mercoledì 22 febbraio 2023

Sorpresine, piccola pasta all'uovo

 Ecco un nuovo formato di pasta all'uovo. L'ho scoperto o meglio riscoperto attraverso Federica e le pagine del suo blog Federica in cucina. Lei li ha chiamati ventaglietti ma in realtà è un formato industriale di piccola pasta all'uovo che mangiavo da piccola.

Se li fate a mano le varianti di molteplici come anche la dimensione del dischetto di partenza. Io li ho fatti piccoli e sono partita da 3,5cm di diametro, tagliando con un coppa biscotti a margherita.


INGREDIENTI

Per 2 persone:

2 uova

200g farina 0

PROCEDIMENTO

Impastate farina e uova e fate riposare per un quarto d'ora sulla spianatoia coprendo con una ciotola. Stendete sottile una sfoglia alla volta poi tagliate i dischetti.

Prendete i ritagli e metteteli con il resto dell'impasto che manterrete sempre coperto dalla ciotola.

Mantenendo il dischetto sul tagliere, prendete il dischetto e piegatelo a metà facendo una piccola pressione nella parte centrale piegata, prendete le due estremità e unitele.




Tutto il procedimento sarà più veloce e uniforme se terrete il dischetto sulla spianatoia.

Procedete a formare tutti i pezzi e metteteli su un vassoio di cartone. 

Ecco i anche un filmato per aiutarvi ulteriormente in un altro blog.

CONSIDERAZIONI

Ricordate di utilizzare sempre tutti i ritagli nella sfoglia che stenderete successivamente in modo che non si asciughino troppo e diventino inutilizzabili.

Come scritto è un formato in origine adatto al brodo ma io lo condirò con un semplice sugo salsiccia e pomodoro.

CONSIDERAZIONI 2

Ho riprovate a rifarle tagliando dischetti lisci di 3cm di diametro e un impasto di farina, albume e curcuma. La forma non è delle migliori ma la consistenza è ottima. 

Solito rapporto di 80g farina (parte solida) con 40g di albume (parte liquida).






domenica 19 febbraio 2023

Patate al forno davvero croccanti

 Non è facile fare delle patate al forno davvero croccanti partendo dal presupposto di non poter scegliere la qualità delle patate.

Ieri ho sperimentato un nuovo accorgimento. L'uso di un po' di bicarbonato nell'acqua della prima cottura.

Solitamente se ho tempo faccio una pre cottura delle patate tagliate a spicchi in acqua salata, poi le scolo e condisco con pangrattato aromatizzato.

Successivamente le cuocio, con poco olio extravergine di oliva, in forno ventilato con grill a 200 gradi fino a doratura.

Ho provato ad aggiungere quindi un cucchiaio scarso di bicarbonato in una pentola di acqua salata a bollore.

Ho lessato le patate 9 minuti poi le ho scolate e condite con panko, prezzemolo, aglio e paprika dolce.

Infornate con la solita metodologia le ho girate, una volta abbrustolite su un lato, una volta sola.

Risultato finale perfetto, anche una volta a temperatura ambiente le patate erano croccanti. La cottura e colorazione in forno è stata più veloce del solito.

Provate!


sabato 18 febbraio 2023

Come conservare il radicchio tardivo

 Qualche giorno fa ci hanno regalato  una grossa quantità di radicchio tardivo. Non aveva radici quindi non volevo che col tempo si sciupasse. 

Se avesse avuto le radici potevo mantenerlo a bagno al fresco.

Adoro qualunque tipo di radicchio ma mi sono messa alla ricerca di ricette e modi alternativi per conservarlo.

Metodo 1

Il modo più semplice è pulirli e tagliarli in quarti e sbollentarli per 2 minuti in acqua acidulata con il succo di 1 limone. 

Puntate il timer e tuffate un radicchio alla volta, scaduto il tempo estraete i 4 spicchi e metteteli a scolare nello scolapasta.


Una volta asciutti potrete metterli sottovuoto e mantenerli in frigorifero o surgelarlo. Potete poi utilizzarli per qualunque preparazione ricordandovi che avranno bisogno di una cottura leggermente inferiore ma non avranno sapori diversi.

Metodo 2

Pulite e tagliate in quarti ciascun radicchio. Portate a bollore:

1 litro di acqua

1 litro di aceto di mele 

100g di zucchero

30g di sale

Inserite 1 radicchio alla volta, tagliato in quarti e sbollentate per 2 minuti (col timer). Scolate e mettete in una ciotola condendo con olio ed eventuali aromi.


Se volete potete, appena scolati, mettere in vasetti di vetro a chiusura ermetica condendo con aromi e coprendo con olio. 

CONSIDERAZIONI

Metodo 1: ho fatto diversi sacchetti sottovuoto e ho messo in freezer.

Ho utilizzato una pentola d'acqua con il succo di un limone. L'acqua era abbondante ma ho sbollentato un radicchio alla volta per praticità e velocità.

Eccoci una originale ricetta per utilizzare questi radicchi.

Metodo 2: ho fatto solo un sacchetto sottovuoto e l'ho messo in frigorifero. Il restante radicchio mantenuto un purezza solo con olio extravergine di oliva lo stiamo consumando in velocità tenendolo in una ciotola di vetro con chiusura ermetica.

Ho utilizzato mezza dose della ricetta e sbollentato un radicchio alla volta.

Adoriamo consistenze e sapori di questa secondo metodo! 



giovedì 16 febbraio 2023

Pasta col ferretto

 Qualche giorno fa mi è venuta la curiosità di provare a fare i formati di pasta tradizionale fatta in casa del Sud col ferretto.

Ho cercato on line informazioni e filmati e alla fine ho seprimentato un tipo lungo tipo spaghetto forato e uno più corto simile ai fusilli.

Per entrambi ho fatto un impasto simile a quello delle orecchiette per consistenza ma con 50% farina 0 + 50% semola rimacinata senatore Cappelli, poco sale e 50% acqua tiepida.

Come indicato da un filmato ho ricavato il ferretteo da una gruccia di metallo da lavanderia, tagliando semplicemente con la parte interna delle pinze una porzione lunga circa 30 cm dalla parte orizzontale della gruccia.

 

INGREDIENTI

maccheroni, fusilli al ferretto
Per 1 persona

50g farina 0
50g semola rimacinata senatore Cappelli
un pizzico di sale
50g di acqua tiepida

PROCEDIMENTO

Impastatate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio e consistente che farete riposare coperto da una ciotola per una ventina di minuti.

Procederete quindi alla formazione della pasta senza aggiungere altra farina e utilizzando il ferretto senza nulla di più. Se avrete azzeccato la consistenza dell'impasto non si attaccherà mai al ferreto ma dovrete modulare la forza da utlizzare  per arrotolare. Iniziate con poca spunta e unidorme ed eventualmente nelle prove successive aumentatatela in modo da fare pasta più sottile.

Ci sono 2 possibilità:

-stendere l'intero impasto in una sfoglia spessa, tagliarla a striscioline e tagliare ciascuna strisciolina della lunghezza che ci serve. Lunga 6cm per fare i maccheroni lunghi oppure 3cm per i fusilli. 

PRO veloce, CONTRO si asciuga la sfoglia se non lavorate velocemente  

-Prendere porzioni di impasto e mantenere l'altro coperto dalla ciotola. fare dei cilindri lunghi e sottili anche più di 30cm che taglierete nuovamente lunghi 15cm (per i maccheroni) o 4cm (per i fusilli).

PRO l'impasto si mantiene umido per tutta la lavorazione, CONTRO lavorazione un po' più lenta e lunga.

Scegliete la modalità che preferite eventualmente valutando la dimensione dell'impasto che tratterete. Se è piccolo la prima è la più adtatta in quanto una volta tagliate le porzioni di striscioline potrete arrotolarle tutte in sottili cilindri e passare successivamente all'uso del ferretto per tutti insieme.

Per fare i maccheroni col ferretto prendete un cilindrino sottile e lungo, posizonate il ferretto sopra e schiacciate leggermente finchè entra dentro popi con piccoli pizzicotti sigillate dentro il ferretto. Arrotolate in modo da riformare il cilindro che si allungherà ulteriormente.

Con deliactezza sfilate il maccherone lungo e forato. 





Per fare il fusillo prendete un cilindro sottile  e corto e mettete il ferretto sopra una delle estremità messa leggermente obliqua poi arrotolate e siu formerà una forma aperta e arricciata. Sfilate il fusillo.

Una volta formata la pasta mettetela su vassoi leggermente infarinati. Se asciugherà bene i tempi di cottura in acqua a bollore salata saranno un npo' più lunghi della pasta all'uovo.




Per aiutarvi inserisco un paio di filmati.

Per fare i maccheroni e il ferretto

Per fare i fusilli


CONSIDERAZIONI

L'impasto può essere fatto anche di sola semola rimacinata o di sola farina 0 con acqua ma anche con una percentuale di uova.

Ricordate che in ogni caso dovrà essere abbastanza duro quindi se usate solo farina 0 e acqua ne dovrete mettere meno della metà del peso della farina, con un misto di semola invece basta la metà del peso del misto.



 



giovedì 2 febbraio 2023

Le Cesarine: sono la Cesarina Luisa G.

 A novembre 2022 mi sono tuffata in una nuova avventura. 

Mi sono iscritta alle Cesarine, una associazione Slow Food che raggruppa appassionate di cucina di tutta Italia che promuovono la cucina tradizionale del territorio e fanno home restaurant, cioè offrono la propria casa e la loro esperienza culinaria per italiani e turisti esteri.

Sono la Cesarina Luisa G. e propongo diversi tipi di esperienze che spaziano da pranzo e cene basati sulla tradizione toscana e romagnola, sia a tema sia stagionali.

Ecco il link alle mie pagine sul sito delle Cesarine.

Propongo anche alcuni corsi di panificazione ma sono a disposizione per menù o qualunque attività legata alla cucina tradizionale personalizzata.

Contattate direttamente il portale de Le Cesarine e chiedete la vostra esperienza anche  personalizzata. Abito in Toscana, tra Firenze e Lucca, a Pistoia


Ecco il link a una pagina del Mio Blog Il Mondo di luvi, dove vedrete nel dettaglio le esperienze che offro nella mia casa a Pistoia, in Toscana.

Crespelle di grano saraceno con cicoria, formaggio ed affettato

 Questa ricetta proviene dal numero di febbraio 2023 della rivista Sale & Pepe. Ho seguito le dosi e utilizzato la cicoria ma ho usato prosciutto e formaggi che avevo in casa.

Ottimo risultato ma ricordatevi di preparare la pastella con largo anticipo.

INGREDIENTI
12 pezzi diametro piattino da frutta

Per le crespelle:
180g di grano saraceno
100g di farina 0
2 uova
500g di latte intero
100g di acqua 
Sale

Per il ripieno:
200g di prosciutto di Praga a fette sottili 
200g di provola affumicata 
600g di cicoria
Aglio
Sale, pepe

Burro per la padella e per la superficie delle crespelle prima di infornarle

PROCEDIMENTO 
Mescolate un una ciotola le farine e il sale poi unite le uova e un po' alla volta, mescolando con una frusta, il latte e l'acqua. Coprite con la pellicola e trasferite la ciotola in frigorifero per almeno 2 ore.

Nel frattempo lessate la cicoria e poi ripassatela in padella con aglio (tagliato solo a metà) e burro. Salate e pepate.
Imburrate leggermente una padella antiaderente che avrete precedentemente scaldata a fiamma viva e versate un mestolino piccolo di pastella nel centro. Sollevate , inclinate la padella in modo da distribuire il composto con un movimento circolare fino a renderlo più sottile possibile. Dopo pochissimo sulla superficie della crespella si formeranno delle bolle e si staccherà, giratela subito e finite la cottura velocemente sull'altro lato.



Procedete con quella successiva imburrando leggermente nuovamente e impilando su un piatto quelle già cotte.
Una volta finite copritele con pellicola in modo da mantenerle morbide.
Portate il forno ventilato a 180 gradi, farcite ciascuna crespella con la verdura (togliete l'aglio), il formaggio e l'affettato poi chiudetela a metà. Posizionatele leggermente sovrapposte in una pirofila e spennellate con  burro. Coprite la pirofila con carta stagnola e cuocete a 180 gradi per 10 minuti poi toglietela e cuocete per altri 5 minuti.

CONSIDERAZIONI
Potete preparare la pastella anche la sera prima e tenerla un frigorifero fino all'utilizzo. Io l'ho fatta 6 ore prima. Fate attenzione alla cottura regolando il calore medio alto e ungendo ogni tanto la padella col burro.
La pastella non dovrà essere troppo densa quindi al momento dell'utilizzo potrete aggiungere un po' di acqua fredda.
Nella ricetta, una volta farcite le crespelle dovevano essere messe nella pirofila non piegate a metà ma piegate a quarti. Ho preferito piegarle a metà per migliorare la cottura (coperta) e la croccantezza (ultimi 5 minuti di cottura aperta a grill).
Nonostante la variazione di farcitura queste crespelle di grano saraceno ci sono piaciute moltissimo.
La prossima volta utilizzerò una pastella leggermente più liquida per testare quanto sottili potrei spingermi a farle.