venerdì 6 gennaio 2012

Cardi rifatti (cotti 3 volte)

cardi rifatti (cotti 3 volte) by fugzu
cardi rifatti (cotti 3 volte), a photo by fugzu on Flickr.
Questa è una ricetta, prettamente invernale, della tradizione toscana. La mia fonte è il libro "La Cucina Toscana" autore Giovanni Righi Parenti, Ed. Newton Copton.

Il Parenti scrive di numerose varianti tra cui alcune dove una volta lessati i cardi vengono ripassati nell'albume o nell'uovo intero prima di essere infarinati e fritti.

Mi è stato detto anche che per rendere più morbidi e appetibili i cardi nell'acqua di lessatura viene messo a volte un po' di farina.

Io ho scelto la versione più povera dove i cardi, una volta lessati, vengono semplicemente infarinati e fritti.

INGREDIENTI

cardi (cardoni imbiancati)
farina
sale
succo limone
olio per friggere (olio arachidi)

sugo di pomodoro (allungato) poco unto e con abbondante basilico, fatto con un sentore di aglio tritato e poca cipolla

PROCEDIMENTO

Pulite i cardi e levate l'eventuale peluria.
Lessateli (tagliati grossolanamente) in acqua salata acidulata con succo di limone.

Lasciteli intiepidire nella loro acqua di cottura spenta.

Scolateli, asciugateli e tagliateli a rondele.
Passateli nella farina toglido quella in eccesso.
Friggeteli in olio metteteli da parte.

Fate una salsa al pomodoro con poco olio e aglio, un po' di copolla tritata e abbondate basilico.
Lasciatela abbondate di lquidi o eventaulamete aggiugete dell'acqua.
Versateci i cardi e completate la terza cottura a fiamma bassa finchè il sugo avrà completamente impregnato le verdure.

CONSIDERAZIONI

Questi erano i miei primi cardi.
Il prodotto di partenza no era eccezionale sopratutto perchè non erano molto bianchi e quindi erano un po' amari.

Non pensavo che partendo da una verdura così triste per non dire così poco appetibile ,una volta lessata.. si sarebbe trasformata una volta impanata e fritta in una delizia.

Quando poi si è conclusa la terza cottura mi sono letteralmente commossa.
Ho scoperto di essere golosa di cardi rifatti.

CONSIDERAZIONI 2

Qualche giorno dopo aver pubblicato questa ricetta mi sono imbattuta nel Blog "A la merenda sinoira" di Norma Carmignano: ho trovato una pagina con tantissime info sui cardi, tra cui la cottura in acqua e latte (1 litro acqua + 1 bicchiere latte) per togliere l'amaro.
Eccovi il link diretto alle pagine "Il cardo: questo sconosciuto"

4 commenti:

  1. Amo il sapore amarognolo dei cardi che per me hanno il gusto pieno dell'inverno e mi portano a Carrara, nell'amata Toscana dove puoi comprarli in ogni botteguccia di verdura e dove gli odori dell'orto sono vivi, intensi e buonissimi... Ora sono a Carrara per qualche giorno, domani comprerò i cardi! ^_^ Bacioni, cara. Deborah

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  2. Molto buoni i cardi, un po' noiosi da preparare! Io li ho mangiati solo lessi poi gratinati con bechamelle e lessi poi ripassati con olio, aglio e peperoncino, poi con la pasta al forno. Così mai fatti, la prossima volta li voglio provare!

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  3. I cardi sono sempre meno apprezzati, forse perchè appartengono ad una tradizione che ormai si sta perdendo e forse perchè non sono veloci da preparare.
    Mia zia li preparava così e aggiungeva anche un pò di mollica di pane sopra i cardi.

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