.
continuate con un altro strato di crema di finocchio e ancora con la tartare. Concludete irrorando con un po' di marinata e decorando con una fogliolina di prezzemolo o erba cipollina.

CONSIDERAZIONI

Ho aggiustato la dose per 4 persone utilizzando

12 noci di capesante
1 arancia
1 limone
1 finocchio e 1/2

Per sminuzzare meglio il finocchio l'ho passato al mixer a lame sia da crudo che una volta conclusa la cottura.

Bicchierini davvero ottimi. Delicati. La crema di finocchio mi sembrava una cosa misera e non molto buona ma una volta assaggiata nel bicchiere completo si sposa perfettamente con gli altri sapori e consistenze.

Provate!