Le ortiche che utilizzerete dovranno essere verdi chiare, le prime 4 foglie della punta, non ancora fiorite ma di piante non piccole (sono più urticanti).
Vanno raccolte e utilizzate. Lavatele in acqua e bicarbonato, scolatele e sbollentatele un attimo in acqua a bollore. Scolatele e passatele velocemente in acqua fredda scolandole di nuovo e strizzandole leggermente.
In questa ricetta ho raccolto una bella zuppiera di cimette che una volta sbollentate si sono ridotte a due pugnettidi verdura.
Ho usato metà l'ortica lessata per il ripieno della pasta e metà per il sugo.
(4 persone: 44 pezzi)
PASTA
200g farina 00 speciale per pasta fatta in casa
2 uova intere
RIPIENO
250g ricotta
parmigiano grattugiat
pecorino di fossa di Brisighella grattugiato
1 uovo intero
un pugnetto di ortica sbollentata, strizzata e tritata a coltello
sale, pepe noce moscata
SUGO
un pugnetto di ortica sbollentata, strizzata
una manciata di spinaci freschi (solo foglie nn cotte)
1 fettina di pane
poco latte
poca panna
una manciata di parmigiano grattugiato
mandorle in scaglie (una parte tenere da parte per il decoro)
sale, pepe
acqua cottura
PROCEDIMENTO
Trattate le ortiche come ho già scritto nell'introduzione.
Preparate l'impasto della sfoglia lavorandolo bene per una quindicina di miuti. Lasciatelo a riposare coperto da una ciotola per un quarto d'ora prima di utilizzarlo in modo che la sfoglia una volta stesa sarà meno tenace.
Stendete una sfoglia sottile alla volta, con l'Imperia, dividete a metà per la lunghezza e poi tagliando in verticale dei grandi quadrati.
Sbianchitura: passate in acqua a bollore salata per meno di un minuto, ciscun cappellaccio. Scolatelo con la schiumarola e tuffatel in un'altra ciotola con acqua fredda salata.
Scolatelo e mettetelo ad asciugare su un telo di stoffa.
Preparate il sugo saltando in una piccola padella antiaderente un po' di mandorle in scaglie. Mettete tutti gli altri ingredienti in un bricco e passatelo al mixer a lame ad immersione. Allungatelo con un po' di acqua di cottura della pasta.
Una volta cotti i cappellacci, saltateli brevemente col sugo, decorando con le mandorle in scaglie.
Il sugo non dovrà essere troppo abbondante o denso per non sovrastare la delicatezza della pasta ma dovrà solo completare e aggiungere freschezza.
Il sapore unico dell'ortica crea una nota davvero piacevole e unica.
Questo piatto dev'essere di grande piacevolezza. Ci sono gia' le ortiche novelle nei campi? Sembra cosi' lungo l'inverno e invece, quando meno te lo aspetti, ecco gia' annunciarsi la primavera.
RispondiEliminaUn caro saluto
Un piatto molto bello e nello stesso tempo gustoso. Mi piacciono le ortiche e in primavera qualche volta siamo andati a raccoglierli. Che buoniii... !
RispondiEliminaGrazie :). A pistoia non è stao molto freddo, fuori ci sono poche ortiche di una qualità scura e molto urticante. Io raccolgo le ortiche in una nostra vecchia serra, non riscaldata col terrreno "battuto" a terra... sono primizie ;) :D
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