Questa crostata nasce dall'incontro di due ricette già pubblicate sul mio Blog: la frolla friabile di Santin e la gelatina di pesche.
INGREDIENTI
FROLLA FRIABILE di Santin
250 gr farina 00
200 gr burro
100 gr zucchero a velo
2 tuorli
1 pizzico di sale
gelatina di pesche fatta in casa*
mandorle in scaglie
PROCEDIMENTO
Se non avete una "riserva di frolla già fatta", la mattina presto preparate la frolla impastando a bassa velocità con la frusta "K" lo zucchero a velo con il burro a pezzetti, poi aggiungete i tuorli, a seguire la farina un po' per volta con il pizzico di sale.
In breve l'impasto si staccherà dallo stampo e sarà pronto. Ponetelo a riposare in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica o avvolta nella pellicola.
Dopo almeno un'ora stendete l'impasto aiutandovi eventualmente con un paio di fogli di carta forno e pochissima farina.
Foderate solo il fondo di una tortiera con fondo ammovibile con un disco di carta forno. Adagiato la frolla sottile e tagliato i bordi, bucherellate con una forchetta la superficie e versate un velo di gelatina. Con gli avanzi di frolla formate le decorazioni.
Spolverate con mandorle a scaglie e infornate a forno statico, calore sopra e sotto a 180°C per 40 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare parzialmente prima di sformare.
CONSIDERAZIONI
Ottima e semplice. Non troppo dolce. Perfetto l'incontro delle consistenze della frolla sottile, del velo di gelatina di pesche leggermente acidula/limonosa e delle scaglie croccanti.
La frolla di Santin mi attira molto e la tua torta è deliziosa. Complimenti
RispondiEliminaDev'essere una meraviglia a vedersi sembra proprio così! Come al solito ti faccio i miei complimenti, ciao.
RispondiEliminaSusy
Una torta veramente invitante.
RispondiEliminaBravissima, come sempre.
Virginia
grazie a tutte.. ma qualcuna di Voi la prova a fare? :D
RispondiEliminabella crostata!
RispondiEliminaio la frolla di santin non la posso provare, ma potrei provare una crostata tipo la tua, con la frolla mia...
sempre belle e "vere" le tue ricette: sui blog di cucina a volte si legge della roba che secondo me serve soprattutto a stupire e a farci sopra delle belle foto, più che a mangiarla davvero. non è certo il caso tuo...
complimenti!