Ecco un piatto di origine vietnamita ma presente in numerose varianti anche nella cucina cinese.
Vi trascrivo la ricetta che proviene dal Blog Cucinare lontano di JMC.
Questo è un piatto di origine vietnamita che amo moltissimo. E' semplice da preparare e gustosissimo.
Per costolone intendo le "spuntature" o "rosticciana" di maiale, ma si può anche fare con altre parti del maiale, a scelta.
La mia versione è questa:
Per 4 persone
3/4 costolone a persona
3 spicchi d'aglio sminuzzati
1 cucchiaino da caffè di ginger fresco grattugiato
1 cucchiaino da caffè di coriandolo fresco tritato (facoltativo)
3 cucchiai da minestra colmi di zucchero biondo di canna (ma va bene anche quello bianco...)
salsa di soia
pepe nero in polvere
olio di semi
Fare rosolare le costolone in tegame in olio di semi.
Aggiungere aglio, coriandolo e pepe.
Aggiungere lo zucchero e farlo caramellizzare a fuoco alto girando continuamente il tutto.
Appena comincia a caramellizzare, aggiungere 2 cucchiai da minestra di salsa di soia, un goccio d'acqua, coprire la pentola e lasciare cuocere le costolone a fuoco basso in quel sugo, controllando ogni tanto.
Servire con riso basmati o thai profumato cotto come più vi piace.
CONSIDERAZIONI
Ho seguito alla lettera la ricetta cercando di usare delle costolette piccole, singole e più magre possibili.
Ho cotto il tutto in un wok per ottenere la giusta temperatura su tutta la superficiee non ho aggiunto olio.
A fine cottura la salsa era comunque un po' liquida quindi al prossima volta porterò a cottura completa la carne e solo dopo aver scolato il liquido procederò al procedimento di caramellizzazione, solo pochi minuti prima di servirla conil riso basmati bianco.
Sapori e consistenze ottime.. per non parlare di profumi e colori!
martedì 26 aprile 2011
domenica 24 aprile 2011
Tortelli con robiola e zucchine con salsa ai fiori di zucca
Ancora una ricetta di Alessandra Spisni.
Unica variante nel condimento: dato che non avevo fiori di zucca ho usato zucchine.
INGREDIENTI
(6 persone)
PASTA
4 uova
360-400 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
200 gr ricotta romana
100 gr robiola
30 gr parmigiano
1 tuorlo
sale, pepe
CONDIMENTO
1 cipollotto fresco
1 spicchio aglio
20 fiori di zucca( 4 zucchine)
olio evo
burro
sale, pepe
prezzemolo (basilico)
PROCEDIMENTO
Lavate e tagliate a cubettini molto piccoli le zucchine. Immergeteli per 30 minuti in acqua fredda salata.
Impastate la sfoglia e lasciatela riposare una mezz'ora coperta da una ciotola di vetro mentre preparerete il ripieno.
Saltate i cubetti di zucchine scolati e asciugati con poco olio in una padella antiaderente.
Versateli su della carta assorbente e tamponateli, lasciandoli raffreddare leggermente.
Mettete in una ciotola la ricotta, i robiola, il parmigiano, il tuorlo e infine le zucchine. Mescolate bene e regolate di sale e pepe.
Stendete la sfoglia sottile e, con l'aiuto di una rotellina tagliate a metà per la lunghezza e verticalmente per ottenere dei quadrati.
Mettete il ripieno e chiudete a tortellino.
Mettete i tortelli su vassoi di cartone leggermente infarinati .
Preparate il sugo saltando, con un po' di olio in una grande padella antiaderente, il cipollotto e l'aglio finemente tritati con gli eventuali fiori di zucca o le zucchine tagliate finemente.
Alla fine, a fuoco spento, aggiungete il basilico spezzettato e un po' di burro buono.
CONSIDERAZIONI
Ho preparato qualche giorno prima la pasta e l'ho surgelata.
Posso comunque confermarvi che il sapore e la consistenza di questa pasta è davvero delicate e buona.
Unica variante nel condimento: dato che non avevo fiori di zucca ho usato zucchine.
INGREDIENTI
(6 persone)
PASTA
4 uova
360-400 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
200 gr ricotta romana
100 gr robiola
30 gr parmigiano
1 tuorlo
sale, pepe
CONDIMENTO
1 cipollotto fresco
1 spicchio aglio
20 fiori di zucca( 4 zucchine)
olio evo
burro
sale, pepe
prezzemolo (basilico)
PROCEDIMENTO
Lavate e tagliate a cubettini molto piccoli le zucchine. Immergeteli per 30 minuti in acqua fredda salata.
Impastate la sfoglia e lasciatela riposare una mezz'ora coperta da una ciotola di vetro mentre preparerete il ripieno.
Saltate i cubetti di zucchine scolati e asciugati con poco olio in una padella antiaderente.
Versateli su della carta assorbente e tamponateli, lasciandoli raffreddare leggermente.
Mettete in una ciotola la ricotta, i robiola, il parmigiano, il tuorlo e infine le zucchine. Mescolate bene e regolate di sale e pepe.
Stendete la sfoglia sottile e, con l'aiuto di una rotellina tagliate a metà per la lunghezza e verticalmente per ottenere dei quadrati.
Mettete i tortelli su vassoi di cartone leggermente infarinati .
Alla fine, a fuoco spento, aggiungete il basilico spezzettato e un po' di burro buono.
CONSIDERAZIONI
Ho preparato qualche giorno prima la pasta e l'ho surgelata.
Ho ottenuto 64 tortelli.
Quando, qualche giorno dopo, stavo per preparare il condimento mi sono accorta di non avere i fiori di zucca così ho ripiegato su un sughetto alle zucchine.
Ho sostituito il basilico al prezzemolo perchè a mio parere è l'abbinamento perfetto per le zucchine. Ho anche evitato di friggere le zucchine del ripieno perchè era inutile per il formato così piccolo.
La dose del ripieno era leggermente scarsa e io avrei messo un po' più di zucchine all'interno.
La dose del ripieno era leggermente scarsa e io avrei messo un po' più di zucchine all'interno.
TAVE KOSI: agnello allo yogurt albanese
Io adoro la carne di agnello: quest'anno ho avuto la fortuna di acquistarne un mezzo allevato dalla famiglia di mia cugina in Romagna.
Ho deciso così di provare una nuova ricetta e ho scelto una albanese pubblicata sul Blog di JMC Cucinare lontano.
Eccovi il TAVE KOSI o agnello allo yogurt.
Per 6 persone:
1kg di spalla d'agnello a cuboni
700g di yogurt (preferibilmente di pecora ma comunque denso tipo greco)
150g di burro
100g di farina
3 uova sbattute
Sale e pepe
Mettere la carne a bollire in acqua salata fino a quando non è ben cotta e tenera. Tenere il brodo da parte.
Fare sciogliere il burro a fuoco basso in un tegamino e quand'è fuso aggiungere la farina. Girare e amalgamare scaldando.
Appena è amalgamato il tutto aggiungere 2 bicchieri del brodo di agnello e portare a bollore girando con la frusta per evitare i grumi.
A bollore levare il tegame dal fuoco e lasciare intiepidire.
Quando è ben tiepido, aggiungere lo yogurt, le uova, sale e pepe e amalgamare bene il tutto.
Mettere la carne in un recipiente da forno (la tradizione albanese vorrebbe un contenitore di coccio), coprire con la salsa e infornare a 200° per un pò meno di mezz'ora.
Me l'hanno servito con riso pilaf, era molto buono: la salsa conferisce un delicato sapore acidulo e diventa compatta tipo "flan".
Lo yogurt va stabilizzato per evitare che si divida a contatto con il caldo. In tutte le ricette balcaniche, turche, mediorientali o indiane dove lo yogurt va cotto, lo si mescola prima con un pò di farina.
INGREDIENTI
per 4 persone
666 gr agnello (spalla: peso della sola polpa)
460 gr yogurt greco
100 gr burro
66 gr farina
2 uova
sale, pepe
PROCEDIMENTO
Ho messo a bollire in acqua salata, per un'ora i pezzi di spalla. Ho calcolato il peso leggermente maggiorato perchè c'erano anche delle ossa.
Una ventina di minuti prima dello scadere del tempo di cottura ho acceso il forno ventialto a 200°C e ho inziato a fare la salsa.
Ho sciolto in un pentolino il burro e aggiunto la farina, mescolando.
Ho poi aggiunto un po' alla volta 3 mestoli di brodo di agnello.
Ho ottenuto un crema densa.
Ho messo il tuttoin una ciotola e l'ho raffreddata leggermente a bagno maria con acqua fredda.
Ho sbattuto le due uova e con l'iuto di una frusta le ho aggiunte al composto ormai tiepido.
Una volta assorbite il tutto è risulato un po' più cremoso e aiutandomi con una spatola ho aggiunto anche lo yogurt, senza difficoltà.
Ho salato e pepato.
La consistenza e colore finale di questa crema è molto simile a un purè di patate.
Ho scolato la carne, tolto le ossa e tagliato a pezzettoni.
Ho messo la carne in una pirofila di ceramica e versato la crema allo yogurt, mescolando ben bene e livellandola.
Ho infornato a 200°C forno ventilato per 25 minuti fino a che il composto si è leggermente gonfiato e colorito.
Ho servito subito abbinato a un pilaf di riso bianco.
Solitamente in 4 consumiamo 250 gr di riso cotto in doppio peso di acqua a pentola coperta per qualche minuto in meno del tempo di cottura e lasciato coperto, a fiamma spenta ancora 6-7 minuti.
CONSIDERAZIONI 2
Come mi era stato consigliato ho rifatto questa ricetta eliminando bollitura e burro.
La preparazione si è velocizzata e è migliorata.
Ho semplicemente tagliato a pezzetti l'agnello disossato e l'ho messo a cuocere in forno in un tegame di coccio per una ventina di minuti con la sola aggiunta di 2 cucchiai di acqua.
Nel frattempo ho mescolato la farina con le uova e poi ho aggiunto lo yogurt greco mescolando con una frusta.
Ho coperto con abbondante composto l'agnello e proseguito la cottura per un'altra ventina di munti finchè la superficie è risultata dorata e gonfia.
Ho deciso così di provare una nuova ricetta e ho scelto una albanese pubblicata sul Blog di JMC Cucinare lontano.
Eccovi il TAVE KOSI o agnello allo yogurt.
Per 6 persone:
1kg di spalla d'agnello a cuboni
700g di yogurt (preferibilmente di pecora ma comunque denso tipo greco)
150g di burro
100g di farina
3 uova sbattute
Sale e pepe
Mettere la carne a bollire in acqua salata fino a quando non è ben cotta e tenera. Tenere il brodo da parte.
Fare sciogliere il burro a fuoco basso in un tegamino e quand'è fuso aggiungere la farina. Girare e amalgamare scaldando.
Appena è amalgamato il tutto aggiungere 2 bicchieri del brodo di agnello e portare a bollore girando con la frusta per evitare i grumi.
A bollore levare il tegame dal fuoco e lasciare intiepidire.
Quando è ben tiepido, aggiungere lo yogurt, le uova, sale e pepe e amalgamare bene il tutto.
Mettere la carne in un recipiente da forno (la tradizione albanese vorrebbe un contenitore di coccio), coprire con la salsa e infornare a 200° per un pò meno di mezz'ora.
Me l'hanno servito con riso pilaf, era molto buono: la salsa conferisce un delicato sapore acidulo e diventa compatta tipo "flan".
Lo yogurt va stabilizzato per evitare che si divida a contatto con il caldo. In tutte le ricette balcaniche, turche, mediorientali o indiane dove lo yogurt va cotto, lo si mescola prima con un pò di farina.
INGREDIENTI
per 4 persone
666 gr agnello (spalla: peso della sola polpa)
460 gr yogurt greco
100 gr burro
66 gr farina
2 uova
sale, pepe
PROCEDIMENTO
Ho messo a bollire in acqua salata, per un'ora i pezzi di spalla. Ho calcolato il peso leggermente maggiorato perchè c'erano anche delle ossa.
Una ventina di minuti prima dello scadere del tempo di cottura ho acceso il forno ventialto a 200°C e ho inziato a fare la salsa.
Ho sciolto in un pentolino il burro e aggiunto la farina, mescolando.
Ho poi aggiunto un po' alla volta 3 mestoli di brodo di agnello.
Ho ottenuto un crema densa.
Ho messo il tuttoin una ciotola e l'ho raffreddata leggermente a bagno maria con acqua fredda.
Ho sbattuto le due uova e con l'iuto di una frusta le ho aggiunte al composto ormai tiepido.
Una volta assorbite il tutto è risulato un po' più cremoso e aiutandomi con una spatola ho aggiunto anche lo yogurt, senza difficoltà.
Ho salato e pepato.
La consistenza e colore finale di questa crema è molto simile a un purè di patate.
Ho scolato la carne, tolto le ossa e tagliato a pezzettoni.
Ho messo la carne in una pirofila di ceramica e versato la crema allo yogurt, mescolando ben bene e livellandola.
Solitamente in 4 consumiamo 250 gr di riso cotto in doppio peso di acqua a pentola coperta per qualche minuto in meno del tempo di cottura e lasciato coperto, a fiamma spenta ancora 6-7 minuti.
CONSIDERAZIONI
Non avevo idea di cosa avrei mangiato e ho avuto fiducia nelle ricette pubblicate da JMC.
E' davvero eccezionale, unico, Lessando prima l'agnello, si ammorbidisce e perde la parte grassa.
Non avendo visto una foto prima di fare la ricetta la parte di "crema" allo yogurt mi sembrava un po' abbondante, in realtà col senno di poi (avendo visto altre foto in internet e dopo l'assaggio) la proporzione è perfetta così.
Ma la cosa che sorprende davvero è il sapore e la consistenza della parte con lo yogurt: ricorda lontanamente un soufflè ma è meglio, più leggera e meno "stancante" nel sapore.
L'abbinamento con il riso pilaf rende il piatto perfetto.CONSIDERAZIONI 2
Come mi era stato consigliato ho rifatto questa ricetta eliminando bollitura e burro.
La preparazione si è velocizzata e è migliorata.
Ho semplicemente tagliato a pezzetti l'agnello disossato e l'ho messo a cuocere in forno in un tegame di coccio per una ventina di minuti con la sola aggiunta di 2 cucchiai di acqua.
Nel frattempo ho mescolato la farina con le uova e poi ho aggiunto lo yogurt greco mescolando con una frusta.
Ho coperto con abbondante composto l'agnello e proseguito la cottura per un'altra ventina di munti finchè la superficie è risultata dorata e gonfia.
Tortelli fritti
Ecco un'altra ricetta di Alessandra Spisni: proviene dal numero di marzo/aprile della sua rivista.
Io ne ho provato una mezza dose.
INGREDIENTI
2 uova
180/200 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
500 gr strutto per friggere
125 gr mortadella tritata
50 gr robiola
100 gr mozzarella tritata
1/2 uovo (1 tuorlo)
PROCEDIMENTO
Impastate le due uova di sfoglia e lasciate riposare l'impasto coperto da una ciotola.
Preparate il ripieno tritando a coltello la mozzarella e la mortadella e mescolandola con il tuorlo e la robiola.
stendete la sfoglia fine e tagliatela a metà per la lunghezza e verticalmente in modo da formare dei quadrati di circa 6 cm di lato.
Con un cucchiaino mettete il ripieno e chiudete i tortelli ponendoli su un vassoio di cartone leggermente infarinato.
Portate a bollore l'acqua salata e "sbianchite" i tortelli.
Tuffateli nell'acqua e scolateli dopo un minuti ponendoli ad asciugare su un telo di cotone.
Quando li vorrete mangiare scaldate bene l strutto in una padella di alluminio e friggete un po' per volta i tortelli.
In brevissimo si gonfiano e diventano dorati.
Poneteli su fogli di carta assorbente e serviteli subito con un po' di sale.
CONSIDERAZIONI
Sono davvero unici!
Con mezza dose ho ottenuto 38 tortelli.
Non avevo ancora provato la sbianchitura della pasta perchè in casa mia non si faceva ma vi assicuro che il risultato finale è davvero migliore. la pasta si mantiene chiusa e non assorbe grasso.
Vi consiglio anche di tagliare finemente a coltello il ripieno e non di passarlo al mixer: sarà migliore.
Beh, per il resto la bontà e a consistenza.. ma anche la velocità con cui si fanno e si.. mangiano è unica.
Grazie ancora, Spisni!
CONSIDERAZIONI 2
Mi è venuta l'insana idea di provare una variante al pesce: mantenere tutti gli ingredienti nelle dosi indicate e sostituire la mortadella con salmone affumicato, morbido.
Appena provo vi faccio sapere.
CONSIDERAZIONI 3
Ho fatto la prova col salmone affumicato tenero, l'ho sostituito in pari dose alla mortadella ma ho evitato di salare e pepare.
Poi ho proseguito come per gli altri.
Davvero buoni, perfetti. Ora c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Io ne ho provato una mezza dose.
INGREDIENTI
2 uova
180/200 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
500 gr strutto per friggere
125 gr mortadella tritata
50 gr robiola
100 gr mozzarella tritata
1/2 uovo (1 tuorlo)
PROCEDIMENTO
Impastate le due uova di sfoglia e lasciate riposare l'impasto coperto da una ciotola.
Preparate il ripieno tritando a coltello la mozzarella e la mortadella e mescolandola con il tuorlo e la robiola.
stendete la sfoglia fine e tagliatela a metà per la lunghezza e verticalmente in modo da formare dei quadrati di circa 6 cm di lato.
Con un cucchiaino mettete il ripieno e chiudete i tortelli ponendoli su un vassoio di cartone leggermente infarinato.
Portate a bollore l'acqua salata e "sbianchite" i tortelli.
Tuffateli nell'acqua e scolateli dopo un minuti ponendoli ad asciugare su un telo di cotone.
In brevissimo si gonfiano e diventano dorati.
CONSIDERAZIONI
Sono davvero unici!
Con mezza dose ho ottenuto 38 tortelli.
Non avevo ancora provato la sbianchitura della pasta perchè in casa mia non si faceva ma vi assicuro che il risultato finale è davvero migliore. la pasta si mantiene chiusa e non assorbe grasso.
Vi consiglio anche di tagliare finemente a coltello il ripieno e non di passarlo al mixer: sarà migliore.
Beh, per il resto la bontà e a consistenza.. ma anche la velocità con cui si fanno e si.. mangiano è unica.
Grazie ancora, Spisni!
CONSIDERAZIONI 2
Mi è venuta l'insana idea di provare una variante al pesce: mantenere tutti gli ingredienti nelle dosi indicate e sostituire la mortadella con salmone affumicato, morbido.
Appena provo vi faccio sapere.
CONSIDERAZIONI 3
Ho fatto la prova col salmone affumicato tenero, l'ho sostituito in pari dose alla mortadella ma ho evitato di salare e pepare.
Poi ho proseguito come per gli altri.
Davvero buoni, perfetti. Ora c'è solo l'imbarazzo della scelta.
mercoledì 20 aprile 2011
Budino al cioccolato
Ecco un'altra ricetta fatta da mia figlia Clara.
Proviene dal Blog di Barbara, La Cuoca Felice. Lei ne ha fatto mezza dose: uno stampo in silicone da sei porzioni.
Vi trascrivo la ricetta.
INGREDIENTI
1 litro di latte intero
100 gr di cioccolato fondente
100 gr di farina
50 gr di cacao amaro in polvere
150 gr di zucchero
100 gr di burro
PREPARAZIONE
Ho portato il latte a bollore, l'ho tolto dal fuoco ed ho aggiunto il burro e il cioccolato fondente a pezzi per scioglierli.
In un tegame ho messo la farina, lo zucchero (qui ho usato quello di canna) e il cacao. Ho amalgamato bene ed ho aggiunto il latte poco a poco mescolando con una frusta per non formare grumi.
A questo punto ho rimesso il tutto sul fuoco moderato ed ho portato a bollore girando sempre con un cucchiaio di legno (attenzione, che si attacca facilmente).
Appena ha dato i primi segni di bollore ho spento il gas e con un mestolo ho riempito gli stampini (di silicone e di alluminio, ma si può mettere anche in bicchieri di plastica). Se preferite va bene anche un stampo unico, così quando lo sformate potete tagliarlo a fette... (foderatelo con la pellicola prima di colare il composto, vi aiuterà a sformarlo).
Ho portato a temperatura ambiente ed ho messo tutti i contenitori in frigo.
Lasciarli almeno un paio d'ore prima di consumarli.
Grazie ancora, Barbara!
Proviene dal Blog di Barbara, La Cuoca Felice. Lei ne ha fatto mezza dose: uno stampo in silicone da sei porzioni.
Vi trascrivo la ricetta.
INGREDIENTI
1 litro di latte intero
100 gr di cioccolato fondente
100 gr di farina
50 gr di cacao amaro in polvere
150 gr di zucchero
100 gr di burro
PREPARAZIONE
Ho portato il latte a bollore, l'ho tolto dal fuoco ed ho aggiunto il burro e il cioccolato fondente a pezzi per scioglierli.
In un tegame ho messo la farina, lo zucchero (qui ho usato quello di canna) e il cacao. Ho amalgamato bene ed ho aggiunto il latte poco a poco mescolando con una frusta per non formare grumi.
A questo punto ho rimesso il tutto sul fuoco moderato ed ho portato a bollore girando sempre con un cucchiaio di legno (attenzione, che si attacca facilmente).
Appena ha dato i primi segni di bollore ho spento il gas e con un mestolo ho riempito gli stampini (di silicone e di alluminio, ma si può mettere anche in bicchieri di plastica). Se preferite va bene anche un stampo unico, così quando lo sformate potete tagliarlo a fette... (foderatelo con la pellicola prima di colare il composto, vi aiuterà a sformarlo).
Ho portato a temperatura ambiente ed ho messo tutti i contenitori in frigo.
Lasciarli almeno un paio d'ore prima di consumarli.
CONSIDERAZIONI
INGREDIENTI
(6 monoporzioni)
(6 monoporzioni)
1/2 litro di latte intero
50 gr di cioccolato fondente al 62%
50 gr di farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
25 gr di cacao amaro in polvere
75 gr di zucchero semolato
50 gr di burro
50 gr di cioccolato fondente al 62%
50 gr di farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
25 gr di cacao amaro in polvere
75 gr di zucchero semolato
50 gr di burro
Ricetta davvero veloce. Clara ha versato la crema negli stampi in silicone e li ha posizionati una notte in congelatore per poterli poi sformare bene.
Poi, per portare il budino alla giusta consistenza, l'ha messo in frigorifero ma dopo 4 ore la forma ha un po' ceduto.
La consistenza del budino è ottima ma non capiamo se doveva bollire qualche minuto per essere un po' più "rigido" una volta a temperatura frigorifero/ambiente.
In ogni caso può essere ottimo servito in coppette e decorato con panna fresca montata al momento.
In ogni caso può essere ottimo servito in coppette e decorato con panna fresca montata al momento.
domenica 10 aprile 2011
Insalata esotica
Qualche tempo fa, quasi casualmente ho saputo che Allan Bay sarebbe venuto a Pistoia ad inaugurare un piccolo spazio biblioteca dentro una Casa del Popolo.
Sarebbe stato in compagnia della chef e scrittrice Emanuela Vanni.
Non potevo farmi scappare l'occasione e con Jmc abbiamo fatto un salto.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere e seguito l'incontro serale ma soprattutto abbiamo comprato qualche libro e conosciuto due persone interessantissime.
Allan bay è uno scrittore, cuoco, persona di cultura ad ampio raggio. Emanuela, tra le altre cose (es. fotografia) è una appassionata di cultura e cucina medioevale.
Ancora non avevo libri di Allan, anche se ne ho numerosi della Collana che lui cura delle edizioni Ponte alle Grazie, ho acquistato e letto d'un fiato "Cuochi si diventa" Ed. Universale Economica Feltrinelli.
Dopo aver letto l'impegnativo (ma necessario a chi è davvero appassionato di cucina e non ha mai fatto un corso professionale a ampio spettro)
" L'arte della cucina moderna"
di Herny Paul Pellaprat
ed. Rizzoli
questo suo libro ne è l'evoluzione moderna.
Ci sono tanti piccoli e grandi cosigli, un ottimo punto di partenza per continuare la personale evoluzione e crescita nella cultura culinaria del Mondo.
INSALATA ESOTICA
INGREDIENTI
(4 persone)
1 ananas fresco
1 avocado
1 petto di pollo
code di gambero
1 pomodoro rosso (5 pomodorini)
succo di mezzo limone
poco curry
sale
1 cucchiaio maionese
2 cucchiai olio extravergine di oliva
qualche goccia di tabasco (olio piccante + un goccio ketchup)
PREPARAZIONE
Pulite l'ananas, tagliatelo in quarti e togliete la parte centrale legnosa.
Tagliate ciascuna fetta ancora a metà e poi a pezzettini.
Pulite l'avocado e tagliatelo a pezzettini.
In una ampia ciotola versate ananas e avocado e conditeli con il succo filtrato di mezzo limone.
Aggiungete un pomodoro a pezzetti condito con una emulsione di 2 cucchiai di olio con un pizzico di curry e qualche goccia di Tabasco e poco sale.
Unite il pollo cotto a vapore o saltato velocemente in padella e tagliato a dadini.
Oppure altrettanto code di gambero cotte a vapore. Condite con un cucchiao di maionese.
CONSIDERAZIONI
La dose indicata sul libro è per sei persone: il doppio di quella che vi ho scritto che per quattro non è scarsa.
Non avevo Tabasco ed ho così aggiunto olio piccante di peperoncino e un goccio di ketchup: il piccante ci sta davvero bene: alla fine abbiamo messo anche qualche pezzetto di Habanero.
Ho usato circa un petto di pollo e dato che siamo dei golosi abbiamo aggiunto anche le code di gambero lessate, sgusciate e pulite.
Che bontà!
Consistenze e sapori si sposano perfettamente lasciando in bocca un misto di sapori delicati e profumati che non stancano anche se ne mangi una grossa quantità.
Grazie Allan!
Sarebbe stato in compagnia della chef e scrittrice Emanuela Vanni.
Non potevo farmi scappare l'occasione e con Jmc abbiamo fatto un salto.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere e seguito l'incontro serale ma soprattutto abbiamo comprato qualche libro e conosciuto due persone interessantissime.
Allan bay è uno scrittore, cuoco, persona di cultura ad ampio raggio. Emanuela, tra le altre cose (es. fotografia) è una appassionata di cultura e cucina medioevale.
Ancora non avevo libri di Allan, anche se ne ho numerosi della Collana che lui cura delle edizioni Ponte alle Grazie, ho acquistato e letto d'un fiato "Cuochi si diventa" Ed. Universale Economica Feltrinelli.
Dopo aver letto l'impegnativo (ma necessario a chi è davvero appassionato di cucina e non ha mai fatto un corso professionale a ampio spettro)
" L'arte della cucina moderna"
di Herny Paul Pellaprat
ed. Rizzoli
questo suo libro ne è l'evoluzione moderna.
Ci sono tanti piccoli e grandi cosigli, un ottimo punto di partenza per continuare la personale evoluzione e crescita nella cultura culinaria del Mondo.
INSALATA ESOTICA
INGREDIENTI
(4 persone)
1 ananas fresco
1 avocado
1 petto di pollo
code di gambero
1 pomodoro rosso (5 pomodorini)
succo di mezzo limone
poco curry
sale
1 cucchiaio maionese
2 cucchiai olio extravergine di oliva
qualche goccia di tabasco (olio piccante + un goccio ketchup)
PREPARAZIONE
Pulite l'ananas, tagliatelo in quarti e togliete la parte centrale legnosa.
Tagliate ciascuna fetta ancora a metà e poi a pezzettini.
Pulite l'avocado e tagliatelo a pezzettini.
In una ampia ciotola versate ananas e avocado e conditeli con il succo filtrato di mezzo limone.
Aggiungete un pomodoro a pezzetti condito con una emulsione di 2 cucchiai di olio con un pizzico di curry e qualche goccia di Tabasco e poco sale.
Unite il pollo cotto a vapore o saltato velocemente in padella e tagliato a dadini.
Oppure altrettanto code di gambero cotte a vapore. Condite con un cucchiao di maionese.
CONSIDERAZIONI
La dose indicata sul libro è per sei persone: il doppio di quella che vi ho scritto che per quattro non è scarsa.
Non avevo Tabasco ed ho così aggiunto olio piccante di peperoncino e un goccio di ketchup: il piccante ci sta davvero bene: alla fine abbiamo messo anche qualche pezzetto di Habanero.
Ho usato circa un petto di pollo e dato che siamo dei golosi abbiamo aggiunto anche le code di gambero lessate, sgusciate e pulite.
Che bontà!
Consistenze e sapori si sposano perfettamente lasciando in bocca un misto di sapori delicati e profumati che non stancano anche se ne mangi una grossa quantità.
Grazie Allan!
sabato 9 aprile 2011
Crostata di mele di Santin
Qualche giorno fa gironzolando sui programmi satellitari mi sono imbattuta in una puntata dello Chef Maurizio Santin, su Gambero Rosso: penso sia una nuova serie dedicata ai dolci casalinghi.
Sono rimasta affascinata da una crostata con le mele e alla prima occasione (l'8 aprile), l'ho fatta come Torta del mio Compleanno.
INGREDIENTI
FROLLA
(doppia dose)
500 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
180 gr zucchero a velo
375 gr burro
3 tuorli
CRUMBLE
(doppia dose)
300 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
150 gr burro
100 gr zucchero semolato
MELE SALTATE IN PADELLA
3-4 mele Granny Smith (grosse)
burro
zucchero semolato (3 cucchiai rasi)
1 pugno uva passa
1 pugno pinoli italiani
poca cannella in polvere
PROCEDIMENTO
Preparate la frolla, anche la sera prima, lasciandola in frigorifero: così sarà più stabile in cottura.
Mescolate lo zucchero con il burro, poi aggiungete i tuorli e alla fine la farina.
Una volta stesa mezza dose, mettetela in uno stampo con fondo ammovibile, per crostata e lasciatela ancora almeno un'ora in frigorifero prima di farcirla e infornarla.
Mettete a bagno in acqua tiepida l'uvetta: strizzatela e cambiate l'acqua un paio di volte mentre preparate il dolce.
Preparate il crumble mescolando a mano burro, zucchero e farina e ottenendo una specie di "sabbia-ghiaia" di frolla.
Disponetela su una teglia foderata di carta forno e ponete anch'essa almeno 20 minuti in frigorifero prima di infornarla e cuocerla a 170°C forno ventilato, fino a doratura.
Sfornate la teglia e mettetela da parte.
Sbucciate le mele, tagliatele a quarti. Ciascun quarto tagliatelo a metà per il lungo e poi in tre pezzi.
Scaldate un po' di burro in una grande padella antiaderente.
Saltate le mele a pezzetti e quando inizieranno a dorarsi aggiungete lo zucchero.
Cuocete ancora pochi minuti e aggiungete i pinoli e l'uvetta scolata e ben strizzata.
Alla fine spolverate con poca cannella in polvere.
Togliete dal frigorifero la base da crostata nello stampo, ancora cruda. Foratela se ancora non l'avete fatto poi spolverate con il crumble.
Distribuite sopra il composto di mele a pezzi, uvetta, pinoli e cannella.
Infornate a forno ventilato per circa 30-35 minuti a 170°C. Fate attenzione verso al fine perchè le mele caramellano e scuriscono, eventualmente abbassate a 160°C e proseguite gli ultimi 10 minuti di cottura.
Prima di servire spolverate con zucchero a velo.
CONSIDERAZIONI
E' un dolce semplice e rustico ma davvero buono.
Nella ricetta originaria erano indicate 2 mele, mentre nella trasmissione Santin parlava di tre: in realtà per me servono tre mele belle grosse. Io ho aggiunto anche un po' di cannella in polvere e ho dato le mie dosi per burro, zucchero e il resto della farcitura, dato che non erano indicate.
Una ultima golosità che completa, a mio parere, la crostata, è servirla accanto a un po' di panna fresca appena montata con poco zucchero a velo: se ci pensate i sapori sono molto simili a quelli di uno strudel, anche se Santin ha giocato sulle consistenze.
CONSIDERAZIONI 2
Ho chiesto un parere sulla dose di mele a Santin su FB e con mega celerità e disponibilità mi ha risposto praticamente subito: mi ha detto che lo strato di crumble si deve intravedere ma di mettere comunque una mela in più, quindi non tre ma quattro mele.
Grazie !
Sono rimasta affascinata da una crostata con le mele e alla prima occasione (l'8 aprile), l'ho fatta come Torta del mio Compleanno.
INGREDIENTI
FROLLA
(doppia dose)
500 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
180 gr zucchero a velo
375 gr burro
3 tuorli
CRUMBLE
(doppia dose)
300 gr farina 00 Spadoni speciale per pasta fatta in casa
150 gr burro
100 gr zucchero semolato
MELE SALTATE IN PADELLA
3-4 mele Granny Smith (grosse)
burro
zucchero semolato (3 cucchiai rasi)
1 pugno uva passa
1 pugno pinoli italiani
poca cannella in polvere
PROCEDIMENTO
Preparate la frolla, anche la sera prima, lasciandola in frigorifero: così sarà più stabile in cottura.
Mescolate lo zucchero con il burro, poi aggiungete i tuorli e alla fine la farina.
Una volta stesa mezza dose, mettetela in uno stampo con fondo ammovibile, per crostata e lasciatela ancora almeno un'ora in frigorifero prima di farcirla e infornarla.
Mettete a bagno in acqua tiepida l'uvetta: strizzatela e cambiate l'acqua un paio di volte mentre preparate il dolce.
Preparate il crumble mescolando a mano burro, zucchero e farina e ottenendo una specie di "sabbia-ghiaia" di frolla.
Disponetela su una teglia foderata di carta forno e ponete anch'essa almeno 20 minuti in frigorifero prima di infornarla e cuocerla a 170°C forno ventilato, fino a doratura.
Sfornate la teglia e mettetela da parte.
Sbucciate le mele, tagliatele a quarti. Ciascun quarto tagliatelo a metà per il lungo e poi in tre pezzi.
Scaldate un po' di burro in una grande padella antiaderente.
Saltate le mele a pezzetti e quando inizieranno a dorarsi aggiungete lo zucchero.
Cuocete ancora pochi minuti e aggiungete i pinoli e l'uvetta scolata e ben strizzata.
Alla fine spolverate con poca cannella in polvere.
Togliete dal frigorifero la base da crostata nello stampo, ancora cruda. Foratela se ancora non l'avete fatto poi spolverate con il crumble.
Distribuite sopra il composto di mele a pezzi, uvetta, pinoli e cannella.
Prima di servire spolverate con zucchero a velo.
E' un dolce semplice e rustico ma davvero buono.
Nella ricetta originaria erano indicate 2 mele, mentre nella trasmissione Santin parlava di tre: in realtà per me servono tre mele belle grosse. Io ho aggiunto anche un po' di cannella in polvere e ho dato le mie dosi per burro, zucchero e il resto della farcitura, dato che non erano indicate.
Una ultima golosità che completa, a mio parere, la crostata, è servirla accanto a un po' di panna fresca appena montata con poco zucchero a velo: se ci pensate i sapori sono molto simili a quelli di uno strudel, anche se Santin ha giocato sulle consistenze.
CONSIDERAZIONI 2
Ho chiesto un parere sulla dose di mele a Santin su FB e con mega celerità e disponibilità mi ha risposto praticamente subito: mi ha detto che lo strato di crumble si deve intravedere ma di mettere comunque una mela in più, quindi non tre ma quattro mele.
Grazie !
martedì 5 aprile 2011
Bavarese al cioccolato
Io e le bavaresi non abbiamo un grande feeling, ne ho fatte alcune, anche con ottime ricette ma alla fine non mi piacciono un granchè.
Ecco perchè questa bavarese alla fine l'ha fatta mia figlia Clara.
La ricetta proviene dal libro "il Cucchiaio d'argento".
INGREDIENTI
(6 persone)
250 gr latte
1 stecca vaniglia
100 gr zucchero
3 tuorli
8 gr colla di pesce
3 bicchieri di panna montata zuccherata
50 gr cioccolato fondente (al 62%)
DOSE PER 4
167 gr latte
2/3 stecca vaniglia
67 gr zucchero
2 tuorli
5 gr colla di pesce
2 bicchieri panna montata zuccherata (250 gr panna da montare + 2 cucchiai rasi zucchero a velo)
33 gr cioccolato fondente (al 62%)
stampo in silicone a 6 porzioni
PROCEDIMENTO
Portare a bollore il latte con la stecca di vaniglia aperta.
Mettete in una ciotolina con acqua fredda la colla di pesce ad ammorbidire.
In una altra ciotola sbattete bene i tuorli con lo zucchero e quando il latte bolle versatelo sopra filtrandolo con un colino.
Rimettete il tutto sul fuoco a fiamma bassissima finchè la crema inglese non è cotta, cioè vela il cucchiaio.
Aggiungete la colla di pesce ben strizzata e asciugata con uno scottex, mescolate.
Togliete dalla fiamma e aggiungete la cioccolata fondente fusa mescolando bene.
Versate in una ciotola e fate raffreddare.
Montate la panna con lo zucchero a velo e incorporatela con l'aiuto di una spatola un po' per volta al composto ormai a temperatura ambiente.
Versate la bavarese nello stampo a porzioni in silicone (mettendo prima un vassoi sotto per facilitare il trasporto una volta pieno).
Mettete in congelatore per una notte e ricordatevi di sformate (ancora surgelate)le porzioni qualche ora prima lasciandole ammorbidire in frigorifero.
CONSIDERAZIONI
Un vero successo, di forma e di sapori. Non è troppo pannosa ne troppo gelatinosa. Il cioccolato c'è ma consistenze e sapori sono delicati.
Mia figlia l'ha completata servendola con del cioccolato fondente (sempre al 62%) appena fuso colato sopra.
Perfetta!
DIMENTICAVO
Se volete fare una semplice bavarese alla vaniglia seguite dosi e procedimenti semplicemente escludendo la cioccolata.
Ecco perchè questa bavarese alla fine l'ha fatta mia figlia Clara.
La ricetta proviene dal libro "il Cucchiaio d'argento".
INGREDIENTI
(6 persone)
250 gr latte
1 stecca vaniglia
100 gr zucchero
3 tuorli
8 gr colla di pesce
3 bicchieri di panna montata zuccherata
50 gr cioccolato fondente (al 62%)
DOSE PER 4
167 gr latte
2/3 stecca vaniglia
67 gr zucchero
2 tuorli
5 gr colla di pesce
2 bicchieri panna montata zuccherata (250 gr panna da montare + 2 cucchiai rasi zucchero a velo)
33 gr cioccolato fondente (al 62%)
stampo in silicone a 6 porzioni
PROCEDIMENTO
Portare a bollore il latte con la stecca di vaniglia aperta.
Mettete in una ciotolina con acqua fredda la colla di pesce ad ammorbidire.
In una altra ciotola sbattete bene i tuorli con lo zucchero e quando il latte bolle versatelo sopra filtrandolo con un colino.
Rimettete il tutto sul fuoco a fiamma bassissima finchè la crema inglese non è cotta, cioè vela il cucchiaio.
Aggiungete la colla di pesce ben strizzata e asciugata con uno scottex, mescolate.
Togliete dalla fiamma e aggiungete la cioccolata fondente fusa mescolando bene.
Versate in una ciotola e fate raffreddare.
Montate la panna con lo zucchero a velo e incorporatela con l'aiuto di una spatola un po' per volta al composto ormai a temperatura ambiente.
Versate la bavarese nello stampo a porzioni in silicone (mettendo prima un vassoi sotto per facilitare il trasporto una volta pieno).
Mettete in congelatore per una notte e ricordatevi di sformate (ancora surgelate)le porzioni qualche ora prima lasciandole ammorbidire in frigorifero.
CONSIDERAZIONI
Un vero successo, di forma e di sapori. Non è troppo pannosa ne troppo gelatinosa. Il cioccolato c'è ma consistenze e sapori sono delicati.
Mia figlia l'ha completata servendola con del cioccolato fondente (sempre al 62%) appena fuso colato sopra.
Perfetta!
DIMENTICAVO
Se volete fare una semplice bavarese alla vaniglia seguite dosi e procedimenti semplicemente escludendo la cioccolata.
domenica 3 aprile 2011
CORSO PRATICO: Cucina del Mediterraneo e Vicino Oriente, un viaggio alla scoperta dei sapori di queste Terre così vicine ma così sconosciute
Venerdì 1 Aprile si è svolta la prima serata presso la Scuola di Cucina Gustar, a Pistoia.
Era la prima di tre Lezioni - Cene, dedicate alla cucina e cultura del Mediterraneo e Vicino Oriente, ideate e tenute dallo Chef Jean Michel Carasso e da me.
Eccovi alcune foto, il programma della serata sulla cucina Maghrebina e le info sulle due prossime serate di venerdì 6 e venerdì 13 maggio.
Un grazie di cuore, da parte mia e di JMC, ai partecipanti, al direttore gastronomico David Bedu e alla Scuola di Cucina Gustar !
Sul Blog di Luciana Milù di tutto di più, un video della serata
Dall'album fotografico su FB, di Eleonora Pellegrino (nostra fotografa ufficiale), a breve una selezione di foto.
Era la prima di tre Lezioni - Cene, dedicate alla cucina e cultura del Mediterraneo e Vicino Oriente, ideate e tenute dallo Chef Jean Michel Carasso e da me.
Eccovi alcune foto, il programma della serata sulla cucina Maghrebina e le info sulle due prossime serate di venerdì 6 e venerdì 13 maggio.
Un grazie di cuore, da parte mia e di JMC, ai partecipanti, al direttore gastronomico David Bedu e alla Scuola di Cucina Gustar !
all'inizio si devono conoscere e assaggiare ingredienti e spezie...
due antipasti: carote al cumino e mousse di melanzane
Ceniamo, fotografando e gustandoci i bellissimi ambienti della Scuola e l'ottima compagnia.
Antipasto misto (Kemya)
Carote al cumino
Tciùktciuka (ratatouille maghrebina)
Zaaluk (mousse di melanzane)
Piatto principale
Gran cuscus di carni, verdure e contorni
°°°
venerdì 6 maggio 2011
2° LEZIONE
La Cucina greco-turca
Antipasto misto
Zaziki/çaçik (insalata di yogurt)
Melitzanosalata (mousse di melanzane)
Fava (puré di piselli gialli)
Entrée
Polpettine di zucchine e feta alla menta
Piatto principale
Mussakà (sformato di melanzane e carne)
venerdì13 maggio
3° LEZIONELa Cucina mediorientaleAntipasto misto
Tabbuleh (insalata di grano)
Muhammàra (crema di peperoni e noci piccante)
Hommos (crema di ceci e sesamo)
Entrée
Falafel (polpettine di ceci)
Tahina (salsa di sesamo)
Piatto principale
Kibbeh sanyeh (sformato di grano e carne)
Salsa allo yogurt
Insalatina orientale
ATTENZIONE !
Chi non è riuscito a iscriversi all’intero pacchetto può iscriversi anche a una singola lezione/cena ancora non svolta.
Seguite le stesse modalità di iscrizione specificando quali lezioni frequenterete.
Seguite le stesse modalità di iscrizione specificando quali lezioni frequenterete.
Per informazioni e prenotazioni, telefonare allo 0573 532353, oppure al 339 6872406, oppure collegandosi al sito della Scuola di Cucina www.gustar.it
Sul Blog di Luciana Milù di tutto di più, un video della serata
Dall'album fotografico su FB, di Eleonora Pellegrino (nostra fotografa ufficiale), a breve una selezione di foto.
Pollo alle mandorle
Questa ricetta proviene dal libro "La Cucina Orientale", Autore: Fanny Miani, Ed. Mondadori.
POLLO NOVELLO ALLE MANDORLE
INGREDIENTI
(4 persone)
1/2 pollo novello (1+1/2 petto)
100 gr castagne d'acqua (castagne lessate)
6 funghi coltivati
100 gr germogli di bambù (cuori di palma)
100 gr mandorle sgusciate
1 piccola cipollina novella (scalogno)
3 cucchiai di sherry o vino bianco secco
1 pezzetto di zenzero
4 cucchiai da tavola di olio
1 pizzico zucchero
1/2 tazza da te di brodo di pollo
2 cucchiai salsa soia
1 cucchiaio da dessert maizena
PROCEDIMENTO
Disossate il pollo e tagliatelo a fette sottili.
Mescolate il pollo, lo sherry e la maizena.
Tagliate finemente i funghi, le castagne, i germogli.
Se non sono già spellate immergete le mandorle in acqua bollente e togliete le pellicine.
Tritate finemente la cipollina.
Friggete nel wok, velocemente le mandorle con poco olio, fino a quando diventeranno colorate e croccanti.
Mettetele da parte, in caldo.
Salate a fiamma viva, per pochi minuti i funghi, le castagne, i germogli e lo zenzero.
Aggiungete il pollo lasciando insaporire a fuoco lento per pochi minuti.
Unite il brodo, il pizzico di zucchero e le mandorle.
Cuocete ancora per poco e servite subito molto caldo.
CONSIDERAZIONI
Questa ricetta è davvero speciale, non avendo trovato tutti gli ingredienti ho usato semplici castagne lessate al posto delle castagne d'acqua . I germogli di soia sono stati sostituiti con cuori di palma.
Ho poi utilizzato mandorle spellate sia intere che a lamelle; petto di pollo invece di mezzo pollo.
La carne marinata in vino bianco, salsa di soia e maizena è risultata morbidissima.
Le diverse consistenze e sapori creano un piatto delicatissimo ma con tante sfumature. Appena troverò i germogli di bambù, ma forse anche prima, la rifarò!
POLLO NOVELLO ALLE MANDORLE
INGREDIENTI
(4 persone)
1/2 pollo novello (1+1/2 petto)
100 gr castagne d'acqua (castagne lessate)
6 funghi coltivati
100 gr germogli di bambù (cuori di palma)
100 gr mandorle sgusciate
1 piccola cipollina novella (scalogno)
3 cucchiai di sherry o vino bianco secco
1 pezzetto di zenzero
4 cucchiai da tavola di olio
1 pizzico zucchero
1/2 tazza da te di brodo di pollo
2 cucchiai salsa soia
1 cucchiaio da dessert maizena
PROCEDIMENTO
Disossate il pollo e tagliatelo a fette sottili.
Mescolate il pollo, lo sherry e la maizena.
Tagliate finemente i funghi, le castagne, i germogli.
Se non sono già spellate immergete le mandorle in acqua bollente e togliete le pellicine.
Tritate finemente la cipollina.
Friggete nel wok, velocemente le mandorle con poco olio, fino a quando diventeranno colorate e croccanti.
Mettetele da parte, in caldo.
Salate a fiamma viva, per pochi minuti i funghi, le castagne, i germogli e lo zenzero.
Aggiungete il pollo lasciando insaporire a fuoco lento per pochi minuti.
Unite il brodo, il pizzico di zucchero e le mandorle.
Cuocete ancora per poco e servite subito molto caldo.
CONSIDERAZIONI
Questa ricetta è davvero speciale, non avendo trovato tutti gli ingredienti ho usato semplici castagne lessate al posto delle castagne d'acqua . I germogli di soia sono stati sostituiti con cuori di palma.
Ho poi utilizzato mandorle spellate sia intere che a lamelle; petto di pollo invece di mezzo pollo.
La carne marinata in vino bianco, salsa di soia e maizena è risultata morbidissima.
Le diverse consistenze e sapori creano un piatto delicatissimo ma con tante sfumature. Appena troverò i germogli di bambù, ma forse anche prima, la rifarò!
Riso alla cantonese
Eccovi una ricetta cinese davvero veloce:
INGREDIENTI
(4 persone)
240 gr riso originario*
acqua in doppia dose rispetto al riso
2 uova
piselli surgelati
prosciutto cotto
2 cucchiai salsa soia
poco olio
*oppure la qualità che preferite
PROCEDIMENTO
Lavate diverse volte il riso sotto l'acqua corrente in modo da eliminare parte dell'amido. Lasciatelo scolare in un colino poi mettetelo a cuocere in una doppia dose rispetto al peso del riso di acqua fredda.
Quando arriverà il bollore coprite e lasciate cuocere al minimo per qualche minuto in meno rispetto al tempo totale di cottura.
Toglietelo dalla pentola, conditelo con un paio di cucchiai di salsa di soia e lasciatelo raffreddare su un piano grande.
Sbattete due uova e usatele per fare una frittata sottilissima che cuocerete in una padella grande, antiaderente.
Una volta cotta mettetela a raffreddare in un piatto da pizza, grande.
Saltate i piselli con pochissimo olio nella solita grande padella antiaderente.
Tagliate a striscioline lunghe e fini le fette di prosciutto cotto, la frittata arrotolata.
Solo poco prima di servire, saltate velocemente il riso con i piselli, le striscioline di prosciutto cotto e di frittata.
Servite in ciotoline monodose.
CONSIDERAZIONI
Potete usare il riso che più vi piace: la cosa importante è che non sia scotto e che i granelli siano ben separati.
Anche la dose, come sono tagliati gli altri ingredienti e come verrà servito, è secondo il gusto personale.
Noi lo adoriamo così, in accompagnamento a qualche altro piatto più elaborato quale il maiale in agrodolce o il pollo con le mandorle.
INGREDIENTI
(4 persone)
240 gr riso originario*
acqua in doppia dose rispetto al riso
2 uova
piselli surgelati
prosciutto cotto
2 cucchiai salsa soia
poco olio
*oppure la qualità che preferite
PROCEDIMENTO
Lavate diverse volte il riso sotto l'acqua corrente in modo da eliminare parte dell'amido. Lasciatelo scolare in un colino poi mettetelo a cuocere in una doppia dose rispetto al peso del riso di acqua fredda.
Quando arriverà il bollore coprite e lasciate cuocere al minimo per qualche minuto in meno rispetto al tempo totale di cottura.
Toglietelo dalla pentola, conditelo con un paio di cucchiai di salsa di soia e lasciatelo raffreddare su un piano grande.
Sbattete due uova e usatele per fare una frittata sottilissima che cuocerete in una padella grande, antiaderente.
Una volta cotta mettetela a raffreddare in un piatto da pizza, grande.
Saltate i piselli con pochissimo olio nella solita grande padella antiaderente.
Tagliate a striscioline lunghe e fini le fette di prosciutto cotto, la frittata arrotolata.
Solo poco prima di servire, saltate velocemente il riso con i piselli, le striscioline di prosciutto cotto e di frittata.
Servite in ciotoline monodose.
CONSIDERAZIONI
Potete usare il riso che più vi piace: la cosa importante è che non sia scotto e che i granelli siano ben separati.
Anche la dose, come sono tagliati gli altri ingredienti e come verrà servito, è secondo il gusto personale.
Noi lo adoriamo così, in accompagnamento a qualche altro piatto più elaborato quale il maiale in agrodolce o il pollo con le mandorle.